E continua questa favola che abbiamo molti (MOLTI!!!) meno cavalli di un sacco di squadre di serie A.
Fregatene, Ra', sei campione d'Italia.
Il rapporto fra i costi ed il rendimento di diversi giovani basta a dimostrare che gli ultimi mercati milanisti sono stati fatti con competenza, seguendo un criterio ben preciso in merito agli stipendi.
Dopodiché non si può pretendere di beccarle tutte tutte o che una squadra costata meno delle dirette concorrenti non abbia limiti, specie davanti, dove anche soltanto per un Abraham, che aveva tutto da dimostrare, ti sparano 40 milioni. Stesso dicasi di Scamacca ed altri che proveranno a spostarsi quest'estate.
L'errore che non dovete fare, imho, è l'opposto, ovvero di alzare l'asticella delle aspettative solo perché è stato possibile arrivare a vincere in una serie A declinante da troppi anni, rispetto al contesto europeo.
La prossima sfida per la dirigenza milanista non sarà quella di trovare un trequartista, un esterno destro o un attaccante, ma di riuscire a limitare gli impulsi di chi, dopo aver vinto, verrà a batter cassa, oppure decidere di sfruttarli per ricavarne nuove risorse da reinvestire.