Autore Topic: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?  (Letto 5807 volte)

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Offline Ivan F.

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #60 il: 17 Mag 2022, 23:46 »
Noi videogiocatori avevamo il backlog prima che gli internauti nemmeno sapessero cos'era il FOMO.

Siamo all'avanguardia in tutto.
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Offline TremeX

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #61 il: 18 Mag 2022, 07:56 »
Ha colpito anche me il saggio di @EGO sull'ansia da back log.
Lasciare andare, anche il back log. Mumble.

La montagna che ti blocca, la pagina bianca, obiettivi irraggiungibili...
Concentrarsi su obiettivi raggiungibili, fare prima le cose veloci e facili, senza posporle.
Non disperdere il tempo, tipo questo post che sto scrivendo...

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #62 il: 18 Mag 2022, 09:05 »
Fortunatamente il backlog è un concetto che non ha mai attecchito su di me.

Mi godo quel che che è disponibile al momento. E per disponibile intendo quel gioco che (in quel momento) allinea le congiunzioni astrali di mood / tempo / impegno / etc etc.
E il resto lo si lascia andare. Se poi ritorna in futuro, bene, altrimenti pace.

L'unica eccezione è forse Elden Ring, preso su Series X due mesi fa, appena prima di inscatolare la console e spedirla via nave. Mai avviato.
Per cui se va bene lo giocherò intorno a metá giugno.


Offline TremeX

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #64 il: 18 Mag 2022, 15:30 »
La vecchianza videoludica diminuisce, ma la vecchianza tout court no.

Offline SisselMarston

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #65 il: 19 Mag 2022, 01:29 »
E chissà, qualcosa resterà.
Defender, Pacman, Tetris, sono già nell'olimpo e sono stati celebrati (ehmm) nel cinema.
Ma è il contrario che manca.

Sokal, per dire uno che ho conosciuto da poco, e che è un artista, sì è votato al medium e ha sfornato un paio di capolavori. Ed era un quasi nessuno, e ha fatto tanto. Anzi forse il medium gli stava anche stretto.

Anch'io penso che sia solo questione di tempo. Ma pensate se uno scrittore vero, scrivesse per un videogioco, e non parliamo di Martin. Ma perché no, ben vengano i premi, i Martin.

50 anni del medium. Forse è veramente poco tempo. E noi che ci auto celebriamo come i vecchi, invece siamo i giovani, i primi sicuramente. Siamo come i primi che hanno dipinto le caverne o come i primi che hanno usato il carminio?

Sei il primo che parli di riconoscere il media pari agli altri o riconoscere il valore, ma il primo a dire che quelli che scrivono per i videogiochi non sono scrittori veri... Leggermente paradossale come cosa, se poi proprio in quest'ultimo decennio quelli che scrivono per altri media ormai si prestano al videogioco se capita.
Comunque toglietevi di dosso questi complessità d'inferiorita che avete, di non avere il media riconoscioto al pari degli altri o dagli altri, o che ci lavora non è un "vero" autore, succede in maniera diversa col fumetto, e non serve a nulla, il videogioco sta iniziando a venire riconosciuto in ogni sua forma da un decennio, ormai ha iniziato un percorso in tal senso, non stiamo negli anni '90, e sempre più autori ci si stanno interfaccia do e interessando, basta attendere. Anche non venisse riconosciuto
Spoiler (click to show/hide)
« Ultima modifica: 19 Mag 2022, 01:40 da SisselMarston »

Offline Wis

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #66 il: 19 Mag 2022, 02:12 »
Non è che non sono scrittori veri, è che in linea di massima non sono granché, come scrittori.
Ma d’altra parte non è che nel cinema siano tutti Kauffman.
Comunque relax, che è ‘sta aggressività? ^^U
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Offline SisselMarston

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #67 il: 19 Mag 2022, 03:04 »
Non è che non sono scrittori veri, è che in linea di massima non sono granché, come scrittori.
Ma d’altra parte non è che nel cinema siano tutti Kauffman.
Comunque relax, che è ‘sta aggressività? ^^U

