Autore Topic: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi  (Letto 48754 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Jello Biafra

  • Eroe
  • *******
  • Post: 16.101
    • http://www.retrocritics.altervista.org
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #480 il: 25 Lug 2021, 14:40 »
Parto da un post di Paolo Desogus, professore di letteratura e cultura italiane a La Sorbona di Parigi per una riflessione più filosofica, sociologica e politica.

Citazione
Fino a poco tempo fa il novax era colui che rifiutava categoricamente qualsiasi vaccino adducendo a ragioni diverse, quasi tutte molto strampalate. Questa definizione ha subito recentemente una mutazione. Ora i novax sono coloro i quali si limitano anche solo a rifiutare il vaccino contro il covid-19. Esiste anche una variante più estrema. In qualche caso vengono tacciati di novaxismo i vaccinati che prendono le distanze dalla narrazione dominante, sono cioè coloro i quali si interrogano sull'opportunità di vaccinare i minorenni (osservando quanto accade in Germania); che si pongono qualche dubbio sulla green card obbligatoria per la vita civile; o che più semplicemente non partecipano a tutta quella serie di riti fideistici che comportano tra le tante cose l'odio verso chi ha deciso di non vaccinarsi.
Questa seconda variante sta assumendo ogni giorno toni sempre più esasperati. C'è persino chi teorizza la sospensione dei diritti civili, chi propone che il non vaccinato debba essere escluso dai benefici della sanità pubblica. Anche Confindustria, che non perde occasione di manifestare il suo disprezzo per i lavoratori - da trattare come cosa loro - teorizza la possibilità di licenziare o comunque di escludere dal lavoro i non vaccinati.
Eppure, secondo i dati, la campagna vaccinale italiana si sta svolgendo in modo regolare, senza oscillazioni negative degne di attenzione. Finora è stata impiegata la quasi totalità delle dosi, segno che in larga misura gli italiani si vaccinano. Esiste, è vero, una percentuale di popolazione sopra i sessant'anni che ancora non ha iniziato il ciclo o non lo ha completato. Si tratta a ben vedere di un dato abbastanza fisiologico, dovuto a tante ragioni, anche solo alla difficoltà di prenotare al Cup, di destreggiarsi sulle pagine web o più semplicemente di raggiungere i centri vaccinali con mezzi propri. Ci si dimentica che in Italia esistono persone che non hanno internet, vivono in piccoli borghi, sono sole e avrebbero bisogno di un confronto diretto e personale con specialisti di fiducia. Esiste in altri termini un'Italia tagliata fuori, esclusa dai radar dello stato e delle amministrazioni locali. Un'Italia marginale e marginalizzata dai vari Burioni e altri esponenti di quella borghesia benestante e soddisfatta che si autorappresenta come modello sociale privilegiato da seguire e invidiare.
Poi certo ci sono anche quelli che nutrono forti dubbi sulla natura dei vaccini, che prendono per buone alcune credenze o, in altri casi, che si interrogano - legittimamente - sulle controindicazioni.  La situazione è difficile, lo sappiamo. Una larga vaccinazione è importante. Occorrerebbe per questo un po' più di moderazione, un po' più di riflessione, non di disprezzo e di fideismo acritico. Chi decide di porsi qualche domanda non deve avere il timore di essere considerato un seguace di Salvini o un sottosviluppato delle caverne. Occorrerebbe anche dire la verità: il vaccino non elimina il virus, ma limita i danni. Non è la soluzione definitiva, ma aiuta a vivere meglio.
Occorrerebbe infine anche un senso di tolleranza, di comprensione verso chi ha dei dubbi, verso chi è ostile ai vaccini. Il fideismo non è affatto un atteggiamento scientifico. Tutt'altro, è un segno di intolleranza e ottusità.

