Dopo che gli studenti mi hanno fatto una testa così per guardarlo ho ceduto e nel weekend me lo sono sparato.
Beh, l'ho trovata davvero una buona idea e, come molti di voi hanno correttamente fatto notare, il dispositivo umoristico per lo spettatore non è direttamente provocato dal contenuto comico in sé (spesso scadente e puerile) ma del gioco di specchi che si viene a creare tra la sofferenza comunicativa di chi deve far ridere (ma non può farlo a sua volta) e i destinatari impotenti alle prese con manifestazioni incontrollabili del proprio corpo. Sei ore, lì dentro, in un contesto eccitato ed eccitabile che non è paragonabile a una condizione di socialità comune, è davvero difficile mantenersi lucidi.
Beh, spassoso, anche perché ci sono personalità che trovo davvero divertenti a prescindere, tipo Lillo (che a me fa ridere già solo come immagine) e anche l'abitudine a quel genere di umorismo che si edifica nel porre l'elemento di rottura e discontinuità in un contesto e godersi le reazioni degli astanti, che poi è il modo di scherzare che ha Ruko.
Metterei qualche correttivo a carattere soggettivo. Tipo, per me Matano aveva una sorta di salvacondotto rispetto agli altri, probabilmente per mantenere alto il ritmo e la demenza diffusa, visto che il più delle volte aveva questo ghigno da risata soffocata che ad altri concorrenti non è stato perdonato. Poi tenderei a scandire maggiormente fasi "libere" e "comuni", visto che la mobilità e il disinteresse di alcuni verso determinate dinamiche hanno procurato vistosi cali di ritmo e gente pressoché passiva, vedi la Guzzanti.
Poi all'inizio mi sembrava che l'alcol avesse un ruolo decisivo, visto che molti partecipanti andavano lì a farsi un cocktail e quella potrebbe essere una variabile significativa per la perdita di controllo. Inoltre, i conduttori avrebbero potuto essere migliori, Fedez non mi sembra significativo per un programma di questo genere.
Insomma, davvero carino e mi vedrei volentieri una seconda stagione con altri artisti.