Vista, volete le versione breve?
Per me ce l'hanno fatta, un serie frizzante, simpatica, bizzarra e suggestiva, l'anima dell'opera originale di Oda è rimasta intatta, e cose più importante Netflix ha dimostrato di saper creare un metodo di lavoro per le serie cinemanga future.
Se invece volete la versione lunga, seguitate a leggere.
Dunque, bisogna dire qualcosa, tassativo su questa roba. A me ha convinto. È un adattamento quasi masochistico per come non tralascia quasi nulla dal punto di vista estetico e per come cerca, proprio nel mezzo, una soluzione narrativa veramente simile al manga, a vignette narrative, mi verrebbe da dire.
Sono rimasto colpito dal lavoro che hanno fatto in linea globale: una cesellatura minuziosa di scene, forse un po' troppo teatro di posa; ha ragione chi lamenta non abbia una vera e propria progessione narrativa, ma nonostante questo, ne deriva che alla quarta puntata i personaggi hanno tutti una motivazione per restare nella ciurma di cappello di paglia, ognuno ha avuto spazio per spiegarsi debitamente bene. La casalinga di Voghera ringrazia sentitamente.
Poi sicuramente cade in alcune ingenuità nel complesso, come del resto ci si aspettava, ma è un adattamento di cui andare fieri se si è fan del manga di Oda o della serie anime, è qualcosa fatto con così tanto amore, da fargi quasi male: traspare chiaramente la volontà di non tralasciare nulla ad ogni costo di credibilità.
E nuovamente, torna in auge un mio vecchio tormentone: niente è veramente impossibile da adattare, se hai coraggio e ci metti molta passione, e un minimo di testa e maestranze coinvolte. Mi ha veramente stupito dei dettagli, da Kuroneko che si sistema gli occhiali frequentemente, alla bandana "berry" di Nami, al cappello canide di Garp, che pazzi scatenati pensare di farcela.
E ce l'hanno fatta. Va solo vista con un sufficiente leggerezza di spirito, forse questa dote manca a molti però, nel 2023 ne ho letto di ogni, da gente che lo voleva più adulto, ad altri che lo volevano più moderno.
Bel lavoro Netflix.
Non solo hai adattato con sufficiente cura un'opera amatissima, ma hai anche creato un metodo di lavoro, una mascherina da copiare, un trasferello per quello che verrà, penso alla serie Yu degli Spettri, attualmente quasi terminata e in procinto di essere lanciata.
Ps. Ad onor del vero, mi è bastato vedere il patibolo di Gold D. Roger per dire "ma sono pazzi questi?! l'hanno fatto sul serio?"
Promosso senza riserva.