Si potrebbero davvero scrivere fiumi di parole sull'atteggiamento del governo e soprattutto sull'atteggiamento di ciò che una volta era definita "sinistra" e che invece è diventata la roba più reazionaria, antidemocratica, e antipopolare mai vista. A partire dall'assunto di base che propongono e cioè non la scienza ma lo scientismo, cioè l'illogica, irrazionale, fideistica adesione a priori alle opinioni di "chi sa" dei quali, come ha detto recentemente quello che ha vinto il premio Strega, ci si deve fidare. Un assunto che si basa sul loro profondo disprezzo per il popolo, inteso come massa ignorante, rozza, sporca, delinquenziale che va domata, dominata, sottomessa e condotta verso la luce da una ristretta elite di colti ed esperti la cui parola non va mai messa in dubbio "perché hanno studiato". Ieri era in campo economico (con l'adesione religiosa ai dogmi liberisti, con i "tecnici" a dominare tutte le scelte alle quali, secondo gli slogan dell'epoca, non c'era alternativa), oggi in campo medico dimenticandosi che il principio scientifico è prima di tutto messa in dubbio e mai, mai, mai, dogma di fede. Un approccio che proprio dal liberismo (o dal neo liberismo) deriva, visto che era uno dei capisaldi filosofici della scuola austriaca formulato da Menger o Bohme e poi meglio definito da Schumepter e Mises, già all'epoca lo chiamavano "paternalismo progressista": i "tecnici" avevano tutte le risposte per far avanzare la società e la politica doveva solo ascoltarli e metterle in atto senza porsi domande. Si cancellano quindi millenni di storia, filosofia, politica, si schifa ovviamente la democrazia e per di più senza nemmeno rendersene conto. La vicenda coronavirus ha plasticamente messo in luce tutto ciò, per chi non se era già accorto prima. E lo spettacolo indecente al quale stiamo assistendo in questi giorni lo dimostra. Ieri in piazza c'erano tantissime persone vaccinate e che non hanno nulla contro i vaccini (c'ero anche io, a Viterbo, vaccinato con doppia dose e tanto di Green Pass) ma a cui non va a genio uno strumento pericolosissimo che apre scenari spaventosi. Perché poi su queste scelte "tecniche" che sono sempre politiche, c'è chi ci marcia, chi le gira a favore dei propri interessi. Io, che sarò anche comunista, ma mi sforzo sempre di fare letture che vadano oltre il qui ed ora, non posso che incazzarmi di fronte a ciò che prontamente propone Confindustria (e che in Francia hanno già approvato) e cioè il Green Pass per lavorare. L'obiettivo di Confindustria e dei suoi cani da riporto è chiaro e duplice: evitare i pagare i costi delle procedure e dei dispositivi di sicurezza covid aziendali (adesso tutte a loro carico, la mia azienda, di medie dimensioni, in un anno ha sborsato 80mila euro fra mascherine, gel, camici, formazione, ecc...) per scaricarle sul lavoratore (tampone) oppure sullo Stato (vaccino). E, soprattutto, avere in mano un altro strumento di ricatto, minaccia e licenziamento contro i lavoratori. Ecco perché il green pass è inaccettabile. Senza contare un'altra nefasta conseguenza e cioè l'acuirsi dei conflitti orizzontali al posto di quelli verticali. In un momento di crisi del capitalismo globalizzato che richiede l'ennesima, ciclica, ristrutturazione dello stesso da far ovviamente pagare al lavoro ed alle classi popolari, spostare l'attenzione e l'obiettivo dell'odio da verso chi sta sopra (il padronato) a verso chi sta a fianco (chi è considerato "no vax") pone fine a qualsiasi prospettiva di lotta e quindi di rovesciamento dei rapporti di forza. Non glielo dobbiamo consentire, non ci devono riuscire. Ecco perché la questione non è "vaccino sì\vaccino no", ma la limitazione arbitraria dei diritti di cittadinanza, oggi per una cena al ristorante domani magari per il diritto di voto (e fra chi, magari inconsapevolmente, appoggia 'ste cose sono tanti quelli che, un po' per scherzo, un po' no, vorrebbero abolire il suffragio universale).