Ma quale aggressivita ? Non ce n'era traccia, solo per chiarire, solo che l'argomento mi... Esalta i toni forse, non era mia intenzione esagerare.  :pray:
Comunque semplicemente lo ritengo un luogo comune ormai davvero desueto, non so cosa il media in tal senso debba ancora dimostrare nella sua validità o possibile qualità, dopo gli ultimi anni in cui si è evoluto (nonostante la lunga strada da fare) in maniera abbastanza netta e dopo che un po' in tutti i media la qualità stessa è scesa, dove mai come oggi ci si lamenta della poca professionalità di chi scrive, quando gli stessi videogiochi mainstream ormai hanno una qualità media migliore del film medio mainstream (per colpa di uno, per carità, ma anche qualità dell'altro) e quando a volte gli adattamenti dello stesso materiale sono fatti meglio ludicamente parlando, oltre che più rispettosi, aka The Witcher. E ci sarebbe anche da fare il paragrafo adattamento diretto come Uncharted, che non va a migliorare il già buon lavoro degli originali ma peggiorandolo solamente, riducendolo a una boiata fotonica in questo senso.  :D Al contrario aspetto al varco il seria di The Last of Us, vediamo che succede.
Sono sicuro che quotidianamente nessuno di noi ormai si trovi sempre a che fare con roba di qualità migliore, e non invece stesso livello o ben più mediocre a volte.
Come dici tu un Kaufmann o i Coeen non si trovano ovunque, così come uno Yoko Taro, forse un bene per il cinema, non so. :D
Poi ripeto, sono d'accordo che forse se dobbiamo considerare tutte le arti allora abbiamo forse una media migliore, ma insomma, dopo sforzi titanico recenti come Disco Elysium, un Unpacking o Edith Finch che non si dimenticano di coniugare unicità del videogioco, quindi la sua interattività, con la storia, o vecchie volpi come Takumi, anche basta con sta cosa per quanto mi riguarda.  ;D
Il vero problema al momento, per me, è solo connettere qualità ludica a qualità di scrittura, a volte sconnessa, con giochi bellissimi lato trama ma così così lato ludico, al momento questa è la cosa da lavorare sul serio, oltre ad umentare ancora la qualità di scrittura ovviamente.
Poi non so, alzi le mani nel caso, potrei essere io a sopravvalutare il media, anche se ripeto, a fronte di molti lavori passati, e gente che si è sbattuta ottenendo anche dei risultati, lo troverei alquanto ingiusto, per quanto il media non possa fregiarsi probabilmente del suo Guerra e Pace o Quarto Potere come impatto culturale, una cosa non da poco probabilmente.
« Ultima modifica: 19 Mag 2022, 04:11 da SisselMarston »

Offline TremeX

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #68 il: 19 Mag 2022, 07:23 »
Nessuno toglie il merito. ICO è un'opera video ludica autoriale che merita rispetto e inchini, come tantissimi altri video giochi.
Purtroppo hai citato giochi che non conosco, anche se qualcosa spero di poter recuperare.

In generale sì, penso ai videogiochi che raccontano storie, una sottospecie diciamo.

Offline EGO

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #69 il: 19 Mag 2022, 08:42 »
dopo gli ultimi anni in cui si è evoluto (nonostante la lunga strada da fare) in maniera abbastanza netta e dopo che un po' in tutti i media la qualità stessa è scesa
Hanno visto che i videogiochi facevano soldi e ne hanno dedotto che per fare soldi bisognava adeguarsi al livello medio dei videogiochi ;D

Non è per nulla che negli ultimi 15-20 anni si sia ripetutamente letto, da parte di critici della vecchia guardia, che un film ha “ritmo da videogioco”, che certa musica sembra “da videogiochi”, che varie altre produzioni sono “degne di un videogioco”, che la gente si comporta “come in un videogioco”.


ICO è un'opera video ludica autoriale che merita rispetto e inchini
Peccato che come videogioco sia (e sia sempre stato) un discreto chiodo.

