Anche io ho sbloccato parecchi spezzoni, direi un 80%, seppur non abbia raggiunto i titoli di coda.
Non lo trovo un gioco molto stimolante o riuscito. Her Story è più coinvolgente e ragionato, si procede in parte a tentoni ma guidati da intuizioni e si ha la sensazione di condurre un'indagine. Immortality è più lynchiano e onirico anche nelle meccaniche di gioco, in cui si procede per analogia visiva e spinti dal caso. Si salta convulsamente da uno spezzone all'altro per ricomporre un mosaico che via via acquisisce un significato di fondo, ma i cui dettagli restano comunque sfumati e sfuggenti.
Come dice Tony, inoltre, la meccanica intorno a cui ruota il secondo piano di indagine è ripetitiva. E anche il girato non mi convince troppo. Diversi spezzoni sono troppo lunghi e ridondanti, e in generale hanno questo approccio da film d'avanguardia misto a videoclip di Kate Bush che non regge l'interesse per tutte le ore richieste dal gioco. Ecco, probabilmente se fosse durato 2-3 ore come Her Story si sarebbe giocato meglio le sue carte.