Questi eventi scatenano la voglia di mettere punti fermi nel casino che ho in testa.
Questo è quello che ho capito, poco e male.
Ci tengo a schematizzare un ordine di condotta per capire, non a partire per la tangente con idee personali, o quantomeno provarci.
- Storicamente Kiev è tipo considerata la capitale della futura nazione, ovvero una Russia unita.
Molti ucraini sono di madrelingua russa, nati quando il paese faceva parte dell’Unione Sovietica prima di ottenere l’indipendenza nei magici anni 90
- Ci sta un conflitto dentro L'Ucraina che dura da circa 8 anni, anno più, anno meno. Sono morte circa 13.000 persone negli scontri tra le forze ucraine e i militanti delle auto-proclamate repubbliche popolari.
In effetti mi è tornato in mente che la situazione non era mai stata risolta.
- Dentro L'Ucraina ci sono russi e filo-russi che vorrebbero l'annessione alla madre patria, e chiaramente gli ucraini vorrebbero il contrario, radici culturali, storiche, e via dicendo sono diverse, inconciliabili. Cioè Armata Bianca VS Armata Rossa.
- La Russia non ha mai visto di buon occhio l’indipendenza ucraina ma negli anni 90 Mosca era troppo debole per reagire con forza e comunque la convivenza con Kiev era tranquilla visto che comunque lo stato indipendente era rimasto strettamente legato a Mosca. In altre parole, le scelte politiche erano favorevoli per la Russia.
- La crisi vera e propria che ha portato all'attuale situazione di merda ho capito che ha avuto origine nel 2013, quando migliaia di persone scesero in piazza per protestare contro la sospensione da parte del governo dell’accordo di associazione con l’Ue che era una sorta di zona di libero scambio in direzione Occidentale. Questo non piacque per niente a Mosca.
- Il presidente Yanukovich aveva firmato quell’accordo quando Putin con le buone (o forse con le cattive) glielo fece rimangiare.
- La protesta popolare però fu violenza e culminò con l’attacco delle forze governative contro la folla che provoco cento vittime, alcune fonti dicono più di 300. Ad ogni modo poco dopo ci fu la cosiddetta rivoluzione “arancione” ucraina e la fuga da Kiev del presidente Viktor Yanukovich che si rifugiò in Russia.
- Mosca, a quel punto, mandò un forte segnale e ordinò una prima esercitazione militare con 150 mila soldati ai confini con l’Ucraina.
- In occasione delle varie manifestazioni filo-russe, a Sebastopoli a fine febbraio 2014 entrarono nella penisola della Crimea truppe russe senza insegne (i cosiddetti “omini verdi”) l quali – dopo diverse sparatorie con le forze armate ucraine – occuparono il consiglio supremo della Crimea e presero il comando dei suoi principali siti strategici e lì conobbi l'ennesima più bella donna del mondo: Natalia, beh.
- Nella penisola fu insediato un governo filo-russo e la Crimea vennero annessi nella Federazione russa dopo un referendum farsa, organizzato in tempo record che si concluse con il 95% dei voti favorevoli.
Insomma eh.
- Kiev e l’Unione Europea considerarono l’annessione fuori dalle regole internazionali e da lì partirono le prime sanzioni e il conseguente rifiuto di riconoscere la Prima come parte integrante della Russia.
- Però partirono pure gruppi di miliziani pro-russi che iniziarono ad occupare gli edifici pubblici in diverse città dell’Ucraina orientale. E poco dopo le province di Donetsk e Lugansk vennero dichiarate” repubbliche popolari indipendenti e qua gli animi furmarono parecchio.
- Donetsk e Lugansk, nella regione del Donbass riuscirono a conquistare pezzi di territorio grazie all’aiuto, sempre non ufficiale, dei russi. Da lì l’inizio del conflitto che ha portato Putin prima a riconoscere l’indipendenza delle due auto-proclamate repubbliche e poi a ordinare l’invasione.
- Nel frattempo la popolazione russofona dell’Ucraina cominciò a protestare perché contraria all’avvicinamento all’Unione Europea di Kiev e all’allontanamento da Mosca, preoccupata di diventare una minoranza discriminata.
- Questa popolazione russofona però fu "sistemata" o meglio "convinta" da un corpo armato regolare ucraino, ovvero il famigerato battaglione Azov, un corpo paramilitare di volontari nazisti e fanatici, accusati di crimini di guerra, atrocità varie e tortura da Amnesty International. Sono solo 1000 uomini ma parecchi dicono che anche l'esercito "regolare" ucraino è pieno di "zone grigie" parecchio discutibili.
- USA e NATO dicono però che è stato Putin il responsabile del pogrom, facendo travestire i suoi reparti speciali (Tipo Spetznaz) da ucraini, a sto punto boh, vai a capire.
- Mosca non ha mai digerito l'indipendenza di Kiev. Ma da quando l'Ucraina ha cominciato a guardare più alla Ue che alla Russia, Putin ha preparato una risposta degna di un uomo che cavalca un orso a torso nudo e qua siamo.
- NATO e USA hanno progressivamente allontanato la RUSSIA dall'Alleanza Atlantica, hanno negato loro la possibilità di entrare nella NATO, cioè in pratica, è stata l'America a non volerli eh. Biden ha detto il contrario quindi, ah. eh.
- La Russia considera l’Ucraina come parte naturale della sua sfera di influenza geopolitica, gli ucraini no, per niente.
- Poi c'è il capitolo Petro Poroshenko, pro-europeo di ferro, che due giorni dopo il suo insediamento firma l’accordo di associazione con l’Ue, al quale la Russia risponde minacciando “conseguenze molto gravi”.
- Germania e Francia lavorarono per una prima soluzione diplomatica tra Russia a UC che portò agli accordi di Minsk (1 e 2 - la vendetta) - tregua, rinuncia alle armi pesanti, creazione di “zone cuscinetto”, inizio di un dialogo per elezioni nelle zone controllate dalle forze pro-russe, ritiro delle milizie straniere e dei mercenari, una riforma costituzionale del Paese per permetta una certa autonomia alla regione martoriata del Donbass -
- Ovviamente non se le fila nessuno
- Nel 2019 viene eletto presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky: un attore, comico e sceneggiatore diventato popolarissimo nel Paese per aver interpretato uno show televisivo dal titolo “Servitore del popolo”, in cui metteva in scena, per l’appunto, un capo di Stato astutissimo, capace di superare antagonisti e detrattori ...
- Zelensky però è sempre stato visto malissimo da Mosca perché la sua presidenza era totalmente spostata ad Occidente ed è stato un fautore dell’ingresso del paese della Nato, si è speso in tutti i modi per entrare nella NATO e quindi "distruggere" il sogno di Putin.
- Che comunque, si sarebbe dovuto fermare, perché Polonia e Romania sono NATO e se le tocca, arriva la TERZA GUERRA MONDIALE.
- L’ostilità della Russia di Putin è comunque cresciuta giorno dopo giorno fino all’invasione del 24 corrente mese...motivata a detta sua dal "genocidio" che ci sarebbe stato nei confronti dei filo-russi del Dombass (again) e dal fatto che Zelensky, avrebbe pure riempito il paese di armi fornite dall’Occidente diventando una minaccia per la sicurezza della Russia, comprese armi battereologiche e di sterminio di massa. I famosi missili che in 30 secondi arrivano su Mosca, detti da Putin. Che credo non avrebbero MAI sparato.
Ecco. Posso dire che ho più confusione si prima, e che il più pulito c'ha la rogna.