Se confrontiamo la situazione d'inizio agosto 2021 con quella d'inizio agosto 2020, le cose non sono particolarmente rosee. A sei mesi dall'introduzione massiccia dei "vaccini", abbiamo (vado a spanna, usando google):
- più contagiati (3000 vs 200);
- più morti (20 vs 7);
- l'imminente introduzione di una certificazione verde che non mancherà di far girare i coglioni più o meno a tutti, a prescindere da come la pensino in merito, trasformando giornate mondane in una corsa a ostacoli: il modello scelto è stato quello dello SPID, ovvero ogni tre mesi lo devi riattivare;
- licenziamenti a pioggia, campagne d'odio sulla stampa "ufficiale" che servono anche a distogliere l'attenzione dal clima sociale non serenissimo che avremo in autunno. ma niente paura: i sindacati confederati si sono già espressi per il green pass, mentre la guerra giuridica in corso fra personale sanitario e ASL toglie chiaramente ore lavoro destinate alla cura dei pazienti;
- una costante emorragia di dati sensibili in campo sanitario (non occorrono hacker o ransomware di sorta: Cina e USA si pappano in tempo reale i vostri dati sanitari appena essi vengono visualizzati su Chrome, Android, Huawei solo per dirne tre) che c'era, è vero, ben prima dell'epidemia, ma con la digitalizzazione hardcore in campo medico e il volume di accessi e scritture conseguente alla pandemia, è cresciuta di diversi ordini di grandezza. Questo la dice lunga sulla "privacy", su quanto sia forte sulla carta ma debole in realtà, e sulla leggerezza che le nazioni adoperano quando si dotano di tecnologie sviluppate altrove.
La retorica della campagna di guerra al Covid è servita anche a mascherare la messa in crisi del residuo impianto costituzionale italiano (a suon di DPCM, CTS, Cabine di regia assortite), ma siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi, ricchi e poveri, patrizi e plebei, siamo abbastanza tutti nella stessa barca che non si chiama epidemia, ma gestione dell'epidemia. E dubito che stia rendendo soddisfatto uno solo degli utenti di questo forum.
È pur vero che siamo in Italia, paese che si ritiene a bassa governabilità e scarso tasso di adesione alle novità (e benedico Dio padre per entrambe), ma non mi sembra una lettura particolarmente ideologizzata quella che vede il virus come una scusa per far avanzare progetti (o meglio, esigenze) di riforma sociale (già in corso da anni) a una velocità prima impensata. E più che progetti in sé, è la visione del mondo che sta cambiando, chiedendo di essere cambiata.
Non ha senso parlare di complotti se l'adesione della maggioranza al Mondo Nuovo è piena, consapevole e informata. Le cose si fanno in due, proponente e pubblico: Google Glass era probabilmente un prodotto favoloso, utile e accessibile, ma per "qualche strano motivo" non se l'è inculato nessuno.
Se l'adesione della maggioranza non è né piena, né consapevole, né informata, allora non c'è bisogno di particolari complotti per venderle la fontana di Trevi.
Insomma, il virus non è figlio di Bezos, ma non capisco perché tutte le contromisure adottate favoriscano l'insorgere di una società a misura di Amazon. Non come azienda, ma come modo di vivere. A me fa schifo, poi boh. E quando andrò in piazza sarà questo a motivarmi.