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #481 il: 25 Lug 2021, 16:13 »
Tempo addietro si sbeffeggiava l'elettorato grillino con la storia del microchip.
Faccio notare che quando dallo scontro ideologico, ovvero cosa hai in testa (che puntualmente riappare nella storia umana) la faglia di discussione diventa cosa hai in corpo abbiamo già preso la strada che nessuno voleva prendere. E non c'è molta differenza con gli ipotetici scenari chipposi.

Se vi ricordate gli anni della console war 360-PS3, anche lì c'era una bella dose di FUD intorno all'adozione o meno di determinati prodotti da parte del consumatore.
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline Ivan F.

  • Amministratore
  • Reduce
  • *********
  • Post: 38.580
    • The First Place
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #482 il: 25 Lug 2021, 22:12 »
Comunque di leggere i post dei Cavalieri del Vaccino su Instagram non se ne può proprio più. Sono diventati tutti profondi conoscitori della Medicina e della Morale.

Domani scoprono che il vaccino, a tre anni, causa tre mesi di prurito continuo allo scroto: sai le risate?

Dovrei filtrare l'impossibile, ma poi mi perdo i cagnolini che fanno gli scherzoni e i neonati che fanno le facce. Improponibile.
TFP Yearbook - [2019] | [2020] | [2021] | [2022] | [2023]

Offline Gold_E

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 5.593
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #483 il: 25 Lug 2021, 22:40 »
Perché deve per forza causare effetti collaterali negativi? Magari ci fa crescere il pisello a tutti noi maschietti,che ne sai?
GOLD EXPERIENCE REQUIEM POTERI:                         
Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.

Offline Ifride

  • Eroe
  • *******
  • Post: 13.496
    • Il mio canale youtube - molto amatoriale - di sfogliamento artbook
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #484 il: 25 Lug 2021, 22:48 »
Beh i vaccini sono una cosa che esiste - fortunatamente - da un po' di tempo, quindi i meccanismi e i risultati dovrebbero essere abbastanza chiari già da fin dai primi studi. D'altronde basta guardare una puntata di "siamo fatti così". :)
"La potenza è nulla senza gameplay"
Prince of Persia the Last Crown.

Offline Oberon

  • Veterano
  • ****
  • Post: 2.987
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #485 il: 26 Lug 2021, 11:55 »
Parto da un post di Paolo Desogus, professore di letteratura e cultura italiane a La Sorbona di Parigi per una riflessione più filosofica, sociologica e politica.

