Finito oggi con due finali su tre, l’altro l’ho guardato su YT.
Che dire? Il sistema è identico a quello di Her Story, però anziché vedere degli interrogatori assistiamo a delle registrazioni video o videochiamate.
La peculiarità sta nel fatto che non sentiamo né vediamo l’interlocutore, finché non rintracciamo quella specifica chiamata.
I problemi di questa meccanica sono prevalentemente due, uno di concetto è l’altro di esecuzione: a volte ci sono filmati praticamente muti in cui vediamo un attore che fa le facce mentre ascolta l’altro che parla (e che noi non sentiamo). Roba da qualche minuto buono, a volte.
Il secondo problema è che i video iniziano dal punto in cui viene menzionato il termine che abbiamo cercato. Solo che noi nel 99% dei casi vorremo ascoltare l’intera registrazione, quindi ci troviamo ad utilizzare la funzione di riavvolgimento che è LENTISSIMA. Una VHS, praticamente. La morte. Come questo difetto possa aver passato un qualunque controllo qualità va al di là di ogni comprensione.
Per il resto, tra i lati positivi: la storia è adulta e ben scritta, per lo più ben recitata con qualche momento molto riuscito e con personaggi spiccatamente tridimensionali.
All’inizio è sicuramente disorientante, poi cominci a capirne lo scopo e vai avanti abbastanza bene.
Per tutti i mariti: occhio alle conversazioni con un personaggio in particolare perché il fraintendimento più divorzio è un attimo, proprio.