Battuta a parte, non ho dimenticato le diatribe, il doppio AD e quant'altro, pur osservandole da interista, ma credo che quella retorica avesse senso allora, dove i contrasti erano necessari a determinare un futuro che, con ben meno soldi a disposizione, necessitava di un cambiamento. E come tutti i periodi di transizione, a volte si deve passare da periodi di magra, prima di rialzarsi.
Oggi, a disconoscere questa o quella figura storica del vostro glorioso passato sportivo, vi fareste solo dell'inutile sangue amaro.
La memoria storica non esclude chi ha cooperato al fine di raggiungere certi traguardi, forse irripetibili, a prescindere dal fatto che qualcuno possa aver avuto un impatto maggiore dell'altro. è uno sport di squadra, per i giocatori tanto quanto per le società, e dietro ci sono anche proprietà che di soldi ne hanno messi ben più di tanti.