- Miglior Gioco dell'Anno
1) Returnal
Competente, sfidante, assuefacente, furioso, veloce, adrenalinico, praticamente una fusione fra giocabilità arcade rigorosa con meccaniche pulite e massima leggibilità e onestà con una componente roguelite randomica che si lega armoniosamente all'abilità pura richiesta al giocatore per venire a capo della partita.
Ma poi vince anche per tutto il resto, dal bestiario riuscitissimo ai Boss 100% leggibili all'immaginario eccezionale ed inquietante, al senso di immersione e al viaggio di Selene, con una narrativa sorprendente e capace di tirarti dentro quel mondo
2) Ghosts'n Goblins Resurrection
L'emozione, videoludica in questo caso, può passare e arrivare in tante forme e modalità, che possono essere un buon gameplay così come un racconto coinvolgente ed immersivo, un bel finale magari.
E poi c'è l'emozione difficile da descrivere, l'emozione e la pura gioia di giocare, imprecare, non mollare l'osso nonostante avversità e nemici che fuoriescono da ogni pertugio senza tregua, col giocatore ed alter ego costantemente sotto pressione e dovendo impare a giocare, migliorare e migliorarsi per la pura sopravvivenza.
Quanto fin qui descritto è solo un frammento di quel che mi ha lasciato dentro questo titolo
3) Metroid Dread
È un titolo al quale manca qualcosa, molto di quel che fa è giusto, corretto e inappuntabile ma in assenza di una forte identità e personalità a distanza di tempo risulta quasi un gioco un pò fine a stesso, non così necessario.
Però mentirei se non ammettessi che questo gioco lo ho desiderato e sono stato felicissimo di giocarlo e che lo trovo un'aggiunta solida alla line-up first party di una console che a me interessa prettamente per i first party (dato che il resto lo recupero altrove).
Dread avrà le criticità di cui sopra ed un design piuttosto guidato (ma guidato 'bene', una scelta che può non incontrare gusto e aspettativa ma che viene presentata e portata avanti con coerenza) ma, detta in poche parole, è una goduria da giocare.
Level design sempre in miglioramento fino ai picchi di complessità finali, azione e platforming portati ad un nuovo livello per la serie 2D, controlli burrosissimi, Boss Fights e Midboss spettacolari
- Miglior Indie dell'anno
Kena
Non me l'aspettavo fino in fondo ma Kena è un piccolo gran bel gioco e devo premiarlo il più possibile.
Ha il gran merito, pur senza reinventare nulla, di essere un action adventure dalla durata giusta, bello da vedere, bello da giocare, con un ottimo combat per gli standard del genere: asciutto ma in cui ogni elemento ha il suo ruolo e peso.
Piacevole e sempre intrattenente, a me non ha stancato proprio mai
- Miglior Gameplay dell'anno
Returnal
Già anticipato sopra.
In particolare voglio sottolineare come l'abilità del giocatore (dopo aver imparato in seguito a pratica, tanta tanta pratica) non finisca mai in secondo piano, anche in presenza di componenti randomiche e procedurali in parte.
Ma soprattutto è la capacità decisionale del giocatore a non finire in secondo piano, in Housemarque han trovato una quadra fra esplorazione, momenti narrativi e d'atmosfera, combattimento, scelte da prendere al volo e conseguenze da dover accettare senza fiatare.
In sintesi, hanno creato un perfetto gioco di adattamento alle avversità
- Miglior Sistema di Combattimento
Ghosts'n Goblins Resurrection
È la pura e semplice maestria Capcom. Quella che neanche richiede combo complesse, stringhe di tasti e quant'altro per avere profondità e stratificazione.
No, qui basta un sistema di armi ed incantesimi (tutte e tutti splendidi da usare anche se forse non impeccabili nel bilanciamento), di switch di armi al volo, con uno skill tree inusuale ed interessante e si è subito nella mischia a divertirsi da matti
- Migliori Boss Fights
No More Heroes 3
Qualcosa a NMH3 bisogna riconoscerlo.
