Ecco, ma se veramente ci fosse una "resistenza" al potere malvagio che spera che il potere divenga ancora più malvagio per guadagnare essa stessa più spazi politici, logica vuole che non esiste una (1, one, un, ein) singola proposta proveniente dalla stessa che sia peggiore (per tutti) della migliore proposta proveniente dal potere malvagio.
Questo perché l'ipotesi resistenziale, per forza di cose avalla la presenza (dialettica eh, stiamo facendo un'ipotesi) di un potere che fa più schifo di lei anche solo di uno 0,1%.
E quindi non si scappa: se il governo sta commettendo degli errori, questi errori sono per forza dolosi, oppure c'è tutto il diritto di percepirli come tali. E perché mai? Perché il governo è l'unico legittimo, e legittimato anche da sé stesso, quindi nessuno meglio di lui può affrontare l'epidemia per ammissione dello stesso governo.
Ne consegue che questo non plus ultra ha delle responsabilità, che sarà un giorno il processo democratico a premiare o punire. Siamo ancora in democrazia? Secondo me no. Assolutamente no nel momento in cui verrà chiesto qualcosa che esula dal pieno godimento dei diritti politici per poter votare, e questo qualcosa sarà il green pass.
Se così sarà, sarà una - per così dire - richiesta di diritti sanitari. E quindi saremo inoppugnabilmente (puoi non crederci, ragazzo mio! puoi puntare i piedi quanto vuoi, ma la democrazia, bella o brutta che sia, afferma altro, si regge su altro!) in quella dittatura sanitaria che tuo zio con la terza media denuncia su Facebook.
Ecco: tuo zio con la terza media, ha ragione. Questo è ciò che credo.