televisione = potere
Le categorie più esposte sono le persone di una certa età, e i bambini, le prime perché non hanno debiti filtri per riuscire a scindere l'esemplificazione frammentaria che viene fornita.
I bambini perché rischiano di essere educati dal tubo catodico più che da un'educazione basata sui principi che gli stessi genitori intendono trasmetterli.
Detto questo, sulla provocazione Nullaware approfitto per rilanciare, con una pietrata in faccia all'intero mondo televiso:
- Il loro political correct, si basa sulla rappresentazione semplificata di modelli reazionari e retorici. Per dirla in parole provere si possono scindere i contenuti in tronconi principali che hanno semplice valore retorico, cioè riempire il tempo.
- Essendo il videogico un parassita, io spero che infetti tramite segnale RGB le televisioni di milioni di utenti: sarebbe bello fare una statistica di quanto PS2 e accrocchi vari, rubano alla TV.
Software contro Nullaware, comunicazione interattiva, contro intrattenimento passivo.
In sintesi volevo arrivare a questo confronto e sulle tematiche che può sviluppare. Demonizzare il videogioco per la televisione è necessità, preparazione ad una guerra dell'audience che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Quando tutti saranno in grado di adoperare uno zapping culturale, cosa che tra i 18 e 40 anni oggi è possibile, basta vedere i topic delle trasmissioni che piaccioni di più (un esempio il citato blu notte), lo zapping potra trasformarsi in interazione.
L'unica possibbilità di sopravvivenza saranno allora i canali monotematici e i mezzi figuri, alla corrado tedeschi e questa classe "Culturale" che passa attraverso il tubo catodico, come Emilio Fede, non avranno più esistenza, ne spazio; vi siete mai chiesti come mai ora va tanto di moda il reality show?
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