Citazione
Fino a poco tempo fa il novax era colui che rifiutava categoricamente qualsiasi vaccino adducendo a ragioni diverse, quasi tutte molto strampalate. Questa definizione ha subito recentemente una mutazione. Ora i novax sono coloro i quali si limitano anche solo a rifiutare il vaccino contro il covid-19. Esiste anche una variante più estrema. In qualche caso vengono tacciati di novaxismo i vaccinati che prendono le distanze dalla narrazione dominante, sono cioè coloro i quali si interrogano sull'opportunità di vaccinare i minorenni (osservando quanto accade in Germania); che si pongono qualche dubbio sulla green card obbligatoria per la vita civile; o che più semplicemente non partecipano a tutta quella serie di riti fideistici che comportano tra le tante cose l'odio verso chi ha deciso di non vaccinarsi.
Questa seconda variante sta assumendo ogni giorno toni sempre più esasperati. C'è persino chi teorizza la sospensione dei diritti civili, chi propone che il non vaccinato debba essere escluso dai benefici della sanità pubblica. Anche Confindustria, che non perde occasione di manifestare il suo disprezzo per i lavoratori - da trattare come cosa loro - teorizza la possibilità di licenziare o comunque di escludere dal lavoro i non vaccinati.
Eppure, secondo i dati, la campagna vaccinale italiana si sta svolgendo in modo regolare, senza oscillazioni negative degne di attenzione. Finora è stata impiegata la quasi totalità delle dosi, segno che in larga misura gli italiani si vaccinano. Esiste, è vero, una percentuale di popolazione sopra i sessant'anni che ancora non ha iniziato il ciclo o non lo ha completato. Si tratta a ben vedere di un dato abbastanza fisiologico, dovuto a tante ragioni, anche solo alla difficoltà di prenotare al Cup, di destreggiarsi sulle pagine web o più semplicemente di raggiungere i centri vaccinali con mezzi propri. Ci si dimentica che in Italia esistono persone che non hanno internet, vivono in piccoli borghi, sono sole e avrebbero bisogno di un confronto diretto e personale con specialisti di fiducia. Esiste in altri termini un'Italia tagliata fuori, esclusa dai radar dello stato e delle amministrazioni locali. Un'Italia marginale e marginalizzata dai vari Burioni e altri esponenti di quella borghesia benestante e soddisfatta che si autorappresenta come modello sociale privilegiato da seguire e invidiare.
Poi certo ci sono anche quelli che nutrono forti dubbi sulla natura dei vaccini, che prendono per buone alcune credenze o, in altri casi, che si interrogano - legittimamente - sulle controindicazioni.  La situazione è difficile, lo sappiamo. Una larga vaccinazione è importante. Occorrerebbe per questo un po' più di moderazione, un po' più di riflessione, non di disprezzo e di fideismo acritico. Chi decide di porsi qualche domanda non deve avere il timore di essere considerato un seguace di Salvini o un sottosviluppato delle caverne. Occorrerebbe anche dire la verità: il vaccino non elimina il virus, ma limita i danni. Non è la soluzione definitiva, ma aiuta a vivere meglio.
Occorrerebbe infine anche un senso di tolleranza, di comprensione verso chi ha dei dubbi, verso chi è ostile ai vaccini. Il fideismo non è affatto un atteggiamento scientifico. Tutt'altro, è un segno di intolleranza e ottusità.

Si potrebbero davvero scrivere fiumi di parole sull'atteggiamento del governo e soprattutto sull'atteggiamento di ciò che una volta era definita "sinistra" e che invece è diventata la roba più reazionaria, antidemocratica, e antipopolare mai vista. A partire dall'assunto di base che propongono e cioè non la scienza ma lo scientismo, cioè l'illogica, irrazionale, fideistica adesione a priori alle opinioni di "chi sa" dei quali, come ha detto recentemente quello che ha vinto il premio Strega, ci si deve fidare. Un assunto che si basa sul loro profondo disprezzo per il popolo, inteso come massa ignorante, rozza, sporca, delinquenziale che va domata, dominata, sottomessa e condotta verso la luce da una ristretta elite di colti ed esperti la cui parola non va mai messa in dubbio "perché hanno studiato". Ieri era in campo economico (con l'adesione religiosa ai dogmi liberisti, con i "tecnici" a dominare tutte le scelte alle quali, secondo gli slogan dell'epoca, non c'era alternativa), oggi in campo medico dimenticandosi che il principio scientifico è prima di tutto messa in dubbio e mai, mai, mai, dogma di fede. Un approccio che proprio dal liberismo (o dal neo liberismo) deriva, visto che era uno dei capisaldi filosofici della scuola austriaca formulato da Menger o Bohme e poi meglio definito da Schumepter e Mises, già all'epoca lo chiamavano "paternalismo progressista": i "tecnici" avevano tutte le risposte per far avanzare la società e la politica doveva solo ascoltarli e metterle in atto senza porsi domande. Si cancellano quindi millenni di storia, filosofia, politica, si schifa ovviamente la democrazia e per di più senza nemmeno rendersene conto. La vicenda coronavirus ha plasticamente messo in luce tutto ciò, per chi non se era già accorto prima. E lo spettacolo indecente al quale stiamo assistendo in questi giorni lo dimostra. Ieri in piazza c'erano tantissime persone vaccinate e che non hanno nulla contro i vaccini (c'ero anche io, a Viterbo, vaccinato con doppia dose e tanto di Green Pass) ma a cui non va a genio uno strumento pericolosissimo che apre scenari spaventosi. Perché poi su queste scelte "tecniche" che sono sempre politiche, c'è chi ci marcia, chi le gira a favore dei propri interessi. Io, che sarò anche comunista, ma mi sforzo sempre di fare letture che vadano oltre il qui ed ora, non posso che incazzarmi di fronte a ciò che prontamente propone Confindustria (e che in Francia hanno già approvato) e cioè il Green Pass per lavorare. L'obiettivo di Confindustria e dei suoi cani da riporto è chiaro e duplice: evitare i pagare i costi delle procedure e dei dispositivi di sicurezza covid aziendali (adesso tutte a loro carico, la mia azienda, di medie dimensioni, in un anno ha sborsato 80mila euro fra mascherine, gel, camici, formazione, ecc...) per scaricarle sul lavoratore (tampone) oppure sullo Stato (vaccino). E, soprattutto, avere in mano un altro strumento di ricatto, minaccia e licenziamento contro i lavoratori. Ecco perché il green pass è inaccettabile. Senza contare un'altra nefasta conseguenza e cioè l'acuirsi dei conflitti orizzontali al posto di quelli verticali. In un momento di crisi del capitalismo globalizzato che richiede l'ennesima, ciclica, ristrutturazione dello stesso da far ovviamente pagare al lavoro ed alle classi popolari, spostare l'attenzione e l'obiettivo dell'odio da verso chi sta sopra (il padronato) a verso chi sta a fianco (chi è considerato "no vax") pone fine a qualsiasi prospettiva di lotta e quindi di rovesciamento dei rapporti di forza. Non glielo dobbiamo consentire, non ci devono riuscire. Ecco perché la questione non è "vaccino sì\vaccino no", ma la limitazione arbitraria dei diritti di cittadinanza, oggi per una cena al ristorante domani magari per il diritto di voto (e fra chi, magari inconsapevolmente, appoggia 'ste cose sono tanti quelli che, un po' per scherzo, un po' no, vorrebbero abolire il suffragio universale).

