Beh, uno potrebbe chiedersi: che c'incastra Bill Gates con la medicina?
In un certo senso il diritto di cittadinanza sta essendo ristrutturato in maniera simile al software degli ultimi vent'anni, con aggiornamenti annuali se non obbligatori, caldamente consigliati. Nulla che centinaia di autori cyberpunk non abbiano previsto. Ma un libro di fantascienza a un certo punto lo chiudi.
E questo tentativo di ristrutturazione abbraccia più o meno tutto il mondo "civilizzato", intrecciandosi alle contrapposizioni geopolitiche che vediamo emergere nell'epoca post-Muro.
Che una popolazione sempre più povera, sempre più ignorante e sempre minore di numero sia un controsenso per qualsiasi governante salta agli occhi abbastanza rapidamente, perché i pochi si reggono sul lavoro dei tanti (ricevendo in cambio una struttura di governo funzionante, un ordine sociale a tutto tondo, per così dire: quando i pochi si dimostrano inadeguati al loro ruolo vengono rovesciati, dal popolo stesso o dal popolo sobillato da potenze esterne) più o meno da quasi sempre nella storia dell'uomo.
La "loro" scommessa è che questa volta funzioni, perché le tecnologie odierne consentirebbero a pochi milioni di individui di dover mantenere, per esserne a loro volta mantenuti, molta meno gente di oggi.
È una scommessa che stanno vincendo: l'accentramento della ricchezza in Italia procede spedito e non sembra dare segni d'inversione di tendenza, mentre il sistema partitico è in crisi profondissima per quanto riguarda il tutelare l'ascesa sociale di chi ha meno.
Più semplicemente, gran parte delle élite si è rotta il cazzo di essere tale (è un discreto peso) e delle responsabilità che ciò comporta. Nella loro visione, un capitalismo funzionante (Italia 1960-1985, per fare un esempio) minaccia il loro ruolo e le loro ricchezze.
È riduttivo, ma se tuo zio può mettere su una fabbrica di lavatrici e dopo cinque anni essere ancora in attivo, chi te lo fa fare di andare a lavorare per Amazon?