Autore Topic: È morto Kentaro Miura (Berserk)  (Letto 3897 volte)

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Offline mog_tom

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #15 il: 20 Mag 2021, 14:04 »
E' anche più triste quando un allievo se ne va prima dei suoi maestri (Hara, Nagai)...
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline alexross

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #16 il: 20 Mag 2021, 17:23 »
L'ho letto stamattina e ci sono rimasto malissimo. Una perdita immensa.

E, a chi si "lamenta" di non poter mai leggere la fine di Berserk, ricordo che il viaggio è bello tanto quanto (se non di più) della meta.
Non credo di essere esattamente d'accordo, lo scontro finale sarebbe stato qualcosa di bellissimo...

Offline Tetsuo

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #17 il: 20 Mag 2021, 21:02 »
I tributi di alcuni mangaka, per ora in forma di ricordi, riflessioni e aneddoti

https://www.animenewsnetwork.com/interest/2021-05-20/creators-offer-condolences-for-berserk-creator-kentarou-miura-passing/.172994

sicuramente ne seguiranno altri in varie forme

@Yoshi si possono copiare qui i messaggi dal topic di Berserk?
« Ultima modifica: 20 Mag 2021, 22:09 da Tetsuo »

Offline Devil May Cry

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #18 il: 20 Mag 2021, 22:37 »
Avrebbe più senso il contrario.

Offline Dark Fantasy

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #19 il: 22 Mag 2021, 00:52 »
Il titolo del thread è perfetto, l'uomo e l'opera sono inscindibili.

E, sarà banale, ma alla fine la causalità che tutto influenza nel mondo di Berserk è arrivata a farsi gioco anche della volontà del suo autore, di portare a pieno compimento la sua creatura (credo che nessun altro continuerà Berserk, per quanto già detto sarebbe estremamente irrispettoso verso Miura).

Io vedrei un parallelismo anche tra Guts e Miura.. in fondo siamo tutti dei piccoli Guts, ma immagino che Miura in particolare avrà vissuto trascinando il fardello sempre più pesante di dover dare un degno finale ad un'epopea immensa quale è Berserk.

Tuttavia pensandoci credo che il manga si sia fermato ad un punto del tutto soddisfacente. I personaggi hanno raggiunto un raro momento di tranquillità e le tematiche sottostanti alla storia sono state delineate compiutamente. Nello sviluppo di uno solo di tutti gli scioglimenti possibili i finali finiscono sempre per scontentare qualcuno (e Miura, che decise di espungere l'episodio dell'Idea del Male perché poneva paletti troppo stretti allo sviluppo della sua storia, ben doveva saperlo). Il mondo di Berserk resterà invece cristallizzato in un intermezzo infinito in cui si può dare senso a tutto quel che è stato e ognuno - se lo desidera - può immaginare tutto quello che sarà (e mai quello che avrebbe dovuto essere).

Spero che, prima della fine, Miura abbia pensato la stessa cosa.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=1eYP1KWBmvo
I'm not regret

Offline Giobbi

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #20 il: 22 Mag 2021, 01:49 »
io carotide qualche anno fa

ma sopravvissuto

Offline Van

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #21 il: 22 Mag 2021, 06:20 »
Spiace per la persona. Il creatore dell'opera che bene o male mi ha accompagnato per quasi 30 anni.

Ma la verità è che Berserk ormai da lustri si trascinava nell'irrilevanza più totale. Uno stanco e un po' patetico trascinarsi in un sentiero senza idee o meta precisa.

Da quel punto di vista l'opera é morta molto prima del suo ideatore.

Offline Tetsuo

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #22 il: 22 Mag 2021, 16:54 »
serializzazione lentissima(ultimamente erano 20 paginette di numero ogni 3-4 mesi, se andava bene) con alcune scelte e direzioni opinabili.
tuttavia se provate a leggervelo tutto in binge sino ad ora ha un suo senso e ritmo.

Offline alexross

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #23 il: 22 Mag 2021, 17:06 »
serializzazione lentissima(ultimamente erano 20 paginette di numero ogni 3-4 mesi, se andava bene) con alcune scelte e direzioni opinabili.
tuttavia se provate a leggervelo tutto in binge sino ad ora ha un suo senso e ritmo.

sì concordo almeno sino alla seconda eclisse. poi c'è una partte della barca che ho trovato lunghissima, senza costrutto e che poteva tranquillamente risparmiarsi.

