È pazzesco come nel 2022 un indie possa avere ancora simili problemi di bilanciamento. Si vede che ogni tanto, durante lo sviluppo, si rendono conto che qualcosa non funziona, ma ormai sono troppo avanti e non possono eliminare delle cose, quindi ne inventano altre che giustificano l’esistenza di quelle già inserite, e il bilanciamento va a farsi friggere.
Nel caso di Moonscars, sto naturalmente parlando del becero sistema di magie e del modo ancor più becero in cui vieni costretto a usarle: i nemici, tra cui un boss di difficoltà senza senso, vulnerabili solo alla magia.
È lì che sono arrivato ed è lì che dico ciao, perché è palese che ‘sta roba non è stata mai testata prima del lancio.
Moonscars si lascia anche giocare, ma come tanti altri giochi simili, si preoccupa più di spuntare tutte le caselle dei presunti requisiti del metroidvania indie, che di offrire un gioco ben equilibrato. La grafica e il field of view rendono l’azione spesso confusa (ho dovuto avvicinarmi al televisore di mezzo metro), la disposizione dei nemici è spesso senza logica, il level design è rozzo. Alcune ingenuità farebbero tenerezza se non fossero così irritanti (per parlare con gli NPC devi tenere premuto Su, e quando il dialogo si avvia il personaggio deve prima mettersi in una posizione precisa. Manco nei giochi 8-bit). La meccanica rischio-beneficio della luna rossa è quasi 100% rischio, perché fai danni ridicoli e muori in 3 colpi contro tutto, nullificando i potenziali guadagni della faccenda. E naturalmente, i dialoghi non si curano di spiegarti la storia, perché è importantissimo che siano più vaghi e supercazzolosi possibile. Tesori miei, qui ad ogni secondo posso schiattare contro qualsiasi mob se sbaglio una parry: vi costa tanto almeno far parlare la gente in modo da spiegarmi le cose, invece di rendere tutto misterioso e farmi perdere ogni interesse dopo tre dialoghi? No, non è abbastanza Souls-like se no. E poi mi vengono a dire che è un medium narrativamente maturo. No, scrivete da cani, avete letto troppi manga e troppi brutti fumetti americani e li scopiazzate male. Le vostre storielle tutte uguali piacerebbero di più se almeno i personaggi parlassero come mangiano.