Boh... Io di secondarie credo di averne fatte parecchie, perlomeno la buona parte di quelle più "corpose" (perché no, la missioncina di trovare la sosia del nobile viziato che vuol andare in giro non la considero arricchente). Francamente, anche così la storia rimane abbozzata, tronca, non mi ha lasciato nulla. Persino il post game, dove dovrebbe sentirsi il senso di urgenza di salvare la popolazione da una catastrofe globale, si riduce a "seda la rissa tra due tizi random, compra due carretti, pianta un seme. Il tutto in toni seppia".
Così come i personaggi: ditemi che il capitano della capitale, o l'elfa di bosco sacro, o qualsiasi altro di questi "principali" vi ha lasciato qualcosa e ve li ricorderete fra qualche tempo. Anche la tizia che mi son "romanzato" non ha alcun senso né peso specifico se non per qualche scenetta post credit. Invece, ho stampati in mente personaggi di Witcher 3, per dire, o dei Borderlands, persino un paio di Morrowind me li ricordo ancora e parliamo di roba che ho giocato eoni fa. Diciamo che è un gioco divertente, con un combat fatto bene, con un buon level design, piacevole da esplorare... ma francamente la storia è veramente uno dei suoi punti deboli, insieme al riciclo costante. Funziona come per i romanzi: se la storia è buona non servono 1000 pagine, ne bastano 200. IMHO, ovviamente.
Totalmente d'accordo.
Sono uno di quelli che, volente o nolente, il gioco se lo sta assaporando senza rusharlo, cercando ed infilandomi in ogni anfratto, sbloccando ogni possibile quest.
Tant'è che sono a 90 ore e mi vedo bene da far scattare il cosidetto end game.
Questo preambolo per dire che certi difetti del gioco si notano sia che lo si completi velocemente, sia che lo si finisca facendo il 100%.
Detto questo, a livello di storia e narrazione, DD2 è un gioco bambinesco e molto ingenuo.
Per scrittura, sia delle quest principali che di quelle secondarie, a W3 non gli allaccia manco le scarpe.
Molto lo fanno il gioco di inquadrature (assente in DD2), e la "recitazione", ma in quasi tutte le quest il meme che scatta è questo:
Non è un problema di "cripticità", quanto di mancanza di immedesimazione.