Ho apprezzato molto la scelta di From, che credo sia mediata da quella di BluePoint. O, almeno, mi pare che appaia nel remake di Demon's Souls per la prima volta.
Corporatura A e B non è ridurre a codici, ma semplificare concetti a beneficio di tutti. Non sarà la mancanza di un'attestazione di genere nel tutorial di un videogame a minare la riconoscibilità identitaria di chicchessia. Se lo fa, se basta così poco, la questione si sposta dall'oggetto al soggetto. E dunque tanto di cappello all'oggetto che, con pochissimo, avrà messo in luce una questione evidentemente pressante.
Ho apprezzato nello stesso modo un altro sintomo di attenzione e lungimiranza, forse passato inosservato ai più: il punto di partenza dell'editor basato su fattezze negroidi. Che, tra le altre cose, sono quelle da cui derivano le altre, e dunque si configura come una scelta saggia anche da un punto di vista filologico e concettuale. A prescindere dalla sua importanza sul piano culturale.
Per quanto riguarda la domanda del kapo: ritengo che adottare asterischi o scevà in opere commerciali di largo consumo sia al momento prematuro. Ci sono soluzioni più felici e meno impattanti, al momento.
In generale non ho particolari problemi nella lettura con nessuna delle due, ma è indubbio che, a menti abituate altrimenti (lo sottolineo, che è variabile fondamentale), risulta per ora un inciampo nella lettura.
È una semplice questione di conservazione: quando l'evoluzione chiama, la conservazione trattiene. Conviene essere cauti se si vogliono evitare strappi. Adottando soluzioni intermedie, proprio come il raddoppio di genere.