Dopo circa sette-otto ore di gioco, posso dire quanto segue...
Metroid Dread è un grande gioco, con un ritmo globale dell'esperienza virtualmente perfetto.
Probabilmente è anche il miglior Metroid 2D di sempre, sperando che qualche metroid-bano non si faccia esplodere sul forum per questa affermazione.
Non è un capolavoro per un paio di motivi, il primo dei quali è sfolgorante nella sua ovvietà: è pur sempre il "solito" Metroid. Intendiamoci, c'è tutto quello che doveva esserci e non mancano le "novità", estetiche o strutturali. Non riesco a pensare (perché nessuno mi dà dei soldi, altrimenti ci penserei) molti modi per cui potessero fare di meglio.
Ma è virtualmente impossibile che questo gioco ti spettini in qualsiasi modo. Siamo già stati qui, abbiamo già fatto questo e quell'altro, sappiamo più o meno cosa ci aspetta. È come limonarsi la fidanzata modella: tutto molto bello, ma sa di già limonato*.
*Questa è sessista o in qualche modo sconveniente? Boh!
E poi aggiungiamoci che serviva una console meja sotto per rendergli giustizia. Dal punto di vista tecnico, nonostante rimanga sempre fluido, siamo quasi ai minimi sindacali. E questi limiti, secondo me, hanno compromesso anche il lato artistico. Ma insomma, è comunque un gradevole vedere.
Che altro dire? Niente, se non che *adoro* questi giochi che ti chiedono di usare sessantatremila tasti. È dai tempi di Assault Suit Valken che ho maturato una sorta di Sindrome di Stoccolma per questo approccio. Poi magari, invecchiando, devo stare a pensarci due secondi quando apro una porta con il lazo magnetico, ma non importa.