La riflessione è pertinente. In effetti, una certa parte di quello che potremmo definire il mondo 'della cultura' sta cadendo nella trappola della polarizzazione che gli impedisce il dialogo con quella parte di popolo considerato alla stregua di un'orda barbarica e, quindi, la capacità di accoglierne le istanze. Ci sto riflettendo da un po', grazie della condivisione.
"Quas dederis, solas semper habebis opes."

Offline Xibal

  • Eroe
  • *******
  • Post: 15.243
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #486 il: 26 Lug 2021, 12:09 »
Basterebbe scendere in piazza con loro, e rispondere alle domande e ai dubbi, polverizzando le cazzate plateali, invece di commentare in differita, e da lontano, le manifestazioni.
Il problema è che, sin dall'inizio, la comunicazione si è preoccupata di raccontare una storia infallibile, prestando il fianco a critiche di fronte alle facili contraddizioni a cui andava incontro, quando probabilmente, con una maggiore trasparenza avrebbe sortito dei genuini slanci di immolazione, invece che le ritrosie, anche solo per principio, iperboliche e spesso malamente motivate, di adesso...
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #487 il: 26 Lug 2021, 12:19 »
Ciò che viene definito come intellettuale di sinistra ha compiuto il suo percorso di vita nell'intento di distinguersi, e il sistema gli ha fornito feedback positivi.
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline peppebi

  • Reduce
  • ********
  • Post: 28.709
  • cotto a puntino
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #488 il: 26 Lug 2021, 13:29 »
Basterebbe scendere in piazza con loro, e rispondere alle domande e ai dubbi, polverizzando le cazzate plateali, invece di commentare in differita, e da lontano, le manifestazioni.
Il problema è che, sin dall'inizio, la comunicazione si è preoccupata di raccontare una storia infallibile, prestando il fianco a critiche di fronte alle facili contraddizioni a cui andava incontro, quando probabilmente, con una maggiore trasparenza avrebbe sortito dei genuini slanci di immolazione, invece che le ritrosie, anche solo per principio, iperboliche e spesso malamente motivate, di adesso...

