Mi fa piacere vedere citato "Barbarella - The art of trance" perché è un ottimo album ma purtroppo raramente ricordato, come dici tu è un perfetto esempio della techno-trance '90 prima delle eccessive influenze goa-psichedeliche (che pure apprezzo molto), e secondo me gran parte del merito va ad Hildenbeutel che all'epoca produsse tantissima roba, da Cygnus-X a Earth Nation a tanti altri.
Una piccola considerazione personale:
per quella che è la mia esperienza, quasi MAI un bravo DJ è anche un bravo produttore musicale, e viceversa. Non saprei dare una spiegazione tecnica alla cosa, ma uno o è un bravo DJ, o è un bravo musicista/produttore: le due cose insieme, no.
Sven Väth è probabilmente il DJ che ho apprezzato ed apprezzo tuttora di più, mi piacciono le sue scelte musicali, mi piace il modo in cui mixa e nelle sue serate non mi sono mai annoiato.
I suoi dischi come autore, però, IMHO non sono granché, e se invece sono piacevoli (come appunto "Barbarella") penso che il merito sia dei musicisti e produttori ai quali si affida, come Hildenbeutel o altri.
Analogamente, quando un bravo musicista/produttore decide di mettersi a fare il DJ la delusione è quasi sempre dietro l'angolo: vuoi per scarsa padronanza tecnica, vuoi per la scarsa esperienza o altro, assistere a serate di questo tipo mi ha sempre lasciato l'amaro in bocca.
Poi alcune eccezioni ci sono, naturalmente: il primo che mi viene in mente è Richie Hawtin che nel suo genere è tanto bravo come DJ che come produttore.
Però in linea di massima apprezzo di più i DJ che fanno solo i DJ, ed i musicisti che si limitano a produrre la loro musica.
Il connubio ideale era quello dei Datura, che nei primi '90 l'avevano già capito: due musicisti (Ciro Pagano e Stefano Mazzavillani) e due DJ (Ricci e Cirillo).