Piuttosto lontanamente, quello che dicevo ieri.
Un invito a uscire dalla comfort zone.
Io non ho capito esattamente cosa suggerisci. Ma se le semplificazioni sono la cifra demagogica del dibattito pubblico del nostro tempo, di contro a volte la sovracomplicazione è lo zampino diabolico-ideologico per buttare fumo negli occhi su questioni lampanti e misfatti inaccettabili.
E succede sempre. Davanti alla tragedia umanitaria più gratuita e scellerata, emerge sistematicamente la frangia saputella che loro sì sanno come va il mondo, non noi bambinoni che la guerra è cattiva e viva le canzoni con sole cuore e amore. Sono i Cacciari che nell'ora della verità si rivelano gli speciosi e inutili novax che sono, ma di cui rinfoltire le fila gonfia l'ego di chi per sentirsi qualcuno non ha che da dare ad altri dello stupido.
Allora che ci sia per tutti margine di miglioramento rispetto ai propri pregiudizi e di approfondimento rispetto a qualche titolo letto di fretta, sono d'accordo. Ma che nel 2022 un Paese europeo sovrano venga messo a ferro e fuoco in una settimana senza che comportasse pericolo alcuno per l'incolumità della popolazione del paese invasore, è una cosa per cui non riesco in primis a darmi pace, e rispetto a cui sono pronto ad allargare i miei orizzonti in cerca di spiegazioni ma su cui un cazzo di niente concedo alla voce giustificazioni.