Kena è un ottimo runner up così come Metroid e Returnal ma qui voglio premiare la follia nella realizzazione, i twist, le idee che ci sono dietro e la loro caratterizzazione, le sorprese e i rimandi al primo capitolo, l'estro artistico ed il character design.
E adesso si, con questo combat migliorato rispetto ai precedenti capitoli anche dal lato gameplay sono del tutto soddisfacenti da fronteggiare ai livelli di difficoltà maggiori.
Fantastici
- Miglior Level Design dell'anno
Deathloop
Arkane ancora ci sa fare e va a confezionare aree di gioco variegate ed estremamente dense, oltre che mediamente piene zeppe di shortcut piuttosto che sottopassaggi ed accessi secondari, segreti e molto altro.
Anche altri titoli meriterebbero questa posizione ma a me ha sempre affascinato il modo ch hanno in Arkane di costruire livelli mai dispersivi ma pieni di opportunità da individuare e poi sfruttare, per me ci han sempre saputo fare
- Miglior Controlli
Metroid Dread
Certo, qualche funzione è un tantino convoluta una volta raggiunto un elevato numero di abilità disponibili.
Però in Dread padroneggiare i controlli è stata per me parte integrante della soddisfazione restituita dal gioco, specialmente contro alcuni Boss o per l'ottenimento di alcuni potenziamenti avanzati: fluidissimi e pienamente reattivi, è quasi un piacere tattile a pelle controllare Samus in Dread
- Miglior Bilanciamento della Sfida
Returnal
Mai disonesto, perfino i malus più cattivi sono pur sempre derivanti da precisa scelta del giocatore che ama il rischio.
Bilanciamento per me esemplare con rarissime eccezioni (alcuni midboss avanzati fanno un danno esagerato) e Boss Fights tarate proprio in modo da non risultare frustranti o soverchianti, con attacchi sempre anticipabili e mai disonesti.
Unire un buon bilanciamento a una struttura e formula di gioco come questa non è cosa facile, loro l'hanno centrata in pieno
- Miglior Ritmo di Gioco
Kena
Anche qui, sono in molti a meritare.
Ma il mio voto va al gioco dal ritmo irresistibile, che non spinge mai troppo oltre l'azione o l'esplorazione o la risoluzione enigmi. Un senso della misura e dell'equilibrio ragguardevole che non porta ad annoiarsi mai, complimenti sinceri
- Miglior Traversal
Returnal
Per quella sensazione di dominare gli spazi che prima o poi viene raggiunta e diventa all'istante gioia di muoversi, di saltare, di spostarsi e districarsi fra nemici e proiettili alla velocità maggiore possibile
- Miglior Puzzle Solving
It Takes Two
Da sottolineare la difficoltà nella gestione di enigmi che vanno adattati, by design, ai tempi e ritmi necessariamente diversi dei due membri di una coppia.
Eppure gli enigmi di IT2 non sono banali né richiedono lauree specialistiche per venir risolti, richiedono cooperazione totale e pianificazione ma sono belli scorrevoli, non annoiano.
E poi adoro come spingano e portino a ragionare, a comunicare le proprie idee risolutive con l'altro, ad affidarsi ciecamente in certi casi: il focus resta sempre la coop e si evita costantemente qualsiasi forma di passività di uno dei comprimari, ognuno ricaverà la sua gratificazione
- Miglior Comparto Grafico/Tecnico
Returnal
Particellari, effetti, esplosioni di colori coi pattern dei Boss: non saranno valori di produzioni e dettagli di prim' ordine ma per me è abbastanza per godere del resto, anche perché in quanto a implementazione Dualsense, sfruttamento dell'SSD per gli spostamenti e nell'azzerare i tempi di caricamento e sensazione di fluidità generale, l'impatto è stato ottimo
- Miglior Direzione Artistica
G'n G Resurrection
Ero orientato su Deathloop: Stilisticamente ne ha da vendere nelle sue trovate estetiche degli Eternalisti e Visionari, nel look retro, nei dipinti, nelle pubblicità e cartelloni quasi di sapore Bioshock-iano, negli interni e negli arredi, nei colori
Però poi ho ripensato allo stile visivo di G'n G, ai suoi menu ed effetto pergamena, ai suoi colori ed estetica di nemici e ambienti. E non ce n'è per nessuno
- Miglior Ambientazione/Setting
Resident Evil Village
Premessa fantastica e realizzazione della visione iniziale tutto sommato al passo con poche riserve.