Offline Shape

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #24 il: 22 Mag 2021, 17:51 »
Per voi che vi lamentate del contenuto dell'ultimo Berserk, vi copio un post di RRobe:

Citazione
Il fumetto seriale giapponese, per quanto seriale, resta un lavoro affidato ad un singolo autore che (con l’aiuto o meno di assistenti) tieni in piedi una produzione che, di media, si aggira attorno alle venti pagine settimanali.
Questo è il ritmo che devono tenere i mangaka che vogliono farcela, i mangaka che hanno una serie di successo che però deve affermarsi sul serio e, spesso, anche i mangaka di grande successo, che vengono pressati dalle case editrici nel continuare a realizzare storie che permetteranno agli editori di fare sempre più soldi. Sono pochissimi i mangaka che, arrivati ad un certo livello di successo e indipendenza economica, riescono a sfilarsi da questo meccanismo.
Quelli che ci riescono, qualche volta, si salvano la vita.
Qualche volta, invece, no.
Qui di seguito le dichiarazioni di Miura nel corso degli anni, messe come note ai suoi fumetti.
Quel Miura che era “uno stronzo” perché non finiva Berserk e morto per una dissezione aortica.

“Mi è venuta la febbre a 40. Ripensandoci, ho avuto solo due giorni liberi quest'anno. (1993)
Ho perso 5 chili senza fare niente. Mi chiedo perché.”
(1993)
“Negli ultimi due mesi, ho dormito in media meno di quattro ore a notte.”
(1993)
“Compirò 27 anni in luglio. Guardando indietro, sono stati 27 anni di fumetti. È questo che voglio?”
(1993)
“Da quando ho traslocato, le mie ore di sonno sono state meno di quattro. “
(1994)
“È lo stesso ogni anno, devo lavorare a Natale e Capodanno. Vorrei festeggiare, una volta tanto.”
(1994)
“Ho avuto un giorno libero per la prima volta in un mese e mezzo e quando sono uscito, ho avuto un colpo di calore.”
(1995)
“Ho comprato scarpe e vestiti nuovi per Capodanno. Ho solo un paio di scarpe da ginnastica.”
(1996)
“Sono stato a Okinawa per le mie prime vacanze da mangaka e per i primi due giorni e mezzo sono stato male per un colpo di calore.”
(1998)
“Nell'ultimo mese e mezzo, sono uscito due ore per cenare in un locale.”
(2001)
“Se non vedo gente per tanto tempo, la mia bocca non funziona più come si deve.”
(2002)
“I miei giorni liberi sono una mezza giornata ogni due mesi. Non faccio due giorni di pausa consecutivi da quattro anni. Mi sto stancando.”
(2004)
“Ho avuto un altro collasso per superlavoro.”
(2005)
“I miei trent'anni stanno per finire. La mia vita è un casino, fatta solo di manga. Ma non mi può essere restituita, quindi vado avanti! Starò chiuso in casa anche quest'anno.”
(2006)
“Dopo tutto, non starò chiuso in casa, perché mi sento solo. “
(2006)
“È da una settimana che non riesco a uscire e la cioccolata è diventata un alimento prezioso.”
 (2006)
“Due terzi del mio corpo sono fatti di barrette energetiche. Vuol dire che Berserk è sponsorizzato per due terzi dalla ditta produttrice?”
(2009)
“Non sono riuscito a vedere i ciliegi in fiore dal vivo neanche quest'anno.”
(2011)

TFP Link :: https://www.facebook.com/roberto.recchioni/posts/10158231681752916

Offline Tetsuo

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #25 il: 22 Mag 2021, 18:50 »

aggiungo, sviluppi che chiaramente non vedremo

Offline alexross

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #26 il: 22 Mag 2021, 20:02 »
Per voi che vi lamentate del contenuto dell'ultimo Berserk, vi copio un post di RRobe:

Citazione
Il fumetto seriale giapponese, per quanto seriale, resta un lavoro affidato ad un singolo autore che (con l’aiuto o meno di assistenti) tieni in piedi una produzione che, di media, si aggira attorno alle venti pagine settimanali.
Questo è il ritmo che devono tenere i mangaka che vogliono farcela, i mangaka che hanno una serie di successo che però deve affermarsi sul serio e, spesso, anche i mangaka di grande successo, che vengono pressati dalle case editrici nel continuare a realizzare storie che permetteranno agli editori di fare sempre più soldi. Sono pochissimi i mangaka che, arrivati ad un certo livello di successo e indipendenza economica, riescono a sfilarsi da questo meccanismo.
Quelli che ci riescono, qualche volta, si salvano la vita.
Qualche volta, invece, no.
Qui di seguito le dichiarazioni di Miura nel corso degli anni, messe come note ai suoi fumetti.
Quel Miura che era “uno stronzo” perché non finiva Berserk e morto per una dissezione aortica.

“Mi è venuta la febbre a 40. Ripensandoci, ho avuto solo due giorni liberi quest'anno. (1993)
Ho perso 5 chili senza fare niente. Mi chiedo perché.”
(1993)
“Negli ultimi due mesi, ho dormito in media meno di quattro ore a notte.”
(1993)
“Compirò 27 anni in luglio. Guardando indietro, sono stati 27 anni di fumetti. È questo che voglio?”
(1993)
“Da quando ho traslocato, le mie ore di sonno sono state meno di quattro. “
(1994)
“È lo stesso ogni anno, devo lavorare a Natale e Capodanno. Vorrei festeggiare, una volta tanto.”
(1994)
“Ho avuto un giorno libero per la prima volta in un mese e mezzo e quando sono uscito, ho avuto un colpo di calore.”
(1995)
“Ho comprato scarpe e vestiti nuovi per Capodanno. Ho solo un paio di scarpe da ginnastica.”
(1996)
“Sono stato a Okinawa per le mie prime vacanze da mangaka e per i primi due giorni e mezzo sono stato male per un colpo di calore.”
(1998)
“Nell'ultimo mese e mezzo, sono uscito due ore per cenare in un locale.”
(2001)
“Se non vedo gente per tanto tempo, la mia bocca non funziona più come si deve.”
(2002)
“I miei giorni liberi sono una mezza giornata ogni due mesi. Non faccio due giorni di pausa consecutivi da quattro anni. Mi sto stancando.”
(2004)
“Ho avuto un altro collasso per superlavoro.”
(2005)
“I miei trent'anni stanno per finire. La mia vita è un casino, fatta solo di manga. Ma non mi può essere restituita, quindi vado avanti! Starò chiuso in casa anche quest'anno.”
(2006)
“Dopo tutto, non starò chiuso in casa, perché mi sento solo. “
(2006)
“È da una settimana che non riesco a uscire e la cioccolata è diventata un alimento prezioso.”
 (2006)
“Due terzi del mio corpo sono fatti di barrette energetiche. Vuol dire che Berserk è sponsorizzato per due terzi dalla ditta produttrice?”
(2009)
“Non sono riuscito a vedere i ciliegi in fiore dal vivo neanche quest'anno.”
(2011)

TFP Link :: https://www.facebook.com/roberto.recchioni/posts/10158231681752916
Trovo molto stucchevole quel post e in particolare il modo con cui si pone. Le condizioni dell'industria del manga giapponese lo conosciamo bene da anni, era il 94 che leggevo un'intervista a tetsuo hara che diceva quanto pressante fosse produrre 20 pagine a settimana in qualsiasi condizione di salute. Dispiace per l'uomo? Si molto. Ci sono parti del fumetto che fanno cagare? Come lettore non posso fare altro che giudicare l'opera.

armandyno

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #27 il: 22 Mag 2021, 21:08 »
Senza entrare davvero nel merito perché purtroppo non conoscevo personalmente Miura quindi posso solamente immaginare, ma insomma, il Giappone è un posto molto affascinante, ma evidentemente è una società piena di problemi che con il tempo invece di risolversi sono anche peggiorati.
Stiamo parlando del posto in cui esiste la morte da lavoro.
E dove c'è il bosco dei suicidi.
« Ultima modifica: 22 Mag 2021, 21:11 da armandyno »

