Diario del metroidnomane, Atto IVA sette ore e trenta minuti circa ho saltato l'appuntamento con il diario. Il motivo non è importante. L'importante è che probabilmente... era un segno.
È in quel punto, infatti, che
Axiom Verge comincia a perdere colpi, accusando i limiti di uno sviluppatore il cui ego ha oltrepassato i confini delle sue competenze. Insomma, ha pisciato fuori dal vaso.
L'introduzione di un nuovo strumento...
...segna il momento in cui qualcosa chiaramente si rompe. Perché è qui che il senso dell'esplorazione a vista, e a colpo d'intuito, comincia a scricchiolare. Quello che è fuori dallo schermo ora diventa potenzialmente raggiungibile, ma non puoi saperlo senza sbatterci noiosamente la testa. E oltretutto, lo strumento è meno immediato da usare, quindi questo incide sul ritmo.
Un errore di percorso? Au contraire, perché a seguire viene introdotto un nuovo strumento...
...che fa ancora più danni. Questa volta soprattutto in termini di movimento puro. Sciagurata, in questo senso, l'idea di associarlo alla doppia pressione di una direzione, invece di un singolo tasto. Se a questo aggiungiamo l'abuso di un altro strumento...
...a fini esplorativi, il cerchio si chiude. E le ultime ore di gioco denunciano un crollo della qualità, segnato da un'inutile impennata della difficoltà perpetrata a colpi di nemici brutti e molesti. Come quei giochi anni 80 che non volevano farsi finire, giustappunto.
Ho concluso l'avventura a circa dieci ore e trenta minuti, con il 79% di mappa esplorata. Ma onestamente il gioco doveva chiudersi alla sequenza-colpo-di-scena sul protagonista che voi sapete. A quel punto, mandami in giro a esplorare con il pretesto di un secondo finale, e magari con un radar ad hoc, e siamo amici. Perché no?
Alla fine, sono soddisfatto di questa ennesima escursione nel metroidvanismo, ma questo gioco ha peccato di carenza di limitismo. Non posso negare che si veda del mestiere sotto, ad ogni modo. Ragione per cui, un'indagine esplorativa su
Axiom Verge 2 prima o poi s'avrà da fare.
Dal metroidspazio è tutto, e ora sotto con il prossimo!