I Devil Survivor, dal mio punto di vista, sono un tentativo di conversione in un ambiente tattico delle logiche ludiche di Atlus di quel periodo. Possono anche non piacere ad un fan del sottogenere, rispetto a giochi più classici ed incentrati soprattutto sulla gestione dei range d'attacco delle varie unità, ma sono degli ibridi riusciti e con un proprio contesto e personaggi.
Questo P5 Tactica invece è un gioco molto più a sé stante, come funzionamento. Già l'assenza delle debolezze e delle resistenze elementali rende l'idea di quanto le meccaniche del gameplay siano diverse da quelle di P5. Si gioca sulle coperture, con le skill che aiutano a sbalzare i nemici al di fuori, ed una volta scoperti basta colpirli per ottenere l'one more. Il teorico equivalente dell'all out attack è un attacco d'area triangolato, ma basta l'one more sul singolo nemico per creare le condizioni per scatenarlo.
Per quella che è stata la mia prova a Merciless, è un gioco blando, ripetitivo nello svolgimento degli stage e che non valorizza una varietà funzionale o di personalizzazione. Le Sub-Persona aggiungono giusto due skill e qualche bonus statistico. Gli stage interessanti sono quelli opzionali, ma praticamente lì il gioco diventa un puzzle game, dove lo scopo non è sopravvivere ma risolvere la mappina entro poche azioni, creando triangolazioni funzionali.
Storia e contesto sono la solita robetta fanservice.
Comunque il gioco è sul Game Pass, il che è un buon modo per togliersi il dubbio (ed eventualmente poi giocare altro del catalogo
).