Neghi l'evidenza o non ci si capisce.
Vaccino: lo fai una volta,più richiamo. :costo 10
Curare un malato: costo 10 x ogni sintomo che ha,ogni complicazione che ha, ogni ospedalizzazione che fa, ogni persona che infetta (a cascata)
Questo sia che il vaccino si faccia una volta sia che si faccia per assurdo ogni anno.
I malati non mancheranno mai, la gente che al primo starnuto va a comprare il pacco famiglia di paracetamolo o aspirina che non serve a nulla nemmeno, i medici che per quello starnuto ti prescriveranno un antibiotico (sia pure generico) a sproposito men che meno.
I medici vengono accuratamente formati con l’idea: “qualsiasi cosa il
poll paziente riferisca, tu hai un prodotto da
vender prescrivergli”.
Bello poi il discorso sui generici: la Tachipirina non è un generico, è un nome commerciale a cui, più o meno inconsciamente (?), tutti gli alti papaveri, dal ministro ai soloni da salotto TV, stanno facendo pubblicità gratuita. Ed essendo prodotto a pagamento, la farmacia se tu chiedi Tachipirina non ti dice “vuole il generico?”: ti dà Tachipirina e tu ne paghi il prezzo. Ah, come hanno a cuore il nostro portafogli!
Il fatto che tu non vedi, è che una
sanità al collasso abbandona numerosi malati (che porterebbero sì, profitto dalle loro malattie), perché i centri che dovrebbero occuparsene sono impegnati a tenere in vita i COVID con “terapie” non approvate, oppure pressoché insignificanti per l’industria (intubazione, endovenose, ecc).
Perché puntare sui vaccini? Elementare:
1) effetto apotropaico garantito. Nemmeno gli ebrei nel deserto accolsero con più sollievo la manna dal cielo. E notare come si è agilmente aggirato l’inghippino per cui, in Italia, non si può fare pubblicità a medicinali non da banco...
2) chiunque può comprenderne l’effetto a livello terra terra, non importa che tu ne capisca di mRNA o proteina spike. E anche il protocollo si riassume con “una punturina” (se la prevenzione del COVID fosse roba tipo le terapie per l’AIDS, a molti passerebbe la voglia).
3) bacino di ampiezza e durata
infinita. Dandogli abbastanza tempo (le epidemie, storicamente, durano un paio d’anni prima della defervescenza) il SARS-CoV2 diventerebbe (diventerà?) un compagno abituale e molto meno pericoloso, e a quel punto, il ridotto numero di malati gravi mal giustificherebbe gli investimenti, quand’anche ci fossero terapie specifiche ed efficacissime. Ma la punturina non la fai ai malati: la fai ai sani. Cioè a tutti. E magari, se hai abbastanza
punti punturine sulla tessera, vinci il pass verde con cui andare in vacanza e a trovare tua mamma in casa di “riposo” (Dio ve ne scampi). E magari la rifai tra un anno. O meglio sei mesi? E cuouscue* tandem? Ma perché non per sempre? E se uno non vuole, c’è pronta la macchina del fango.
*non ho resistito. Scusami, Marco Tullio.
Per tutti i negazionisti, accattatavillo:
Per amore della battuta brillante(?), confondete persone intelligenti con dei perfetti idioti. Non vi fa onore.