Comunque siamo OT.

armandyno

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #70 il: 19 Mag 2022, 10:21 »
La roba di ueda se non la cogli in tempo è ingiocabile.
Sotc ancora ancora, ma gli altri due...

Offline Il Pupazzo Gnawd

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #71 il: 19 Mag 2022, 11:33 »
Presente dall’inizio, nel lontano 2003 (se non erro reclutato direttamente dal brachetto capo)
Come è cambiato il mio modo di giocare… una bella domanda che in effetti ti pone davanti a te stesso e ti permette di fare un excursus nel tuo passato.
Dopo il periodo magico dell’infanzia e quello entusiasmante dei 16/32 bit è iniziata la vita adulta che da un lato ha portato molta più disponibilità finanziaria (multi console! Tanti giochi!) dall’altro meno tempo, soprattutto una volta finita l’università e iniziato il lavoro. Meno tempo per scrivere di videogiochi, meno tempo per discuterne e un po’ meno per giocarli.
Ho continuato ad informarmi pesantemente anche sula carta stampata nel periodo Xbox/Ps2 poi è arrivato il matrimonio e la nanerottola e li, nel periodo PS3, Wii e Xbox 360, mi sono un po’ incartato. Ho giocato molto molto poco. Forse 10 titoli all’anno. Non è un caso che solo recentemente abbia cercato di recuperare roba rimasta a languire per anni proprio di quell’era.
Il mio vero back log è iniziato lì.
Con la scorsa generazione (Ps4 e compagnia) c’è stato un ritorno al videogioco in maniera lenta ma costante, fino ad arrivare agli ultimi 4 anni, dove effettivamente il ritmo è salito molto (almeno 50 titoli finiti all’anno). Mi sono ritagliato due sere a settimana e ogni tanto la domenica mattina, quando la famiglia dorme. In più i frequenti viaggi di lavoro hanno messo a frutto PSVita e Switch.
Gli store digitali, il PS Plus, gli sconti mi hanno reso bulimico e il backlog si è alzato a livelli imbarazzanti. Più di 100 giochi che ho recentemente e in maniera zen ridotto a 70, sforzandomi di comprare il minimo, giusto quando proprio a quello sconto non riesco a resistere (per i ridotti acquisti ringrazio anche il cambio di struttura del PSN che ha mandato a banane la mia wishlist. Ottima mossa Sony, i miei soldi sono andati tutti a Nintendo!)
I giochi continuo a finirli, a meno che non siano proprio pessimi o noiosi. Dal periodo “finisco la qualunque e al 100%” sono però passato ad una fruizione più rilassata. Fortunatamente la compulsività di mettere una spunta a tutte le caselline dei collezionabili mi ha lasciato e riaffiora raramente. Ho addirittura avuto un breve periodo di caccia ai trofei o achievement dal quale però mi sono disintossicato velocemente. Sono davvero il male e ti fanno giocare altrettanto male. Per fortuna me ne sono accorto in tempo.
I giochi piccoli hanno preso il sopravvento nella mia dieta, semplicemente perché mi piace variare e mi sembra di giocar di più. In questi ultimi sei mesi però mi sono accorto che così facendo stavo trascurando delle pietre miliari. Ho provato dunque a dare una chance a qualche blockbuster e ho visto che si può e che mi stavo effettivamente perdendo delle grandi esperienze. Dunque, i titoli da più di 30 ore non sono più tabù e li sto integrando nella mia dieta, in particolare se su Switch, che permette una fruizione anche portatile (dio abbia in lode chi ha avuto la folgorazione di proporre una console ibrida)
Ed eccomi, qui, 47 anni, non portati male. Con ancora una gran voglia di giocare. Meno di informarmi e di provar per forza qualsiasi genere.
Forse quello che mi manca di più è approfondire. Nel mio periodo tra i 20 e i 30 scavavo nel videogioco (così come nella musica) seguivo un filo, cercavo di comprendere i meccanismi e i messaggi. Dedicavo tempo all’analisi e alla sua scrittura (l’ultima tappa è stata Ring, bei ricordi). Oggi sono più superficiale e me ne dolgo un po’. Ah, e mi mancano le serate a Rock Band, mettere insieme il gruppo ora che tutti hanno figli è diventato complicato.