Ti posso dare ragione sul racconto fatto finora un po' troppo "criticabile". Però se uno un minimo va a guardare come stanno le cose si rende conto che le cose cambiano in base ai dati. Al momento, per esempio, non c'è un dato certo sulla copertura dei vaccini rispetto alle nuove varianti. Astrazeneca, in UK, è tra il 70 e il 99%, se non sbaglio, proprio perchè mancano ancora evidenze per dare un numero più preciso. Il dato di fondo, verificato, è che il vaccino è comunque utile, offre comunque una protezione elevata (fosse anche il 60% sarebbe comunque meglio di 0) e tutti dovrebbero farlo. Questo è il dato che conta ma queste persone non vogliono sentirselo dire. Si potrebbero lasciare fuori i ragazzini se ci fossero abbastanza persone immunizzate e si raggiungesse l'immunità di gregge (quello che ha pensato di fare la Germania) ma in Italia abbiamo un sacco di adulti che stanno evitando di vaccinarsi, scaricando tutto sui più giovani. In UK stanno anche riconsiderando l'attuale divieto di dare astrazeneca ai più giovani TFP Link :: https://news.sky.com/story/covid-19-why-the-risk-benefit-balance-of-astrazeneca-jab-for-young-people-looks-to-have-shifted-12362404
Sul dialogo il problema è che secondo me è impossibile. Si è già cercato in vari modi ma la maggior parte di questa gente è talmente radicalizzata che, fatto vero, anche quando gli fai notare che la percentuale di infettati sulla Vespucci è bassissima, ti risponde che è la prova che il vaccino non funziona. Basta guardare un video qualsiasi delle manifestazioni per vedere che per ogni persona che ha dubbi legittimi ce ne sono altre 50 che stanno lì perchè è tutto un complotto o per motivi politici. Ah, un buon 80% della gente che sta nelle piazze pensa che il green pass voglia dire vaccino.
FORGIVENESS IS TO SWALLOW WHEN YOU WANT TO SPIT

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #489 il: 26 Lug 2021, 13:51 »
Beh, è comodissimo farsi un tampone ogni due giorni, senza contare che stabilire per legge la durata dell'eventuale immunità naturale apre a una discreta serie di problemi.
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline peppebi

  • Reduce
  • ********
  • Post: 28.709
  • cotto a puntino
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #490 il: 26 Lug 2021, 14:59 »
Quindi cosa? Aprire tutto, niente mascherina, niente di niente?
FORGIVENESS IS TO SWALLOW WHEN YOU WANT TO SPIT

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #491 il: 26 Lug 2021, 15:29 »
Quando si presentano problemi a somma zero, la soluzione "giusta" è sempre quella di chi comanda le forze dell'ordine :)
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline Jello Biafra

  • Eroe
  • *******
  • Post: 16.101
    • http://www.retrocritics.altervista.org
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #492 il: 26 Lug 2021, 15:52 »
La riflessione è pertinente. In effetti, una certa parte di quello che potremmo definire il mondo 'della cultura' sta cadendo nella trappola della polarizzazione che gli impedisce il dialogo con quella parte di popolo considerato alla stregua di un'orda barbarica e, quindi, la capacità di accoglierne le istanze. Ci sto riflettendo da un po', grazie della condivisione.

Allora aggiungo un'altra cosa ancora riguardo la così detta "cultura" progressista (che poi è un rimasticamento dei tremendi liberal americani), una riflessione di Vincenzo Costa, professore di filosofia all'Università San Raffaele, che centra il punto riguardo anche tutta la gestione mediatica del coronavirus e l'attuale clima di caccia alle streghe via social.

Citazione
C'è una pretesa della cultura progressista che deve essere contestata senza indugio: quella di essere l'erede dell'illuminismo.

Non solo non lo è, ma ne è la contestazione più radicale, il suo rovesciamento: la cultura progressista è una regressione, un movimento antiilluministico.

