Più o meno come Shinji: niente prole purtroppo ma tra impegni familiari, nipotine in giro per casa e lavoro sicuramente non gioco più come/quanto un tempo.
Differenze?
In primis vedo che compro molto meno di 15/20 anni fa e sono diventato parecchio più esigente. Se penso che un titolo sia "solo" buono è facile che lo salti a piè pari laddove un tempo probabilmente mi sarei detto "ma sì dai prendiamolo lo stesso..."
Ho smesso pressoché totalmente di frequentare siti di informazione (con le riviste avevo già chiuso da secoli), mi faccio bastare forum/social, conoscenze e informazioni fornite direttamente dai produttori.
A naso direi che se possibile mi sono ulteriormente concentrato su titoli rigorosamente single player con componente narrativa "passiva" (leggasi: filmati del caxxo) ridotta all'osso se non addirittura inesistente. Se proprio devo, non di rado finisco per saltare a piè pari tutte queste parti (nei rari casi in cui mi cimento in un titolo del genere E quella componente risulta troppo invasiva o comunque poco interessante - sì Witcher ce l'ho con te)
Per vari motivi di fatto ho abbandonato il multi locale e faccio pochissimo multi online: avendo poco tempo mi sembra uno spreco.
Ultimo ma non meno importante, il retrogaming è sempre più presente nel mio quotidiano, da qualche anno anche con timidi tentativi di fai-da-te e/o riparazioni (l'orgoglio più recente: una motherboard Amiga500 letteralmente resuscitata dopo che per anni l'avevo posizionata in un angolino perché non avevo la più pallida idea di come risolvere dei blocchi sistematici)
Tutto ciò premesso, quando capita il titolo che mi prende a dovere (uno Zelda BotW, un Hollow Knight, un Elden Ring) cerco di ritagliarmi quante più occasioni possibili e la media di giocato settimanale tende a salire, spesso anche notevolmente.
Insomma per farla breve: sono sempre più vecchio, esigente e rompiballe, ma col gioco giusto mi riaccendo come un
pimpo.