Piccola postilla sulla prole, dopo un inizio promettente mi sta lentamente abbandonando. Mi ero prefigurato tese serata in mutliplayer, ma con l’arrivo delle medie, Gaia ha iniziato una fase di allontanamento. Prima di gusti (Fortnite, Minecraft The Sims, Animal Crossing) e poi di interessi tout court. Ogni tanto ancora si gioca insieme ma sono momenti sporadici. E io che mi ero caricato di titoli multiplayer pensando a lei 😊
« Ultima modifica: 19 Mag 2022, 12:29 da Il Pupazzo Gnawd »

Offline Ivan F.

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #72 il: 19 Mag 2022, 12:09 »
Sono belli i vostri racconti, grazie a tutti.

Gente che passa di qui a leggere ma non posta più perché non c'ha tempo e modo: venite a lasciare un vostro post qui, anche solo due righe!  :-*
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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #73 il: 19 Mag 2022, 12:25 »
Il "backlog"? Non esiste, il backlog. Non ho un "backlog" di donne con cui avrei voluto andare a letto e non ho potuto farlo. Non ho un "backlog" di posti che penso mi piacerebbe visitare, e non visiterò mai. Non ho un "backlog" di roba da mangiare nel frigo, soltanto cibo che per un motivo o per l'altro andrà a male prima che io lo mangi. Il concetto di "backlog", nel suo senso più letterale, include migliaia di giochi dai primi anni Ottanta a oggi. Chiunque può avere l'intera softeca di decine di vecchie console sul suo hard disk, ma chi considera tutto ciò un "backlog"? E allora perché considerare "backlog" i giochi che avete pagato, e mai giocato? Se stiamo a considerare backlog tutta la roba a cui non abbiamo tempo da dedicare, pur essendone proprietari, creiamo solo ansie inutili.

Questa la quoto.
Vorrei essere abbastanza forte da metterla in pratica, però la quoto ^_^

PS: io il backlog non ce l'ho (più) perchè semplicemente ho perso il conto di quanta roba ho comprato aspettando il tempo giusto (che non arriverà mai) per giocarla  :D
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Offline Il Pupazzo Gnawd

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Re: [Vecchianza] Com'è cambiato il mio modo di giocare?
« Risposta #74 il: 19 Mag 2022, 12:33 »
Il "backlog"? Non esiste, il backlog. Non ho un "backlog" di donne con cui avrei voluto andare a letto e non ho potuto farlo. Non ho un "backlog" di posti che penso mi piacerebbe visitare, e non visiterò mai. Non ho un "backlog" di roba da mangiare nel frigo, soltanto cibo che per un motivo o per l'altro andrà a male prima che io lo mangi. Il concetto di "backlog", nel suo senso più letterale, include migliaia di giochi dai primi anni Ottanta a oggi. Chiunque può avere l'intera softeca di decine di vecchie console sul suo hard disk, ma chi considera tutto ciò un "backlog"? E allora perché considerare "backlog" i giochi che avete pagato, e mai giocato? Se stiamo a considerare backlog tutta la roba a cui non abbiamo tempo da dedicare, pur essendone proprietari, creiamo solo ansie inutili.

Questa la quoto.
Vorrei essere abbastanza forte da metterla in pratica, però la quoto ^_^

PS: io il backlog non ce l'ho (più) perchè semplicemente ho perso il conto di quanta roba ho comprato aspettando il tempo giusto (che non arriverà mai) per giocarla  :D

Fondamentalmente ha ragionissima, ma la pratica, come Bilbo insegna, è tutt'altra cosa.

Credo sia quel fugace momento di appagamento che segue al comprare un gioco (sopratutto se a prezzo barbone). L'idea che "oh, se voglio giocarci ce l'ho lì".


Poi arriva l'imbarazzo di vedere quella pila di roba (digitale o meno) e ci si sente incatenati nel doverla per forza giocare. A rileggerlo è il classico meccansimo di una dipendenza