Si tratta di un tema centrale che qualche giovane studioso dovrà esaminare con cura e attenzione. Nei limiti di FB, tuttavia, almeno un punto deve essere chiaro: l'illuminismo non raccomandava la FEDE nella scienza, ma la CONOSCENZA, non invitava a fidarsi dei competenti, ma a divenire competenti, non invitava a divinizzare la scienza, ma a praticarla e conoscerla, comprendendone limiti e potenzialità.

Ovviamente, questo pone un problema enorme, di struttura della formazione, della sua riforma, del rapporto tra sapere, scienza e e democrazia. Senza entrare in questioni troppo grandi, tuttavia, un punto deve essere chiaro: illuminista è chi mira al sapere diffuso, chi invita a conoscere, a comprendere la scienza, mentre non ha niente a che fare con l'illuminismo chi propaga l'idea che bisogna fidarsi di altri e invita ad un'eterna minorità.

Reazionario è chi sostiene che la democrazia è fidarsi di chi sa, perché illuminismo è potere diffuso sulla base di sapere diffuso. E i padri costituenti, nell'articolo 3, indicavano la strada che si sarebbe dovuta percorrere e che non si è percorsa: rimuovere gli ostacoli che impediscono la partecipazione alla vita democratica. I padri costituenti sapevano che la democrazia presuppone sapere diffuso, conoscenza, e che dove questa manca e nei discorsi in cui ci si appella alla fede nella scienza e nei competenti si annida il dispotismo.

Poi, certo, l'illuminismo storico fu una corrente variegata, e si possono fare tanti distinguo, forse vi sono tanti illuminismi, e in fondo vi fu anche il dispotismo illuminato, di cui la cultura progressista, mutatis mutandis, è la discendente e l'erede diretta. Mantiene infatti l'idea, tipica del dispotismo illuminato, secondo cui bisogna permanere nello stato di minorità., di dipendenza e di illibertà.

Ma il grande l'illuminismo, quello eterno, fu ben altro. E che cosa è l'illuminismo, e come esso non possa che contrapporsi alla cultura progressista ce lo dice questo passo di Kant, tratto da Che cosa è l'Illuminismo, che mi piace riportare in conclusione:

"L'illuminismo è l'uscita dell'uomo da uno stato di minorità il quale  è da imputare a lui stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. [...] Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! - è dunque il motto dell'Illuminismo.

La pigrizia e la viltà sono le cause per cui tanta parte degli uomini, dopo che la natura li ha da lungo tempo affrancati dall'eterodirezione, tuttavia rimangono volentieri minorenni per l'intera vita; e per cui riesce tanto facile agli altri erigersi a loro tutori".

Lo scientismo acritico è l'anticamera dell'autoritarismo.

Offline Gold_E

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 5.593
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #493 il: 26 Lug 2021, 16:43 »


Beh, è comodissimo farsi un tampone ogni due giorni...

Per quale motivo qualcuno dovrebbe farsi un tampone ogni 2 giorni? Va tutti i giorni al ristorante al chiuso, al cinema o a teatro? Perché per il resto si può fare quel che si vuole senza tampone..
GOLD EXPERIENCE REQUIEM POTERI:                         
Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.

Offline Ivan F.

  • Amministratore
  • Reduce
  • *********
  • Post: 38.580
    • The First Place
    • E-mail
Re: COVID-19: Dubbi, complotti e negazionismi
« Risposta #494 il: 26 Lug 2021, 16:53 »


Beh, è comodissimo farsi un tampone ogni due giorni...

Per quale motivo qualcuno dovrebbe farsi un tampone ogni 2 giorni? Va tutti i giorni al ristorante al chiuso, al cinema o a teatro? Perché per il resto si può fare quel che si vuole senza tampone..

Io ho illustrato (nell'altro topic) un caso di vacanza prenotata per cui, probabilmente, sarà necessario farsi un tampone ogni due giorni per una settimana.

Ma credo sia un caso piuttosto limite, non fa giurisprudenza.
TFP Yearbook - [2019] | [2020] | [2021] | [2022] | [2023]