Offline Shape

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #28 il: 22 Mag 2021, 21:39 »
Per voi che vi lamentate del contenuto dell'ultimo Berserk, vi copio un post di RRobe:

Citazione
Il fumetto seriale giapponese, per quanto seriale, resta un lavoro affidato ad un singolo autore che (con l’aiuto o meno di assistenti) tieni in piedi una produzione che, di media, si aggira attorno alle venti pagine settimanali.
Questo è il ritmo che devono tenere i mangaka che vogliono farcela, i mangaka che hanno una serie di successo che però deve affermarsi sul serio e, spesso, anche i mangaka di grande successo, che vengono pressati dalle case editrici nel continuare a realizzare storie che permetteranno agli editori di fare sempre più soldi. Sono pochissimi i mangaka che, arrivati ad un certo livello di successo e indipendenza economica, riescono a sfilarsi da questo meccanismo.
Quelli che ci riescono, qualche volta, si salvano la vita.
Qualche volta, invece, no.
Qui di seguito le dichiarazioni di Miura nel corso degli anni, messe come note ai suoi fumetti.
Quel Miura che era “uno stronzo” perché non finiva Berserk e morto per una dissezione aortica.

“Mi è venuta la febbre a 40. Ripensandoci, ho avuto solo due giorni liberi quest'anno. (1993)
Ho perso 5 chili senza fare niente. Mi chiedo perché.”
(1993)
“Negli ultimi due mesi, ho dormito in media meno di quattro ore a notte.”
(1993)
“Compirò 27 anni in luglio. Guardando indietro, sono stati 27 anni di fumetti. È questo che voglio?”
(1993)
“Da quando ho traslocato, le mie ore di sonno sono state meno di quattro. “
(1994)
“È lo stesso ogni anno, devo lavorare a Natale e Capodanno. Vorrei festeggiare, una volta tanto.”
(1994)
“Ho avuto un giorno libero per la prima volta in un mese e mezzo e quando sono uscito, ho avuto un colpo di calore.”
(1995)
“Ho comprato scarpe e vestiti nuovi per Capodanno. Ho solo un paio di scarpe da ginnastica.”
(1996)
“Sono stato a Okinawa per le mie prime vacanze da mangaka e per i primi due giorni e mezzo sono stato male per un colpo di calore.”
(1998)
“Nell'ultimo mese e mezzo, sono uscito due ore per cenare in un locale.”
(2001)
“Se non vedo gente per tanto tempo, la mia bocca non funziona più come si deve.”
(2002)
“I miei giorni liberi sono una mezza giornata ogni due mesi. Non faccio due giorni di pausa consecutivi da quattro anni. Mi sto stancando.”
(2004)
“Ho avuto un altro collasso per superlavoro.”
(2005)
“I miei trent'anni stanno per finire. La mia vita è un casino, fatta solo di manga. Ma non mi può essere restituita, quindi vado avanti! Starò chiuso in casa anche quest'anno.”
(2006)
“Dopo tutto, non starò chiuso in casa, perché mi sento solo. “
(2006)
“È da una settimana che non riesco a uscire e la cioccolata è diventata un alimento prezioso.”
 (2006)
“Due terzi del mio corpo sono fatti di barrette energetiche. Vuol dire che Berserk è sponsorizzato per due terzi dalla ditta produttrice?”
(2009)
“Non sono riuscito a vedere i ciliegi in fiore dal vivo neanche quest'anno.”
(2011)

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Trovo molto stucchevole quel post e in particolare il modo con cui si pone. Le condizioni dell'industria del manga giapponese lo conosciamo bene da anni, era il 94 che leggevo un'intervista a tetsuo hara che diceva quanto pressante fosse produrre 20 pagine a settimana in qualsiasi condizione di salute. Dispiace per l'uomo? Si molto. Ci sono parti del fumetto che fanno cagare? Come lettore non posso fare altro che giudicare l'opera.
Devi giudicare l'opera anche nel contesto in cui è realizzata. È evidente che il manga era diventato una sua ossessione (oltre alle scadenze per le pubblicazioni) ed è stato probabilmente proprio quello che lo ha ucciso.

