Autore Topic: Lingua e inclusività. Parliamonə  (Letto 50841 volte)

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Offline Wis

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #720 il: 22 Feb 2023, 14:21 »
Io personalmente ritengo sia anche interessante vedere quanta strada è stata fatta da quelle scritture.
Leggendo alcuni racconti di Lovecraft emergono realtà inconcepibili, al punto che in alcuni casi l'orrore cosmico diventa come erano considerate (anche dall'autore) le persone di carnagione non bianca.
Ma una revisione del testo per me sarebbe inconcepibile, né mi aspetto che avvenga.
Qui ovviamente la discriminante è la natura pedagogica dei libri, ma ci vedo più una volontà degli eredi di rimanere sul mercato che una reale necessità etica, visto che sarebbe bastato non utilizzare/consigliare quelle produzioni, eventualmente.
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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #721 il: 22 Feb 2023, 15:15 »
Se volessi partecipare al concorso per affermazioni trancianti, direi che la sacralità dell'opera ha rotto il cazzo.

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Offline Wis

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #722 il: 22 Feb 2023, 15:24 »
Per me già è buffo fare e rifare un'opera (per quanto pop) come ha fatto Lucas, figurati operare modifiche su un'opera di un autore che non c'è più.
Piuttosto fai altro, ispirati, fai un remake, giustappunto.
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Offline alexross

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #723 il: 22 Feb 2023, 15:33 »
Diciamo che Lucas essendo l'autore può farci un pò quello che vuole. Diverso sarebbe se tra 20 anni decidessero di ricolorare Darth Vader perchè il nero è un colore che urta qualche sensibilità.

Io sono per la preservazione delle opere così come sono state concepite all'epoca nella quale son state concepite. Il passato è la base del nostro futuro, attualizzare tutto vuol dire anche non imparare niente dagli errori dei nostri predecessori.
Ad esempio noi oggi parliamo di integrazione tra le religioni e di rispetto ma nessuno si mette a riscrivere la Divina Commedia perchè Dante ficca Maometto negli inferi. Semplicemente sappiamo che è un pensiero figlio del suo tempo

Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #724 il: 22 Feb 2023, 15:50 »
Ricordo solo che stiamo parlando di letteratura per l'infanzia, con evidente funzione educativa e formativa su menti-spugne.
Se perdiamo questo punto il discorso deraglia altrove.
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Offline alexross

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #725 il: 22 Feb 2023, 15:58 »
Stiamo parlando di adulti che ragionano da adulti cercando di immedesimarsi nei bambini che leggono dei libri. A me adulto se non lo facevano notare sta cosa su Dahl mai l'avrei colta, manco quando l'ho letto da bambino quindi mi lascia un pò perplesso. Tanto che poi c'è sempre quel retrogusto commerciale che lascia l'amaro in bocca.

Offline Luv3Kar

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #726 il: 22 Feb 2023, 16:43 »
Nessuno ci faceva caso quando eravamo piccoli noi, né tra i bambini né tra i genitori, è proprio quello il problema.
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #727 il: 22 Feb 2023, 17:26 »
Ricordo solo che stiamo parlando di letteratura per l'infanzia, con evidente funzione educativa e formativa su menti-spugne.
Se perdiamo questo punto il discorso deraglia altrove.
Come avremo fatto fino ad oggi, senza che Penguin Books si accorgesse della svista epocale di lasciare quei libri intonsi?
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #728 il: 22 Feb 2023, 17:31 »
Stiamo parlando di adulti che ragionano da adulti cercando di immedesimarsi nei bambini che leggono dei libri. A me adulto se non lo facevano notare sta cosa su Dahl mai l'avrei colta, manco quando l'ho letto da bambino quindi mi lascia un pò perplesso. Tanto che poi c'è sempre quel retrogusto commerciale che lascia l'amaro in bocca.
È un curioso caso di Benjamin Button di tipo culturale.
Se un tempo abbiamo attribuito, per pigrizia, vanagloria, o senso di impotenza, casi e casi di omicidi e sparizioni a serial killer, poi scagionati dai moderni test del DNA, oggi i tempi moderni ci spingono a creare crimini e criminali dal nulla, riesumando pure i morti dal passato, pur di attribuire alla rinfusa una causa, e piazzare alla svelta una soluzione...
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Offline Gold_E

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #729 il: 22 Feb 2023, 18:09 »
Nessuno ci faceva caso quando eravamo piccoli noi, né tra i bambini né tra i genitori, è proprio quello il problema.
Il punto del discorso è tutto qua. Per quanto non piaccia nemmeno a me il discorso della revisione del testo di un autore che non può decidere sulle sue opere, è innegabile che possano avere un'influenza sui bambini. Poi concordo che sta alle famiglie spiegare e far capire il contesto, ma è innegabile che molti adulti non lo riconoscano nemmeno come problema, quindi difficilmente lo affronteranno con i propri figli.
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Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.

Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #730 il: 22 Feb 2023, 19:02 »
ma è innegabile che molti adulti non lo riconoscano nemmeno come problema, quindi difficilmente lo affronteranno con i propri figli.
E ci credo, a quanto pare avrebbero sostituito termini dicotomici (si salvi chi può dal male del contrasto!) come "bianco" e "nero" anche dagli oggetti di uso comune.
Dagli oggetti...
TFP Link :: https://www.esquire.com/it/cultura/libri/a42987419/libri-roald-dahl-censura-termini/
« Ultima modifica: 22 Feb 2023, 19:04 da Xibal »
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Offline Ezahn

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #731 il: 23 Feb 2023, 09:18 »
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
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Offline AXW

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #732 il: 23 Feb 2023, 11:20 »
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?
In questo caso è stata modificata una fiaba (cosa già successa centinaia di volte in passato), mica è stato affermato che l’olocausto non c’è stato o che il fascismo ha fatto anche cose buone. Poi si dirà al bimbo che tale testo è stato modificato perché un tempo la società era diversa.

TFP Link :: http://today.it/media/roald-dahl-modifiche-romanzi-polemica.html



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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #733 il: 23 Feb 2023, 11:26 »
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?
In questo caso è stata modificata una fiaba (cosa già successa centinaia di volte in passato), mica è stato affermato che l’olocausto non c’è stato o che il fascismo ha fatto anche cose buone. Poi si dirà al bimbo che tale testo è stato modificato perché un tempo la società era diversa.

TFP Link :: http://today.it/media/roald-dahl-modifiche-romanzi-polemica.html
il tema per me è diverso. Le fiabe sono patrimonio culturale di un paese e fa parte della tradizione orale che ovviamente cambia da narratore a narratore e si evolve come si evolve la cultura del paese. Qui si parla di modificare un'opera di uno scrittore che ha un nome e un cognome e una sua sensibilità. Non è più adeguato al sentire odierno? Metti in commercio altre fiabe più "politically correct" e hai finito

Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #734 il: 23 Feb 2023, 11:29 »
Cosa aiuta di più lo sviluppo umano e civile di una bambina o un bambino, leggere solo pagine candeggiate che non offendono nessuno o capire che chiunque, anche un autore di genio, è colonizzato dalle idee e dal sentimento del suo tempo?

Vogliamo dare alle nostre figlie e ai nostri figli l'impressione di un eterno presente o far loro capire la complessa e continua evoluzione dell'umanità?
Ma ti chiedo, il figlio di un immigrato che legge un testo in cui si fa spesso riferimento al colore della sua pelle, cosa può pensare? Come la prende? Vogliamo forse dire che deve crescere abituandosi al fatto che il colore della sua pelle può essere un problema?
Si fa riferimento anche al colore della "nostra" pelle, tanto è vero che i geni che si sono occupati della cosa hanno ben pensato di eliminare del tutto i riferimenti al colore della pelle, non ci deve essere motivo di confronto, contrasto, tensione o pulsione di qualsiasi tipo.
Come a dire che in Pinocchio il burattino non dovrebbe desiderare di diventare un bambino vero, sta bene così com'è.
Allo stesso tempo, se un bambino vero desidera di diventare una bambina, che problema c'è?
Capirai che, alla base, non ci sia alcuna velleità pedagogica assoluta, o che sia guidata da una logica, semplicemente si preme l'acceleratore verso qualcosa a discapito di altro, secondo criteri che potrebbero essere i più disparati, tranne sicuramente la presunta educazione dei figli.
Altrimenti, lo ripeto perchè pare passare sottotraccia, non ti prenderesti la briga di eliminare il riferimento a concetti di "bianco" e "nero" anche dagli oggetti di uso comune, che (vedi esempio di Pinocchio) assurgono così a vettore di dicotomie morali nel modo più insensato possibile.
Altro che Lovecraft, questa è roba su cui davvero perdere la sanità mentale...
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