La cosa che più mi ha colpito, sempre a livello personale, è la totale mancanza di empatia ed immedesimazione che ho avuto. Stranissimo poi perché di solito sono uno che si lascia molto trasportare, per dire, nella prima ora di Ni no kuni ho pianto tipo due volte
Una cosa che senza dubbio però ricorderò sarà la magnificenza delle animazioni, aldilà del reparto "2Bellico", cavolo ma che animazioni bellissime soprattuto come cambiano nel mischiare un arma con un'altra...bellissime davvero.
Secondo me l'assenza di empatia era una cosa che il gioco voleva creare per certi versi, dopotutto le ragazzine YoRHa sono a dir poco fredde, mentre le macchine, Pascal & il resto, spaccano il cuore.
Ovviamente, parlo del finale ABCDE conclusi, quando Nier mostra cos'è Nier.
L'ho definito uno dei giochi più incredibili che mi siano mai capitati sotto mano, non so esattamente cosa ci si aspettasse ma un gioco così ricco di spunti filosofici che esplora diverse tematiche, tra cui:
1) L'esistenza e il significato della vita
Il gioco mette in discussione il significato dell'esistenza per gli androidi, che sono esseri artificiali creati per servire gli umani. La loro lotta per la sopravvivenza e la ricerca di un senso nella loro vita li porta a confrontarsi con domande esistenziali come "Cosa significa essere vivi?" e "Qual è il nostro scopo?".
2) La natura della coscienza. Automata esplora la natura della coscienza e se essa sia un'esclusiva degli esseri umani. Gli androidi del gioco, pur non essendo umani, sviluppano una sorta di coscienza artificiale che li porta a provare emozioni e a interrogarsi sulla loro natura, spesso.
3) Il rapporto tra uomo e macchina.
Il gioco esplora il rapporto tra uomo e macchina in un futuro in cui le due specie coesistono e si scontrano. La guerra tra androidi e YoRHa rappresenta (per me in maniera perfetta) una metafora del rapporto conflittuale tra uomo e macchina e delle possibili implicazioni dell'intelligenza artificiale che attualmente stiamo vivendo.
4) Il libero arbitrio e il determinismo.
Automata affronta il tema del libero arbitrio e del determinismo, interrogandosi sulla possibilità per gli androidi di avere una vera e propria libertà di scelta o se le loro azioni siano già predeterminate o no.
5) La moralità e l'etica.
Il gioco presenta diverse situazioni che sfidano la moralità e l'etica del giocatore, come la scelta di uccidere o meno gli androidi nemici o la decisione di sacrificare un personaggio per il bene del gruppo. Perché quando sai
che stai "uccidendo" esseri umani (cosa li definisce tali e cosa no? un corpo? o quello che provano)
Oltre a queste tematiche principali, Automata offre spunti di riflessione su altri argomenti come la religione, la memoria, l'identità, il sacrificio, il corpo.
Onestamente questa saga è sempre in lizza per subentrare al terzo posto, come serie preferita in assoluto.
Poi il finale vero, è qualcosa che lo paragono, a livello transmediale, a questo
Lo stesso gesto, sebbene questo sia molto più difficile da portare a compimento, infatti molti hanno fatto il save tarocco, dimostrando di essere quello che il gioco dice "prigioniero dei dati" e "delle loro memorie"
Anche il finale nichilista, che tutti sappiamo, è probabilmente uno dei finali più grandiosi dell'intera industria, laddove ci sono autori che scrivono
"a Hideo Kojima game"
"story by Hideo Kojima"
"created by Hideo Kojima"Trenta volte nell'incipit della presentazione, Yoko Taro sembra dirci
"Distruggi i nostri nomi, noi non contiamo niente, siamo solo nomi nell'etere"