Sono d'accordo con te su scrittura e dialoghi (a parte qualche eccezione, la maggior parte dei titoli Nintendo non mi lasciano molto), ma immaginario e direzione artistica per me sono sempre universali e non hanno età, se non in direzione opposta (cioè prodotti che sono solo per adulti).
Possono parlare ANCHE ai bambini, ma sicuramente non solo.
Per quanto riguarda lo "spirito", in un mare di sangue ed escrementi qualche titolo un po' più leggero lo trovo rinfrescante.
(Ho editato qua e là, aggiungendo cose)
Per me possono parlare ANCHE agli adulti, e la questione è proprio trasparente: molti personaggi di Nintendo sono – o sono diventati – a tutti gli effetti dei giocattoli, rispondono delle caratteristiche proprie e specifiche del pupazzo, e tra tutti Kirby è quello più indicativo: appare senza alcun margine di errore come un peluche, nemmeno per bimbi, ma proprio per infanti. E così per tutti i suoi personaggi, ricalcati nelle forme e nei colori sugli standard di design codificati per la prima infanzia.
Che poi un gameplay ragionato e mediato dall'esperienza pluridecennale di Nintendo in materia si applichi anche a questo contenuto è la condizione necessaria per elevare il prodotto al di sopra della massa informe di tie-in sui personaggi dell'infanzia, ci dice qualcosa sulle strategie e sull'intelligenza di Nintendo, ma non nega in nessun modo il preciso target di riferimento.
Semmai Nintendo espande, in seconda istanza, il target inserendo modalità ad hoc per gratificare anche i padri, o gli ex-bimbi fidelizzati, che poi è la stessa cosa. Influenzando gli uni con gli altri. Strategicamente diabolico.
Nulla vieta quindi a un adulto di fruirne e trarne soddisfazione, per quella ragione specifica sopraddetta legata al piacere ludico o persino, rispettabile in fondo, perché proprio gli piaccia giocare con le bambole e i peluche.
Resta tuttavia forte e chiaro l'assunto di fondo: prodotti per bimbi, a volte anche molto piccoli, che possono gratificare anche un adulto per svariate ragioni.
Continuando coi paragoni televisivi: Bluey è scritto da dio ed è un piacere da guardare. Resta un prodotto per bimbi che ammicca, e quindi pensa, anche ai genitori/adulti. Perché più o meno costretti dalla prole a sorbirlo, oppure perché interessati a scegliere e valutare un prodotto corretto per i pargoli, o per una passione specifica per quel tipo di prodotto. O anche solo per la gratificazione che si prova nel fruire di qualcosa "fatto bene", anche se non siamo noi i principali destinatari.