Autore Topic: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat  (Letto 14347 volte)

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Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #90 il: 06 Nov 2021, 22:18 »
Che poi, a sua volta, chissà da dove lo avrà preso Mephisto...

Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #91 il: 08 Nov 2021, 08:10 »
Cmq caro @nodisco visto che oramai abbiamo sdoganato l'Italodance e visto che li abbiamo più volte citati, non possiamo far finta di nulla e continuare ad ignorare i Datura!

Al di là dei tanti singoli la vera chicca è proprio l'album Eternity che, per me, è il culmine del genere per la qualità dei singoli brani (un inno dopo l'altro, in pratica), per la cura di suono e produzione, per il respiro internazionale (ci sono brani cantati dalla leggendaria Billie Ray Martin e una rielaborazione di Fade to Grey dei Visage con lo stesso Steve Strange alla voce) e per come interpreta con piglio psichedelico e carico di suggestioni etnico-terzomondiste quel micidiale e spesso trash (ma irresistibile) misto fra Trance ed Italohouse che è alla base dell'Italodance in quella fase storica.

Eternity è uno dei miei "piaceri proibiti", quei dischi che ci piacciono tantissimo ma non lo diciamo troppo in giro.

Passion (con la mitica alla voce e si sente subito, quando parte quel giro di synth super innodico e poi arriva lei è uno di quei momenti lì):
https://www.youtube.com/watch?v=ENwv4Jx1lOY

La più Housey Nu Style
https://www.youtube.com/watch?v=KK5UyXbW2E0

Un altro visionario inno come Devotion, stavolta con la loro storica voce Amparo Fidalgo
https://www.youtube.com/watch?v=gWcV039loV0

nodisco dicci di più sui Datura che a quanto ho capito li conoscevi! (ci sono anche, oltre a Ciro Pagano e Stefano Mazzavillani, anche Ricci e Cirillo!)

Offline Prikaz 227

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #92 il: 08 Nov 2021, 16:10 »
A parte, solo ora (ma non è un problema, anzi...) mi rendo conto della vastità e varietà del mondo Dance, anche solo ristretto agli anni '90. E anche di come fosse limitata la distribuzione della stessa musica tramite radio e discoteche.

Bravo chirux, condivido in toto. Leggere questo topic è, quasi sempre, epifanico.
Ora anche in materia Italodance, tenuto conto che le mie prime esperienze disco risalgono al 1992-1993.
Mia moglie, in questo periodo, chiede lumi circa la rinnovata fiamma per il genere. Le fornirò i vostri nominativi @chirux @Jello Biafra @nodisco  ;D 

E a tal proposito ...

Cmq cari amici danzerecci vi annuncio ufficialmente che a primavera sarà in libreria, nientemeno che per i tipi di Arcana, il mio Dance! Techno & House: cento dischi fondamentali

Complimenti davvero.  :yes: Io terrò d'occhio il sito ma tu avvisaci qui non appena disponibile.
Ne Shagu Nazad!

Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #93 il: 08 Nov 2021, 17:35 »
Grazie prikaz! certo che vi aggiornerò!

Intanto, visto che prima coi Datura è spuntata fuori Billie Ray Martin, non posso che riproporvi IL pezzo simbolo della divina, Your Loving Arms, capolavoro totale sia in versione originale (un take inglesissimo ed elegantissimo sulla nostra Italodance):

https://www.youtube.com/watch?v=ReQ0r-45r5E

...che nel mitologico remix di Roger Sanchez, che spedisce un pezzo già magnifico di suo nell'House-nirvana esaltando al massimo l'inconfondibile voce della leggendaria con un serpentone Garage da mani in aria e lacrime agli occhi:

https://www.youtube.com/watch?v=XdC1l6bdbKw


Offline chirux

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #94 il: 10 Nov 2021, 14:22 »
Quando volete parlare o approfondire la musica dance/techno italiana anni '90, che sia trashona o di qualità, io ci sono  ;D

Nel frattempo mi sono infossato in DJ set degli ultimi anni, in particolare al Katharsis Amsterdam; per ora trovo di buon livello ed affine ai miei gusti Paula Temple che sprigiona una techno con un bel martello pulsante che lascia poca tregua, ma non uccide, poca acidità e suono che lascia il segno, ma non fa sanguinare.
Inoltre dando una breve ed iniziale spiata ai brani dei set si scoprono ottimi artisti attuali; praticamente la techno è viva.

