Bella domanda!
No, non più.
Ne ho avute anche di piuttosto violente i primi tempi (tipo crisi di pianto inarrestabili alla vista di agobiopsie mammella positive per cancro in donne IN ALLATTAMENTO!). E' una cosa che ancora mi smuove qualcosa dentro, probabilmente mi ci immedesimo troppo.
Ma ormai riesco a gestire bene la cosa, non so come spiegare, slego il dato razionale (la diagnosi) dal piano emozionale, idem le autopsie su giovani (i bambini per fortuna non li faccio, farei fatica).
Penso che, soprattutto nel mio ambito in cui non ho contatto con i pazienti e quindi non ho bisogno di mostrare empatia, il lasciarsi trasportare dalle emozioni sia deleterio, soprattutto per il paziente.