Ho finalmente raggiunto la capitale e dopo qualche salamalecco doveroso per ingranare le cose sono andato nel Rift per assumere qualche pedina. Trovo Caraway, la pedina arciera di
@Top Dogg e si parte all'avventura.
Prima gironzolo per fare la conoscenza di mercanti e NPC vari, e nel mentre raccatto qualche quest.
Arrivato nelle slums vedo due NPC che se le stanno dando di santa ragione a mani nude. Non ho nessuna idea del perché, ed il gioco non mi da modo di intervenire. Li lascio picchiarsi brutalmente e poco dopo sento parlare di un bambino disperso.
Chiedere informazioni in giro mi porta ad esplorare delle cave dove apparentemente era andato a cacciarsi.
Riusciamo finalmente a trovarlo, ci guida ad una gigantesca libreria sotterranea di cui nessuno sembra sapere nulla.
La quest finisce lì, ma il gioco lascia intendere che la vicenda non si concluda lì.
Torno ad esplorare e trovo l'NPC che mi permette di gestire le mie Vocazioni. Warrior e Sorcerer sono disponibili, ma non posso selezionarli in quanto l'NPC non dispone delle armi specifiche che mi permetterebbero di usarli. Mi consigli di parlare con il mercante di armi che mi riferisce che un carico di armi che attendeva è stato intercettato, probabilmente dai Goblin e mi chiede di indagare.
Ne approfitto per farmi arciere anch'io, ingaggio un mago e partiamo.
Dopo un lungo viaggio troviamo il carro distrutto, circondato da Goblin. Sterminateli, la quest diventa di visitare la miniera che hanno eletto a dimora, nella speranza che le armi siano ancora là.
E' un dungeon discretamente lungo, pieno di imboscate, ma troviamo quello che siamo venuti a cercare.
Usciamo a rivedere le stelle, ma è notte fonda e non sono sicuro di riuscire a tornare a casa sano e salvo in quelle condizioni. Non che abbia molta scelta.
Veniamo però imboscati da quello che potrei solo definire un caprone gigante bipede con un'ascia enorme.
Inutile dire che ce la diamo a gambe levate, lasciandoci quasi le penne. La pedina di Topp riesce a caricarsi sulle spalle il mago nel frattempo spiatellato, e riusciamo ad allontanarci abbastanza da resuscitarlo e continuare a fuggire.
Trovo per fortuna un falò e posso accamparmi con un sospiro di sollievo.
La mattina dopo tutto sembra decisamente meno minaccioso, e la tentazione di continuare ad esplorare c'è. Ma le sacche sono piene, siamo tutti abbastanza messi male, e Caraway è ormai 5 livelli indietro rispetto a me ed alla mia pedina.
It's time to go home.
Il gioco è da molti punti di vista poco rifinito, non c'è almeno ad ora l'evoluzione che mi attendevo, ma riesce a soddisfare quella voglia fanciullesca di vivere inattese avventure che pochi giochi riescono a fornirmi.