"Quello che gli dici codifica, poi parte e va a fare la guerra".
Mi sono ripromesso di non fare paragoni fino a fine anno, Spalletti invece ha deciso di non aspettare e di utilizzare comparazioni assolute:
KIM È IL CENTRALE PIÙ FORTE DEL MONDO.
A me stupisce la concentrazione e la forza fisica, incanta lo stato di trance agonistica che mai lo abbandona.
Ma soprattutto quando penso ad alcuni suoi colleghi italiani, come Bonucci, Chiellini o Mancini, che hanno fatto e fanno di tiratine di capelli, frasi all'orecchio e altri "mezzucci" i propri cavalli di battaglia, mi rendo conto, da sportivo, di quanto sia motivo di orgoglio avere in squadra un calciatore che chiede scusa dopo ogni intervento duro.
E poi è praticamente insuperabile, di testa o nel dribbling, massiccio ma con una progressione rapida che infiamma il pubblico nelle sue non più isolate sortite offensive.
L'umiltà del saggio e la forza del guerriero.