Non capita spesso che in ambito videoludico si lambiscano i lidi della commedia. Horror, azione, dramma, li abbiamo tutti visti e sperimentati più volte, ma la commedia è forse il genere meno rappresentato. Il più delle volte quando si tocca la comicità è con un pesante tocco di demenzialità.
Wide Ocean, Big Jacket è un titolo narrativo. Non si gioca, si partecipa semplicemente alla realizzazione del risultato finale. Un po’ come in Virginia, forse addirittura meno che in Virginia, si ha il controllo sporadico della telecamera o dei personaggi. Il copione è invariabile, le scelte inesistenti. Se fosse brutto sarebbe una visual novel, ma invece è misurato, intimista, divertente, per nulla verboso. Quindi, no, non è una visual novel
Narra di una normale nottata in campeggio. Due adulti e due adolescenti, con Mord, la ragazzina, scoppiettante motore della maggior parte delle battute; con un momento “Stand by me” intorno al fuoco gestito perfettamente nei tempi e negli scambi; e con tanta umanità, leggerezza e normalità.
Eppure funziona. Non succede niente ma funziona. Non ci sono risvolti spiazzanti, rivelazioni dell’ultimo minuto, accelerazioni improvvise ma funziona. Ha una grafica che la prima Playstation pare una workstation Silicon Graphics ma funziona.
Dura quanto un film. Intrattiene quanto un buon film. Costa quanto il biglietto per andare a vedere un film. Eppure trova nello spazio videoludico la sua migliore rappresentazione.
Dovete provarlo. Al contrario del blasonato If Found… questo è un titolo narrativo col manico. Me ne sono innamorato (la storia aggiuntiva con il ranger secondo me è decisamente meno riuscita, ma quella principale merita).
Accattatevillo