Purtroppo è il problema delle produzioni giapponesi che c hanno questo stile e questi personaggi innaturali , era una cosa sopportabile anni fa, ma ad oggi per poter godere di un opera ci si deve per forza passare sopra e cogliere quello che l autore vuole dirti. Purtroppo li fanno così.
Sì, ammetto che non guardo più anime in genere.
Però c'è gente che sa (o ha saputo) raccontare senza sbracare troppo in questi eccessi teatrali. Miya e Takahata, ma anche Shinkai (che spinge tanto sulla regia ma meno sulla mimica) e Osoda (che gigioneggia spesso, ma tira il freno nelle scene seriose).
Tutti registi di lungometraggi, vero. Forse le forme della serialità, per forza di cose di grana più grossa, non fanno più per me.
Comunque è anche una questione di registro. Se vai sopra le righe in un contesto comico o semi-comico (penso a Cowboy Bebop tra i miei amori di gioventù), regge meglio. Se lo fai sul drammatico puro, il rischio pacchianata è altissimo.
Ho visto FLCL l'anno scorso, e anche se non mi ha detto granché nell'insieme, non mi ha dato troppo fastidio il suo modo di essere (super) caricato. E' grottesco, è surreale, ci sta.
Infine c'è il senso di progressione. Anche Evangelion ha le scene madri a bocca spalancata, ma non te le butta in faccia nei primi cinque minuti.
'nsomma, tirando le somme (e lasciando parlare la pancia) il biglietto da visita di questo AoT mi sembra proprio tutto "sbagliato".
Resisti, penso che ti possa piacere molto.
Ci riproverò^
vai a vederti Hakushon Daimaō
è più nelle tue corde
Sciocchino. Me l'hai pure fatto cercare^