Autore Topic: Lingua e inclusività. Parliamonə  (Letto 50884 volte)

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Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #570 il: 04 Nov 2022, 00:07 »
"Non ho colto" perché non sta accadendo nulla del genere. Ti ho dato il beneficio di non aver scritto una simile, sciocca enormità. Non l'hai colto :)
Stai evidentemente proiettando delle tue paure irrazionali sull'osservazione della realtà intorno a te. Fatti tuoi, ma non porta un grande contributo al discorso (come sopra).

Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Qualcuno, su 7 miliardi di individui, starà sicuramente abusando del diritto di querela. Si fa per la qualunque, senza sortire particolari effetti macroscopici, né tantomeno sovvertire l'ordine mondiale.

Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce :)
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Offline Wis

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #571 il: 04 Nov 2022, 01:35 »
Boh, vabbè è un argomento sicuramente complesso che è difficilissimo "gestire" su un forum con conversazioni asincrone.
Ma proprio perché ha una complessità eccezionale, non indignamoci. :)
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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #572 il: 04 Nov 2022, 04:41 »
Il linguaggio è solo un mezzo. Cambierà nel tempo, perché così è sempre stato, ma finché ci sarà qualcuno che intende mancare di rispetto qualcun altro, poco importa se lo farà dicendo marrano, troglodita o scvaqualcos*. Lo scopo rimarrà il medesimo, il messaggio di fondo non cambierà, a prescindere dall'estrazione culturale, dalla comunità d'appartenenza di chi lo esprime, più o meno minoritaria che sia.

Di gente incazzata ne è strapieno il mondo, per i motivi più disparati, giusti o sbagliati che possano sembrare. Siamo fottutamente bravi a complicarci l'esistenza.
In questo, essere ipersensibile ad un tema porta soltanto a vedere l'insulto anche laddove non c'è l'intenzione.

Rivedere i paletti delle formalità non cambierà la mentalità delle persone, pensare il contrario è una pia illusione. Cambierà soltanto il modo di essere formale, da parte di chi ha sempre voluto esserlo, nei confronti di uno sconosciuto. Lo scopo fa la differenza, non il mezzo.

Offline Devil May Cry

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #573 il: 04 Nov 2022, 07:46 »
Citazione
Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce

Io sto rilassato, figurati, fossero questi i miei problemi al momento. :D
Sei tu che parti sempre a gamba tesa e battibecchi con chiunque (o quasi) scriva qua dentro con offensine più o meno velate perché non condividono il tuo pensiero che è l'unico sacro e portatore di verità. Se dovessi puntare 50 centesimi su chi denuncerebbe un altro per un asterisco mancato o un assessora saresti tu. ^^'
Nel mondo basta poco per dare il via a fenomeni pericolosi, "qualcuno che abusa di querele" è un attimo a diventare "legge".
Poi come dice Wis, l'argomento è complesso, quindi i pensieri degli altri sono sempre utili, non è utile solo il proprio o che è in linea con esso.
« Ultima modifica: 04 Nov 2022, 07:57 da Devil May Cry »

Offline alfredolatorre

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #574 il: 04 Nov 2022, 08:55 »
Dunque il discorso verte tutto sulle major che scelgono di autocensurarsi assecondando le richieste di gruppi di opinione più o meno rumorosi? È un fastidio verso il mondo dell'intrattenimento e dei suoi manager, il vostro? Se è così, comprensibile. Non mi pare, però. Non è quello che leggo.
Il discorso è che ormai tutti i mezzi di comunicazione tendono ad autocensurarsi per paura di ledere chissà cosa di chissà quale minoranza.
Basta vedere cosa succede nelle aziende. Mail su mail che professano l'inclusività con asterischi e voli pindarici linguistici. Fortunatamente ho ancora la facoltà e il diritto di non leggerli e cestinarli.

Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #575 il: 04 Nov 2022, 09:21 »
Boh, vabbè è un argomento sicuramente complesso che è difficilissimo "gestire" su un forum con conversazioni asincrone.
Ma proprio perché ha una complessità eccezionale, non indignamoci. :)
Sono d'accordo. Chi comincia? :)
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Offline fomento

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #576 il: 04 Nov 2022, 10:02 »
"Non ho colto" perché non sta accadendo nulla del genere. Ti ho dato il beneficio di non aver scritto una simile, sciocca enormità. Non l'hai colto :)
Stai evidentemente proiettando delle tue paure irrazionali sull'osservazione della realtà intorno a te. Fatti tuoi, ma non porta un grande contributo al discorso (come sopra).

Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Qualcuno, su 7 miliardi di individui, starà sicuramente abusando del diritto di querela. Si fa per la qualunque, senza sortire particolari effetti macroscopici, né tantomeno sovvertire l'ordine mondiale.

Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce :)

In breve è questo "fenomeno" qui:

Citazione

La fallacia della brutta china, detta anche fallacia del piano inclinato, della china pericolosa, o del pendio scivoloso, è un ragionamento con cui, partendo da una tesi, si trae una sequenza di conseguenze presentate come inevitabili ma, in realtà, del tutto arbitrarie. In questo modo si giunge a una conclusione finale inaccettabile con la quale si intende rigettare la tesi di partenza.


https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia_della_brutta_china#%3A%7E%3Atext%3DLa_fallacia_della_brutta_china%2Cin_realt%C3%A0%2C_del_tutto_arbitrarie.?wprov=sfla1



Offline Ivan F.

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #577 il: 04 Nov 2022, 12:11 »
Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Non è quello che sta succedendo.

Quello che accade oggi è che l'indignazione è diventata un pretesto per alimentare movimenti di pressione che, direttamente o indirettamente, stanno incidendo sulla libertà di espressione.

Queste persone generano pressione sulle aziende e sui singoli, chiedono di boicottare marchi o artisti, urlano che qualcuno dovrebbe perdere il lavoro.

A quel punto, l'autocensura è la via più sicura.
E l'irragionevole autocensura è un danno per la libertà di espressione.
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Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #578 il: 04 Nov 2022, 12:22 »
Ho già risposto a queste argomentazioni prima che le scrivessi, nei post precedenti :)

...ma ok:

L'irragionevole ->  chi decide cosa sia ragionevole oppure no?

Autocensura -> se è auto, non è censura. Se si ritiene tanto importante dire "frocio" o "negro" o "ciccione" o whatever, lo si può fare tranquillamente. Accettandone le conseguenze. Come ogni scelta della vita dopotutto, giusto?

L'arte non funziona così da secoli? Se quello che fai fa schifo, ti becchi i pomodori.

Nella storia quelli che arrestano gli artisti, lo spauracchio che agitate con così tanta foga, sono gli stessi che arrestano anche i froci, i negri, i ciccioni. E ci fanno saponette. Curioso paradosso.



« Ultima modifica: 04 Nov 2022, 12:37 da Gaissel »
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Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #579 il: 04 Nov 2022, 12:25 »
"Non ho colto" perché non sta accadendo nulla del genere. Ti ho dato il beneficio di non aver scritto una simile, sciocca enormità. Non l'hai colto :)
Stai evidentemente proiettando delle tue paure irrazionali sull'osservazione della realtà intorno a te. Fatti tuoi, ma non porta un grande contributo al discorso (come sopra).

Quello che accade nel mondo proprio mentre scriviamo, or ora, è proprio l'opposto: persone, artisti o comuni mortali, sono liberi di dire e scrivere le peggio fregnacce, e altre persone sono libere di dire che quelle fregnacce gli fanno schifo. A quel punto le fregnacce possono essere rettificate oppure no. That's all.

Qualcuno, su 7 miliardi di individui, starà sicuramente abusando del diritto di querela. Si fa per la qualunque, senza sortire particolari effetti macroscopici, né tantomeno sovvertire l'ordine mondiale.