Offline alexross

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Re: È morto Kentaro Miura (Berserk)
« Risposta #29 il: 22 Mag 2021, 22:00 »
Per voi che vi lamentate del contenuto dell'ultimo Berserk, vi copio un post di RRobe:

Citazione
Il fumetto seriale giapponese, per quanto seriale, resta un lavoro affidato ad un singolo autore che (con l’aiuto o meno di assistenti) tieni in piedi una produzione che, di media, si aggira attorno alle venti pagine settimanali.
Questo è il ritmo che devono tenere i mangaka che vogliono farcela, i mangaka che hanno una serie di successo che però deve affermarsi sul serio e, spesso, anche i mangaka di grande successo, che vengono pressati dalle case editrici nel continuare a realizzare storie che permetteranno agli editori di fare sempre più soldi. Sono pochissimi i mangaka che, arrivati ad un certo livello di successo e indipendenza economica, riescono a sfilarsi da questo meccanismo.
Quelli che ci riescono, qualche volta, si salvano la vita.
Qualche volta, invece, no.
Qui di seguito le dichiarazioni di Miura nel corso degli anni, messe come note ai suoi fumetti.
Quel Miura che era “uno stronzo” perché non finiva Berserk e morto per una dissezione aortica.

“Mi è venuta la febbre a 40. Ripensandoci, ho avuto solo due giorni liberi quest'anno. (1993)
Ho perso 5 chili senza fare niente. Mi chiedo perché.”
(1993)
“Negli ultimi due mesi, ho dormito in media meno di quattro ore a notte.”
(1993)
“Compirò 27 anni in luglio. Guardando indietro, sono stati 27 anni di fumetti. È questo che voglio?”
(1993)
“Da quando ho traslocato, le mie ore di sonno sono state meno di quattro. “
(1994)
“È lo stesso ogni anno, devo lavorare a Natale e Capodanno. Vorrei festeggiare, una volta tanto.”
(1994)
“Ho avuto un giorno libero per la prima volta in un mese e mezzo e quando sono uscito, ho avuto un colpo di calore.”
(1995)
“Ho comprato scarpe e vestiti nuovi per Capodanno. Ho solo un paio di scarpe da ginnastica.”
(1996)
“Sono stato a Okinawa per le mie prime vacanze da mangaka e per i primi due giorni e mezzo sono stato male per un colpo di calore.”
(1998)
“Nell'ultimo mese e mezzo, sono uscito due ore per cenare in un locale.”
(2001)
“Se non vedo gente per tanto tempo, la mia bocca non funziona più come si deve.”
(2002)
“I miei giorni liberi sono una mezza giornata ogni due mesi. Non faccio due giorni di pausa consecutivi da quattro anni. Mi sto stancando.”
(2004)
“Ho avuto un altro collasso per superlavoro.”
(2005)
“I miei trent'anni stanno per finire. La mia vita è un casino, fatta solo di manga. Ma non mi può essere restituita, quindi vado avanti! Starò chiuso in casa anche quest'anno.”
(2006)
“Dopo tutto, non starò chiuso in casa, perché mi sento solo. “
(2006)
“È da una settimana che non riesco a uscire e la cioccolata è diventata un alimento prezioso.”
 (2006)
“Due terzi del mio corpo sono fatti di barrette energetiche. Vuol dire che Berserk è sponsorizzato per due terzi dalla ditta produttrice?”
(2009)
“Non sono riuscito a vedere i ciliegi in fiore dal vivo neanche quest'anno.”
(2011)

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Trovo molto stucchevole quel post e in particolare il modo con cui si pone. Le condizioni dell'industria del manga giapponese lo conosciamo bene da anni, era il 94 che leggevo un'intervista a tetsuo hara che diceva quanto pressante fosse produrre 20 pagine a settimana in qualsiasi condizione di salute. Dispiace per l'uomo? Si molto. Ci sono parti del fumetto che fanno cagare? Come lettore non posso fare altro che giudicare l'opera.
Devi giudicare l'opera anche nel contesto in cui è realizzata. È evidente che il manga era diventato una sua ossessione (oltre alle scadenze per le pubblicazioni) ed è stato probabilmente proprio quello che lo ha ucciso.
Si certo. Però di 38 volumi ce ne sono una decina di inutili, tutto il mondo gli chiedeva solo una cosa e lui non ha mai voluto dargliela