Il titolo del thread è perfetto, l'uomo e l'opera sono inscindibili.
E, sarà banale, ma alla fine la causalità che tutto influenza nel mondo di Berserk è arrivata a farsi gioco anche della volontà del suo autore, di portare a pieno compimento la sua creatura (credo che nessun altro continuerà Berserk, per quanto già detto sarebbe estremamente irrispettoso verso Miura).
Io vedrei un parallelismo anche tra Guts e Miura.. in fondo siamo tutti dei piccoli Guts, ma immagino che Miura in particolare avrà vissuto trascinando il fardello sempre più pesante di dover dare un degno finale ad un'epopea immensa quale è Berserk.
Tuttavia pensandoci credo che il manga si sia fermato ad un punto del tutto soddisfacente. I personaggi hanno raggiunto un raro momento di tranquillità e le tematiche sottostanti alla storia sono state delineate compiutamente. Nello sviluppo di uno solo di tutti gli scioglimenti possibili i finali finiscono sempre per scontentare qualcuno (e Miura, che decise di espungere l'episodio dell'Idea del Male perché poneva paletti troppo stretti allo sviluppo della sua storia, ben doveva saperlo). Il mondo di Berserk resterà invece cristallizzato in un intermezzo infinito in cui si può dare senso a tutto quel che è stato e ognuno - se lo desidera - può immaginare tutto quello che sarà (e mai quello che avrebbe dovuto essere).
Spero che, prima della fine, Miura abbia pensato la stessa cosa.
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