Rilassati. Il peggio che può succedere, quando tutti utilizzeranno gli asterischi (o delle soluzioni più interessanti e aggraziate) in modo naturale e spontaneo, mentre tu forse ti ostinerai a chiamare al maschile chi maschio non è, è che in molti penseranno che sei un bifolco. Stacce :)

In breve è questo "fenomeno" qui:

Citazione

La fallacia della brutta china, detta anche fallacia del piano inclinato, della china pericolosa, o del pendio scivoloso, è un ragionamento con cui, partendo da una tesi, si trae una sequenza di conseguenze presentate come inevitabili ma, in realtà, del tutto arbitrarie. In questo modo si giunge a una conclusione finale inaccettabile con la quale si intende rigettare la tesi di partenza.


https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia_della_brutta_china#%3A%7E%3Atext%3DLa_fallacia_della_brutta_china%2Cin_realt%C3%A0%2C_del_tutto_arbitrarie.?wprov=sfla1
Esatto. Peraltro "brutta china" o "deriva" sono proprio i termini usati spesso in questo topic. Termini da nonni col bastone alzato.
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Offline Ivan F.

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #580 il: 04 Nov 2022, 12:29 »
Ho già risposto a queste argomentazioni prima che le scrivessi, nei post precedenti :)

Ok, grazie.

Linkami il post, per favore, così poi me le leggo.
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Offline peppebi

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #581 il: 04 Nov 2022, 12:35 »
Io alle considerazioni fatte aggiungo che per me il discorso è che si sta facendo una battaglia sbagliata in partenza e che non porterà i benefici sperati ma solo ulteriori malumori e spaccature.
Per principio perché, a mio parere, l'inclusione si ha quando la comunità accetta come normale chi prima veniva considerato diverso e per me si fa educando e investendo in cultura. Forzare il modo di parlare e scrivere, sempre a mio parere, invece non fa altro che ghettizzare ulteriormente il "diverso" (quello che lo devo chiamare con la *), tra l'altro che si autoghettizza, e rendere più scettico e indisposto chi non è così aperto di mente e si ritrova a dover cambiare lui per venire incontro ai "diversi".
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #582 il: 04 Nov 2022, 12:45 »

Nella storia quelli che arrestano gli artisti, lo spauracchio che agitate con così tanta foga, sono gli stessi che arrestano anche i froci, i negri, i ciccioni. E ci fanno saponette. Curioso paradosso.
Così come i nonni col bastone alzato sono gli stessi che gli hanno fatto il culo, a chi arrestava i froci, negri e ciccioni.
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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #583 il: 04 Nov 2022, 13:42 »
Figuriamoci se mi indigno per la gente che s'incazza con Taylor Swift, al massimo alzo un sopracciglio.

Non c'è dubbio che tutto ciò che fa soffrire le persone sia un problema, quindi anche la stigmatizzazione, ma nel caso specifico essere grassi è un problema di per sé a prescindere dalla stigmatizzazione, a differenza per esempio dell'essere neri o gay o donne, che non sarebbe problematico se non esistesse la discriminazione.

Mi ritrovo abbastanza nel brano che segue, tratto dall'articolo del Post:
Citazione
Negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, c’è stata una generale apertura verso le differenze che si è manifestata in molti campi della cultura, dal cinema alla moda: si è affermato il concetto di “body positivity” e si è diffusa l’idea che anche i corpi tradizionalmente considerati non conformi potessero essere mostrati ed esaltati esattamente come gli altri.

Molti esperti e opinionisti però hanno espresso la preoccupazione che questo approccio possa diventare dannoso per persone la cui grassezza è causa di problemi di salute gravi e che dovrebbero quindi preoccuparsene.
A me il concetto di "grasso è bello" non piace non per una questione estetica, bensì perché dovrebbe essere comunicato in maniera più onesta: "grasso è bello ma fa male alla salute". Scrivo ciò, ribadisco, da non magro.
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Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #584 il: 04 Nov 2022, 14:34 »
Ho già risposto a queste argomentazioni prima che le scrivessi, nei post precedenti :)

Ok, grazie.

Linkami il post, per favore, così poi me le leggo.

Qui: https://www.tfpforum.it/index.php?topic=25788.msg2766869#msg2766869

E qui: https://www.tfpforum.it/index.php?topic=25788.msg2766878#msg2766878

Nel mentre, ho anche editato la risposta di cui sopra.
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