Seppur mi sia piaciuto è uno di quei casi che non ho davvero nulla da ridire a chi ha fatto cagare, è tipo di pellicola a modo suo "estrema", passatemi il termine, nell'universo MCU, per cui molto soggettiva.
Sì beh, io sono fondamentalmente del tuo stesso avviso, ma a differenza tua mi faccio un po' di domande in merito. Nel senso, siamo sicuri di avere i mezzi giusti per capire il cinema di Waititi? a na certa me lo chiedo. Perché uno che mi dice "jojo Rabbit sì ma questo no no no" non mi pare abbia usato il massimo dell'acume a sua disposizione per analizzare al meglio il film...ok adesso odiatemi pure, l'ho detto.
Partiamo da un aspetto: siamo tutti inclini (o almeno d'accordo) nel definire il cinema di Taika un cinema trasformista? (in attesa di trovare un sinonimo più calzante)
Per capire qualcosa di se questo film bisogna analizzare il regista e la sua visione non del personaggio ma del cinema stesso. Non temete, niente di palloso o troppo accademico in orizzonti.
Giusto un passaggio volante. Taika Waititi, per TUTTA la sua carriera si è distinto, per così dire, con un solo elemento significativo preponderante nel suo cinema. Un elemento che lo contraddistingue e lo rende riconoscibile, la summa di tutto il suo percorso registico, Vi lascio tre secondi.
Pensateci.
Non è così difficile da capire. Chiunque abbia visto "Jo Jo Rabbit" o "What we do in the shadow" o anche il primo Ragnarok, lo riconoscerà senza alcun problema. Tutte le miserie, i lutti, i mali del mondo, le disperazioni, le paure, le ossessioni, possono essere filtrati e raccontati attraverso la commedia, una commedia totalmente personale, e quindi, come tale, estrema fino alla coraggiosa deflagrazione auto innescata. Questo film non ha alcun elemento spuff (alla Pallottola Spuntata/Scary Movie) per intenderci, non è un film da bambini, non è "Natale a d Asgard" ma per niente oh.
Non c’è un solo momento in cui in questa pellicola la commedia o la comicità non sia usata per veicolare un messaggio che non appartenga ai protagonisti. La battute, così tanto osteggiate e ripudiate, tutte così apparentemente spensierate e nonsense, hanno tutte una loro specifica finalità, una missione, per così dire. Thor abbraccia la commedia non la tragicità dell’umanità, affronta la depressione in questa stralunata epica pop, che può sicuramente non piacere. E' un film che va visto un po’ come quelli che fanno le battute fuori luogo e fanno calare il gelo in una tavolata con gente che fondamentalmente ha cattivo gusto, tipo quelli che mettono le pellicole sui divani e poi ti dicono "ma siediti" e poi in macchina ti chiedono “ma voi avete riso alla battuta di Filiberto?”.
E’ ovvio che il film non piaccia, perché spinge il fan Marvel a ridere si sé stesso e di quello che ama, lo mette davanti ad uno specchio, magari specchio deformante, e gli dice:
“Ma sul serio vuoi vedere le gesta SERIE del dio del tuono?”
“Ma non ti hanno ancora rotto il cazzo ste baracconate?
Significativo è poi lo scambio di battute sul cattivo:
“E’ come il primo amore”
“Eh già il primo cattivo non si scorda mai”
Geniale passaggio che prende amabilmente in giro il solito cliché Marvelliano del nemico della settimana ma lo infila con il flirt amoroso. Perché quando un amore finisce la nostra fiamma non diventa un nostro cattivo? Mi dicono che faccio sovra letture, ma io in ultima analisi mi domando, ma se non posso ridere sguaiatamente con tanto di risatina e colpo di gomito, di che cazzo bisogna parlare?
In una parola, è un’opera camp, glam, scazzata, kitsch che vuole stare di merda perché ama stare di merda, e lo sa, e te lo fa vedere. Il film di Kenneth Branagh era una somma palla al cazzo, pallosa come la morte, ma restituiva ai fan il loro pupazzo, bello, da mettere sullo scaffale, da ammirare da chiedersi se era più bello il Ciclo contro il Kraken o contro La Manticora di Spugna, e finché era così, nessuno aveva niente da dire. Io dico che questa roba fa partire la fase 4, finalmente. Eterni aveva la sua intrinseca gravitas, a volte pesa come il piombo, ma questo è veramente portato fisiologicamente alla sua natura, che aveva già fatto emergere con Ragnarok.