Offline chirux

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #95 il: 11 Nov 2021, 10:54 »
Un ciaone a tutti!!
Magari torno  ;D

TFP Link :: https://youtu.be/L7PrP_6dPcw

Offline chirux

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #96 il: 11 Nov 2021, 16:30 »
Ritornando indietro nel tempo, avendone già parlato in post precedenti, vorrei lasciare un segno completo della nostra techno italiana, che ci piace e lo diciamo ( vero, jello  ;D) :
E con la comodità di scelta traccia.
Terapiiiiaaaaa

Ramirez
https://youtu.be/hwXU9shgzLY


Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #97 il: 12 Nov 2021, 17:53 »
Sì sì, diciamolo anche se non troppo ad alta voce  :D

Scherzi a parte: a me l'Italodance piace, è sempre piaciuta e gli riconosco quantomeno una grande dignità tecnica ed artigianale. Certo, con quei ritmi produttivi da catena di montaggio tanta roba era scadente e dozzinale ma chi ci credeva sapeva tirare fuori cose belle.

Cmq il ruolo dell'Italia nel mondo Dance è sempre stato centrale. Da Giorgio Moroder che, da solo, inventa la Dance così detta "moderna" con I Feel Loved (mescolando Kraftwerk, Disco e psichedelia krauta) a tutta la scena Italodisco che è stata FONDAMENTALE nel far nascere le originali scene Techno ed House (a Detroit e Chicago veneravano come dei i nostri Alexander Robotnick, Kano, Valerie Dore, persino Spagna!) fino ad arrivare alla mitica Italohouse che a suon di ostinati di pianoforte dominava i club in Inghilterra ed infine le scene più evolute, quella Techno di Roma e quella del nordest (con la mitica triade Leo Mas-Gemolotto-Fabrice a dettar legge). Poi la scena di Napoli di fine '90, altro caposaldo del genere a livello internazionale. Ed oltre quello tanti battitori liberi come i mitici Visnadi (la loro racing Traxx sarà un faro per gente come Richie Hawtin ed è ancora oggi il brano dance più amato nientemeno che da John Peel!)

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=gYpasQklpU8

Offline nodisco

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #98 il: 14 Nov 2021, 11:34 »
nodisco dicci di più sui Datura che a quanto ho capito li conoscevi! (ci sono anche, oltre a Ciro Pagano e Stefano Mazzavillani, anche Ricci e Cirillo!)
Ciro Pagano era nei Gaznevada e fa musica fin dai primi anni 80, frequentava la Bologna "alternativa" di quegli anni ed è stato persino ritratto da Andrea Pazienza in qualche sua opera, e all'inizio dei 90 con i Datura è stato fra i primi in Italia a capire in quale direzione stava andando la musica ed a farsene portavoce, è un grande ma purtroppo di persona non l'ho mai conosciuto. Con Stefano invece almeno una volta c'ho parlato, venne lui a conoscere me ed i miei amici e con nostro grande stupore ci parlò del nostro primo disco che nonostante non abbia avuto alcun successo a lui era piaciuto (un 12" con una cover di "Future brain" di Den Harrow, a nome "Cy-clone"). Molto alla mano e cordiale, ci fece davvero piacere conoscerlo.
Cirillo era il DJ resident del Cocco nel 93 e l'ho conosciuto meglio, l'abbiam frequentato per diversi anni (i nostri dischi eran pubblicati da lui) e l'accompagnavamo a suonare al Gatto e la Volpe di Ferrara, al Teatriz a Lugo e in tanti altri locali della zona.
Ogni settimana lui volava in Germania o in Inghilterra e tornava con le ultime novità discografiche, che poi passava in discoteca; ai tempi potevano passare anche mesi prima che un disco arrivasse nei negozi italiani, e questo faceva sì che in pratica lui fosse l'unico o quasi a suonare certa musica, tutti gli altri DJ sarebbero arrivati con settimane di ritardo.
La sua scaletta era gestita in maniera intelligente e logica, partendo con musica trance a pochi bpm e poi andando man mano in crescendo attraverso gli altri generi fino all'hardcore: ogni serata era praticamente un lungo viaggio senza interruzioni.
Ricci invece andava più ad istinto e "spezzava" il ritmo passando da un brano all'altro senza regolarità, ma (come anche Cirillo) veniva dalla scena alternativa/indie/new wave e aveva sostanzialmente un'attitudine punk, nelle sue serata saliva in piedi in consolle, lanciava dischi, si scatenava, era un vero spettacolo. Ed era una persona disponibile, gentile e dal grande cuore, la sua scomparsa nel 2000 è stata davvero una grande perdita.
All'interno dei Datura Ciro e Stefano erano i musicisti, che creavano e componevano le canzoni, ma NON frequentando affatto le discoteche si affidavano a Cirillo e Ricci per capire come andavano strutturati i loro brani perché potessero "funzionare" in pista. Ed è stato un connubio vincente, senza dubbio.

Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #99 il: 14 Nov 2021, 22:06 »
Mitico nodisco, grazie della retrospettiva!   :yes:

Da ascoltatore che "nasce" rock, ovviamente ho conosciuto Pagano prima con i Gaznevada (Sick Soundtrack è uno dei dischi New Wave più avanti, un po' Gang of Four, un po' Pop Group, un po' tanto Devo) e solo poi con i Datura, o meglio: solo poi ho scoperto che metà dei Datura era lui.

Però era in buona compagnia, moltissimi produttori infatti venivano da Punk e New Wave, si pensi ad esempio a Moritz Von Oswald (che suonava con i Palais Schamburg negli '80) tanto per dirne uno.

Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #100 il: 17 Nov 2021, 14:25 »
Uscendo un po' dall'Italodance e tornando alla Techno, direi che è ora di parlare di Laurent Garnier!

Una delle forze che contribuirono a creare la scena francese, un DJ fra i migliori al mondo ed un produttore visionario e dal talento purissimo che, soprattutto dal '91 al '95,  stato in fiamme sfornando capolavori a ripetizione.

Un approccio che è quintessenza Techno (la scientificità elettronica del suono, le siderali atmosfere cosmiche, la melodia, il retaggio Soul, l'aristocratica eleganza delle strutture e la potenza delle ritmiche) ma che non dimentica una sensualità ed un'immediatezza tutte House per un percorso produttivo di infuocata creatività.

Si parte con tre EP per la sua F Communications che mettono subito le carte in tavola.

Stronger By Design colpisce subito durissimo con le mentali correnti melodiche di The Dream, l'abrasività di Virtual Breakdown e soprattutto la pompa pianistica devastante eppur drammatica di Luv' Chicago.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=anOPAwTAzRk

A bout de souffle, un anno dopo, aggiunge alla ricetta una sensibilità Trance cosmica e travolgente approfondendo la questione e regalando il grande inno acid Wake Up, dedicata all'omonimo locale parigino.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=GHaxJaiKqlk

Planet House, del 1994, è quasi un album (dura un'ora!) e prosegue quel percorso di ibridazione fra House e Trance su solide basi Techno iniziato nei predecessori. Il suono è sempre più duro ma anche sempre più fluido, discorsivo e soprattutto ricco di seduzioni melodiche e scorci lisergicamente visionari con Derrick May a fungere da luce guida.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=sLGNn6vvhZo

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=o3xm46-KSMk

Poi nel 1994 il capolavoro, il suo esordio sulla lunga distanza Shot in the Dark. Ed è, tenendo fede al titolo, un vero sparo nel buio, disco dove le anime garnieriane convivono esaltandosi a vicenda in un percorso entusiasmante verso la luccicanza Techno. Ogni brano un capolavoro, quelli che mandano subito al tappeto sono le cosmiche, drammatiche, correnti melodiche di Shapes Under Water, le crude ridefinizioni dance sull'asse Detroit-Chicago di Harmonic Groove e The Force (che cita il bassone Reese di Just Another Chance) e le oscure spirali di Rex Attitude, ma tutta la scaletta è ai vertici del genere.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=uAJ7YFchpQQ

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=h-n0ejw1HkE

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=BB_n18noCOU

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=GQqLNxFyTI0

Dopo il nostro si perderà un po' a seguito del successo, andando verso un suono crossover che lo limita parecchio ma sempre mantenendo grande classe e grande padronanza tecnica.

A margine non possono mancare le collaborazioni. Con Nic Britton nel progetto Alaska per due Ep di pura Trance tutta europea, travolgente e visionaria:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=AG4hsEcoU1I

Con Didier LaSalle e Ludovic Navarre (il poi famoso St. Germain) nel capolavoro assoluto Acid Eiffel, fra House, ACID e cupe vampe atmosferiche:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=gPuA-Zun4rk

E con Pascal Dardoufas (dei Resistance D) nell'EP The Alliance a nome Dune, ancora Trance da stato dell'arte con quell'inconfondibile tocco francese:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=i8fAyuW1g0w

Un gigante.


Offline chirux

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #101 il: 17 Nov 2021, 15:28 »
Molto interessante Laurent Garnier, ennesima mia nuova scoperta.

Io ho una cotta (musicale  ;D) per Paula Temple.
Come DJ trascina soprattutto grazie alla scelta delle tracce infondendo energia, voglia di ballare e anche ascoltare; sempre una techno che mi piace, mai pesante o banale.
E lo stesso da musicista: basta ascoltare il suo Album Edge of Everything per ritrovare il suo stile fatto di cassa, cassa, cassa, che si unisce ad una varietà di sonorità anche particolari; a me sembra di ascoltare una techno particolare. Poi ci sono, nel suo Album, tracce senza una trama techno, ma semplicemente strumentale ipnotica che sembra facciano da pausa per i successivi martelli.
Non ho trovato esperimenti nei suoi brani in generale, ma una stessa linea musicale.

Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #102 il: 17 Nov 2021, 19:49 »
Oltre ad essere una bella topolona, la Temple è anche un'ottima produttrice. Certo, rimane sempre nell'ambito di quella Techno minimale e percussiva, quasi esclusivamente ritmica e poco fantasiosa, tipica degli anni '00 ma quantomeno è molto lontana dalle dozzinali banalizzazioni di tanta minimal commerciale post-2005, fa Techno vera e cazzutissima (con suoni clamorosi, fra l'altro).
« Ultima modifica: 17 Nov 2021, 19:59 da Jello Biafra »

Offline chirux

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #103 il: 18 Nov 2021, 16:25 »
Oltre ad essere una bella topolona, la Temple è anche un'ottima produttrice. Certo, rimane sempre nell'ambito di quella Techno minimale e percussiva, quasi esclusivamente ritmica e poco fantasiosa, tipica degli anni '00 ma quantomeno è molto lontana dalle dozzinali banalizzazioni di tanta minimal commerciale post-2005, fa Techno vera e cazzutissima (con suoni clamorosi, fra l'altro).

Tieni presente che inizio a scoprire solo ora la techno   , diciamo recente, anni 2010/2020. Ho alcuni nomi. Poi non è detto che una techno più ricercata e complessa possa piacermi.
Puoi farmi dei confronti?  ;)
« Ultima modifica: 18 Nov 2021, 16:33 da chirux »

Offline Jello Biafra

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Re: Il topic DANCE // Techno, House & Breakbeat
« Risposta #104 il: 18 Nov 2021, 21:35 »
Oltre ad essere una bella topolona, la Temple è anche un'ottima produttrice. Certo, rimane sempre nell'ambito di quella Techno minimale e percussiva, quasi esclusivamente ritmica e poco fantasiosa, tipica degli anni '00 ma quantomeno è molto lontana dalle dozzinali banalizzazioni di tanta minimal commerciale post-2005, fa Techno vera e cazzutissima (con suoni clamorosi, fra l'altro).

Tieni presente che inizio a scoprire solo ora la techno   , diciamo recente, anni 2010/2020. Ho alcuni nomi. Poi non è detto che una techno più ricercata e complessa possa piacermi.
Puoi farmi dei confronti?  ;)

La techno nel nuovo millennio è stata soprattutto memoria storica, reducismo e paraculismo. Inizialmente (diciamo fra 2003 e 2008 più o meno) c'è stato il boom commerciale della Minimal, con tanto di carrozzone mediatico ed un sacco di produttori che si sono buttati a pesce su quel suono sterile e fintissimo a metà strada fra sonorizzazione di galleria d'arte e fighetteria ketaminica.

Diciamo che qui il grande colpevole è stato Richie Hawtin: la sua serie Concept 1 (a sua volta ispirata alla simile serie Studio 1 di Wolfgang Voigt) e la sua Minus sono stati l'imprinting, anche promozionale\commerciale, della nuova ondata minimal assieme a produzioni di gente come Ricardo Villalobos.

Poi, dopo il 2008, l'aria è cambiata e, complice il ritorno di tanti grandi vecchi con dischi bomba (secondo me il punto di svolta è stato Omega di Robert Hood, nel 2009) anche le nuove leve hanno via via abbandonato la minimal per un Techno più dura e pura, che guardava direttamente ai grandi maestri del passato ma con un piglio molto più duro, percussivo, reiterativo, una sorta di passo avanti tecnico (ma non sostanziale, non artistico) sul suono post-Mills di fine '90. Qui e lì sono affiorate anche tentazioni più puramente retromaniache, soprattutto quando sono stati tentati begli incroci col Dubstep e il Grime (penso a Martyn o a Lone che non sono mai stati Techno ma che avevano comunque quel retaggio).

Insomma, di bella musica continua ad uscire ma nulla di cruciale. Io continuo a seguire i grandi vecchi che, bene o male, la zampata continuano a tirarla sempre, tipo il mitico Luke Slater che nel 2017 si presenta con un doppio CD fra tentazioni ambientali e numeri più dritti come Arc Angel e proprio quest'anno è uscito con una botta intitolata Skyscraping:

TFP Link :: https://youtu.be/K6-YM_4dheU
TFP Link :: https://youtu.be/HOSwNHJ6xdQ
TFP Link :: https://youtu.be/U8Z3RZvgn2k

Poi, vabbè, se si punta su Detroit non si sbaglia mai:

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=inAzXUWTjT0
« Ultima modifica: 18 Nov 2021, 21:37 da Jello Biafra »