Finita la Creatura di Gyongseong, 10 puntate, che esperienza.
La seconda parte è stata ancora meglio della prima.
Ormai è assodato lo strapotere sudcoreanico nelle serie tv sul piccolo schermo.
L’equazione del resto, è davvero molto semplice: storie appassionanti, personaggi indimenticabili, corroborate da un comparto tecnico che lascia sempre il segno. Ovvio quindi che vi sia una penetrazione culturale senza precedenti nel nostro territorio, sia per quanto riguarda il cinema, che per quanto riguarda musica e ovviamente anche le serie tv.
Questa serie tv di Netflix 10 puntate, non è altro che l'ennesimo fenomeno culturale che ha detronizzato i record precedenti fissati da Squidgame. Ci sono esperimenti inumani, ci sono feroci creature, c'è tensione ed azione, c'è dramma, c'è storia, ci sono colpi di scena magistrali, trame che si aggrovigliano tra loro in maniera genuina ed autentica, ci sono personaggi memorabili, c'è tanto amore e romanticismo; vi farà piangere, vi terrà con il fiato sospeso, vi commuoverà, vi riempirà. Senza dubbio una delle più brillanti trattazioni sulla guerra e sull'orrore in senso fisico, dedicato alla trasformazione dell'uomo in mostro e viceversa, spy story, dramma storico, racconto bellico, romanzo di formazione e molto altro, questo è La Creatura del Gyeonseong.
Consigliato? Tassativo.
1945, Il Giappone Imperiale ha invaso l'antica Gyeongseong, oggi meglio nota a tutti come Seul. Erano tempi difficili, per la diffusa povertà, l’incertezza della guerra, ma soprattutto il pugno di ferro con cui il Giappone trattava i cittadini coreani.
Ed è in un contesto del genere che facciamo la conoscenza di Jang Tae-sang (Park Seo-jun), un dandy arrivista, affascinante e furbissimo, per quanto a volte fin troppo audace. Padrone del banco dei pegni più importante della città, ossessionato dal denaro e dai beni di lusso, collezionista di informazioni che vende ed acquista per il giusto prezzo. Se c'è un problema all'orizzonte, lui lo risolve, ovviamente al giusto prezzo. Il suo piccolo mondo opportunistico però si sgretolerà quando, dopo aver accettato una richiesta di trovare una ragazza per conto di un alto funzionario giapponese, si troverà al centro di un mistero inquietante, e sarà costretto a combattere per la sua vita e non solo...destini si incroceranno con i fili del karmaChe gioiello questa serie.
La struttura narrativa, specialmente all'inizio, non predilige assolutamente il ritmo ed è bene chiarirlo fin da subito. Gli autori, invece di correre a perdifiato verso narrazioni incompiute e sfuggenti, preferiscono prendersi il tempo per studiare debitamente tutti protagonisti della storia, destinati peraltro a ricoprire non esattamente ruoli tipici; quali buoni e cattivi, ma quantomeno utili a questa storia di ampio respiro.
La capacità di azzeccare le parti e conquistare in pochi passaggi il pubblico non è cosa da poco ma l'autrice Kang Eun-kyung (Dr. Romantic), e il regista Chung Dong-yoon (Hot Stove League, It's Okay to Not Be Okay) - attraverso una sceneggiatura pulita, lineare e per nulla affrettata, riescono agevolmente nel compito. Permettendo a un nutrito gruppetto di personaggi di raccontarsi e raccontare le proprie storie, al contempo destreggiandosi con la commistione di generi a dir poco adorabile e davvero riuscitissima: La creatura di Gyeongseong è un prodotto ambizioso e sfaccettato che unisce diversi generi, tra cui la tematica horror, storica e romantico e fa centro in tutti.