Beh, direi che mi è piaciuto no?
L'ho completato con tutti e 4 i finali possibili e posso solo dire che è un capolavoro del genere e, nella scrittura, pure al di fuori dei tactical rpg a mio parere.
Infatti questa voglia di fare tutti i percorsi possibili normalmente non ce l'ho (per dire l'ultimo fire emblem che è scritto pure lui molto bene l'ho finito solo con un personaggio), ma appunto la qualità della storia, della psicologia dei personaggi e del ritmo non mi hanno fatto pesare il tutto.
Certo, bisogna essere sia amanti della lettura di molti testi, sia dei tattici, questo è fuor di dubbio, ma se si rientra in queste categorie è molto probabilmente uno dei vertici assoluti.
Tutte le motivazioni che spingono i personaggi a fare determinati azioni sono giustificatissime dal contesto, niente è lasciato al caso e la coerenza di fondo è sempre presente.
Se alla prima tornata per una scelta che non avevo beccato non ero riuscito a fare il percorso "perfetto" (sulle virgolette cercherò di tornare dopo) e c'ero rimasto un pò male a dover rifare tutto, questo in realtà da una parte mi ha permesso di seguire e completare le altre tre scelte complementari (basta salvare prima di compierle e si ha la possibilità poi di fare solo gli ultimi capitoli e potere vedere quindi i 3 finali), dall'altra mi ha fatto capire che quel percorso effettivamente si poteva percorrere solo nel modo scelto dagli sviluppatori. Infatti, anche qui, tutto è giustificato coerentemente e non si ha l'impressione che il gioco ti faccia uno sgambetto.
Tra l'altro - e qui ritorna la qualità della scrittura - anche i tre finali complementari sono orchestrati benissimo.
Certo, non si ha l'idea di un lieto fine perfetto, ma ognuno di essi è perfettamente compiuto riguardo - anche qui - le scelte fatte. Lasciano l'amaro in bocca non in senso negativo ma attraverso la consapevolezza che in guerra e nelle scelte della vita non tutto è bianco e nero.
A tutta questa parte di scrittura, si aggiunge poi un gioco strutturato per essere interessante a livello tattico ma mai pedante e pesante nella realizzazione. Le classi sono quelle, non bisogna fare migliaia di scelte (che ormai mi sembrano più noiose che altro), ma basta solo far salire il personaggio nella qualità delle armi e delle abilità nonchè farlo evolvere nella sua classe di appartenenza.
Aggiungo anche delle sottigliezze della "quality of life" che a me hanno fatto molto piacere, come la possibilità di velocizzare le battaglie in tempo reale, ma soprattutto i testi dei dialoghi, e in quest'ultimi di andare a rileggerli qualora proprio per la velocità di lettura li avessimo saltati (a me succede spesso).
Ho il sentore che non sia stato accolto come merita (bene ma non benissimo) ma secondo me in futuro lo si vedrà come un riferimento del genere come lo è stato e lo è ancora - giustamente - final fantasy tactics.