In vista di Xeno3, da gennaio ho ripreso tutti gli Xeno su Switch.
Prima XenoDE, che in versione originale avevo un po' giocato su Wii, emulato. Poi Future Connected.
Poi rigiocato Xeno2 che è sempre un piacere. A seguire rigioco Torna, che è sempre un piacere pure lui, ma lo interrompo a metà che mi viene il magone.
Infine è la volta di Xeno3 che gioco sul 65'' delle grandi occasioni, seguito a sua volta da Future Redeemed.
IMHO Xeno2 rimane imbattuto, seguito da Xeno3 e da uno Xeno1 seminale ma che fa il suo dovere.
Xeno3 è un gioco che mostra chiaramente che Monolith stava lavorando a Zelda nel frattempo. Funziona, funziona tutto bene, ma giusto quel tanto che serve per non sgretolarsi o peggio ancora essere sbilanciato. I menù e l'hud sono terribili, gli Uroboros sono una idea a metà, i capitani delle colonie sono presi da "manuale per personaggi anime-manga vol.1". Non è un caso che Future Redeemed, smontando e rimontando tutto facendo meglio in 1/10 del tempo, è l'unico DLC dove le meccaniche di gioco sono più complesse del gioco originale, laddove Connected e Torna semplificavano.
Per questo, Xeno parte lento. Le prime 15 ore sono di vagare, e me da completista sono 30, senza guizzi e missioni, quando Xeno1 ti bombardava con robe tipo "completato quest: esci dalla colonia almeno una volta". Certo, poi le quest più interessanti arrivano, quando finisci il gioco, ma letteralmente.
Dopo 6 giochi, Monolith finalmente si degna di rivelare tutte le hidden mechanics, salvo introdurne nuove tipo quella della Spada della Fine che non ho capito come diavolo attivare nonostante arrivassi al livello 3 di sincronia.
Ho odiato quel tipo di fanservice che... vabbè, lo metto dopo sotto spoiler*, ma la tematica dell'Endless Now 'ho trovata ottima e coerente con Xenoblade, anche se imho potevano comunque slegare la lore di questo gioco dai primi due.
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Alla fine sono tutti parenti, tutti legati, manco fosse una fanfiction di Harry Potter.