Ma secondo te cosa farebbe qualunque governo di fronte alla lotta armata di frange indipendentiste interne?
Tipo se il SudTirolo si impadronisce di Trento e Bolzano e si fanno un referendum in casa l'Italia non gli manda l'esercito? Cos'è successo in Catalogna nel 2017 (che -parliamone- era 724 volte un referendum più legittimo)?
Appunto. Ad oggi l'Ucraina è, agli occhi di Putin, una enorme frangia indipendentista interna, per cui la attacca, e agli occhi della Nato è troppo divisa per poter essere assorbita in maniera funzionale allo scopo (cioè non ci posso piazzare i miei carrarmatini, se ci sono ancora in giro peoni che me li fanno saltare in aria).
Dell'Ucraina, dei suoi cittadini e della loro voglia di autodeterminazione, non frega niente a nessuno, è solo un terreno di gioco ulteriore su cui ci si scanna per mangiare terreno (o pedine) all'avversario.
In questo senso l'esempio riportato da Orsini è fondamentale, perchè parla di un accordo segreto, Kennedy era disposto a rinunciare a vedere in Krushov un nemico, se Krushov era disposto a fare altrettanto, il movimento era verso il superamento dell'empasse per cui uno doveva difendersi dall'altro, verso una situazione in cui ognuno cedeva terreno, perchè non considerava quella cessione una minaccia, ma anzi la soluzione (togliamo missili, basi, postazioni, presenza, come volontà di togliere ostilità reciproca).
Oggi invece, da ambo le parti è un continuo prodursi in esercitazioni, con mobilitazioni di migliaia di uomini, che si, stiamo a fa palestra per non perdere l'allenamento, ma che hanno un chiaro intento di deterrenza "promozionale" nei confronti di un "altro" che è da sempre visto come il nemico da combattere a tutti i costi.
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