Girovagare per il Villaggio o visitare il Castello di Lady Dimitrescu sono esperienze che anche da sole valgono il biglietto del viaggio turistico in questo Resident Evil
- Miglior Comparto Sonoro/Audio Design
Returnal
A mani bassissime, il suono come strumento di game design e sfruttato a questa maniera e a questi livelli non può venir ignorato
- Miglior Soundtrack
Kena
Sorprendentemente, a me ha coinvolto un botto.
Al punto che non avrei la stessa, ottima, considerazione che ho di Kena se non fosse per quella musica a punteggiare ciò che accade a schermo. E sempre con garbo, nei momenti e nei modi giusti. Che bellone poi il Main Theme
- Miglior Narrazione
Returnal
Ne ho parlato in lungo e in largo nel suo topic ma si, la narrativa di Returnal mi ha conquistato, e mai me lo sarei aspettato da questo studio e da questa tipologia di gioco
- Miglior Scrittura
Deathloop
È un gioco con cui ho un rapporto controverso ed in realtà non sono stato conquistato da trama ed eventi principali.
Eppure negli innumerevoli testi ed audio log sulla natura dell'isola e dei suoi stravaganti abitanti ci ho ritrovato la capacità di appassionare a quel tal personaggio/situazione/serie di eventi, con linee narrative ordinarie o meno ordinarie e frammentate, da ricostruire.
È arrivato ad appassionarmi al contesto e a Blackreef, che non è poco
- Miglior Personaggio dell'anno
Arthur (G'nGR)
Non c'è bisogno di parole, basta Lui, il così iconico cavaliere in mutande e la fida lancia: non serve altro
- Miglior Multiplayer
It Takes Two
Poco da dire, un gioco che centra in pieno l'obiettivo di intrattenimento cooperativo
- Sorpresa dell'Anno
Kena
Meritevole di questa nomina proprio perché era pur sempre una prima prova del team e han tirato fuori un gioco ottimo e promettente, pad alla mano, che sbaglia poco e nulla.
Un team da coltivare e per cui attendere la prossima uscita, sperando non perdano di vista quel cgehanno raggiunto qui e quel modo artigianale (e che ormai si vede sempre meno) di fare giochi
- Miglior DLC/Espansione
FF 7 R Intermission (Yuffie)
Ha i suoi difettucci quali una prima parte poco movimentata e non poco riciclo di assets, però in fin dei conti è una breve avventurina parallela al gioco base che ci mette nei panni di un altro personaggio (perfettamente caratterizzato) e con tante gradite aggiunte, piccole novità (combat aereo e maggior enfasi su parry e timing evasivo e difensivo) di gameplay e i soliti eccellenti Boss e meccaniche stratificate da assimilare.
E un finale degno al gioco base, finalmente
- Miglior Gioco Backlog
Outer Wilds
Poco da dire, un capolavoro dei nostri tempi, da giocare assolutamente per qualsiasi amante dell'esplorazione non lineare
- Delusione dell'anno
Resident Evil Village
Non si tratta di un brutto gioco chiaramente.
Ma si tratta di una cocente delusione personale, un gioco che spaccia per coraggio un discutibile ispirarsi a strutture prese di peso da precedenti RE o horror indie di successo senza riuscire a replicarne i pregi, risultando quindi un'ombra flebile di sé stesso e degli altri.
E poi il peccato maggiore, l'aver rimosso o pesantemente ridimensionato la dimensione survival, la gestione di risorse, munizioni e oggetti chiave per fare uno Shooter (perché boh, difficile definirlo survival horror) in cui si spara male.
E nel mezzo, sezioni scriptate pessime e non divertenti in cui tener premuta la levetta sinistra in avanti sonnecchiando, 'stalker' che non fanno il loro mestiere, nemici dalla IA imbarazzante ed enigmi con picchi di stupidità offensivi.
Resta solo un buon viaggio e una certa identità di fondo, perlomeno. Da rivedere