Autore Topic: Lingua e inclusività. Parliamonə  (Letto 50887 volte)

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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #210 il: 14 Feb 2022, 13:17 »
lasciare il genere neutro alle attuali convenzioni.
O, in mancanza, reinventarlo, se proprio dobbiamo darci ai neologismi.
Per esempio per i termini che indichino un ruolo che non poggi le sue peculiarità sul genere, come le professioni. Tutto neutro, anche se è maschile o "suona maschile".
Il dottor Eugenio e il Dottore Michela, uno designa un ruolo che esula dal fatto che si sia uomini o donne (e restituisce dignità a chiunque lo esibisca, perchè troppo spesso dottoressa è stato mutuato in signorina per quella desinenza finale che l'accento vuole porlo sulla femminilità, colorandola, invece che sulla noiosa e trombona funzione professionale), e l'altro è il nome proprio.

A proposito, ma la scevà, dunque, si dovrebbe applicare, per un non binario, anche al suo nome proprio, o vale per tutti, tranne che "Io"?
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armandyno

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #211 il: 15 Feb 2022, 00:56 »
Roberto Mercadini ha esposto tre ragionamenti su schwa e linguaggio inclusivo (una modesta proposta; parte seconda).


Condivisibile e ragionevole, espande il consiglio dell'Accademia di utilizzare 'consapevolmente' il maschile sovra esteso, considerandolo neutro.

Offline eugenio

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #212 il: 25 Feb 2022, 17:08 »
Il collegamento riporta direttamente al punto in cui si parla dello schwa.
TFP Link :: https://youtu.be/VuksXGksfJQ?t=684

Offline Xibal

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Offline Void

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #214 il: 24 Mar 2022, 00:14 »
Questioni spinose.
Una donna (genere) nato uomo dovrebbe essere esente?
Un uomo (genere)?

Oppure arruolare tutti, eccetto anziani e bambini, e finire tutte le discriminazioni?
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #215 il: 24 Mar 2022, 09:16 »
Magari arruolare chi se la sente, a prescindere dal sesso biologico.
La costrizione obbligatoria, anche e soprattutto in stato di guerra, è la morte della democrazia. Prima ancora che arrivi Putin a farla a brandelli, dico.

E ci sono donne non solo abili, ma vogliose di combattere. E ci sono uomini che servono meglio il proprio popolo facendo tutt'altro.
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Offline Void

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #216 il: 24 Mar 2022, 15:37 »
Chi se la sente può valere quando non c'è bisogno, quindi in tempo di pace. Come è adesso da noi, ma non in  Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania... Possono sempre fare gli obbiettori però.

In guerra si arruolano gli abili a seconda dell'esigenza. Non significa che tutti devono usare armi (anche se saranno la maggior parte), ci sono un'infinità di compiti da svolgere.

La democrazia non c'entra nulla.
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Offline Xibal

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Offline Wis

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Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #218 il: 27 Mar 2022, 10:45 »
Ora speriamo che non si passi alla cancel-cancel culture. :D
La gente deve rilassarsi.
Si può dire una sciocchezza senza dover essere ostracizzati o esposti al pubblico ludibrio imperituro.
Si può controbattere anche l’idea più sbagliata con rispetto e tolleranza.
E soprattutto, si può esaltare la tolleranza senza essere intolleranti.
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armandyno

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #219 il: 27 Mar 2022, 12:38 »
Ci vuole tutto questo tempo a capire che le cose si fondano su degli equilibri, e il politically correct ha sfondato gli equilibri che esistono tra il rispetto delle persone e la libertà di espressione ?
O semplicemente 'e' passata' anche questa moda ?
Speriamo.

Offline Kairon

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #220 il: 08 Apr 2022, 07:55 »
C'entra poco con il tema "lingua" ma non sapevo dove scriverlo. Ho letto in questi giorni, e pure sentito in radio, che a S. Marino si è insediato il primo capo di stato Gay della storia.

Ecco, io sono piuttosto indignato che questa cosa costituisca una notizia. Ma sticazzi delle preferenze sessuali di una persona (evidente degnissima e meritevole di suo) in un paese civilizzato no? Posso capire che una cosa del genere desti scalpore in un paese come il Pakistan (Mi pare si parlasse addirittura di pena di morte in certi paesi), ma S. Marino no.
Non dovremmo neppure saperlo quale è l'orientamento sessuale di una personalità.
È come se all'elezione di Mattarella si fosse messo in risalto come prima cosa la sua eterosessualità.


Offline Ivan F.

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #221 il: 08 Apr 2022, 09:42 »
Nel caso di un primo capo di stato comunista, donna, nero o altro avrei capito.

Farne notizia era un messaggio: qualcosa sta cambiando.

Il caso che citi, invece, faccio qualche fatica.
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Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #222 il: 08 Apr 2022, 12:58 »
Il giorno in cui avremo un capo di stato gay, e poi un secondo, e poi un terzo (non necessariamente in sequenza: anche gli etero vanno bene uguale^) potremo dire che non sarà più necessario sottolinearlo.

Fino ad allora, sarà auto evidente che la società ha ancora dei grossi limiti, e che ogni piccolo guadagno sia importante e dunque meritevole di nota.

 Il fatto stesso che "dia fastidio" o sia ritenuto "inopportuno" specificare la sessualità non conforme di un primo ministro, è auto evidente. Al solito: se per te non è importante, non può darti fastidio. Se ti dà fastidio, c'è del cortocircuito da qualche parte nella tua reattività sulla questione.

Bottom line: sì, sono d'accordo che sarebbe bello non averne bisogno. Ne abbiamo bisogno.
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Offline atchoo

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #223 il: 08 Apr 2022, 13:40 »
Quindi:
- finché la stampa sottolinea la cosa, c'è qualcosa che non va o, come scrivi tu, "ne abbiamo bisogno";
- finché chi legge la notizia risulta infastidito dalla sottolineatura o la ritenga inopportuna, c'è qualcosa che non va/"ne abbiamo bisogno".
Dunque bisognerebbe arrivare al punto in cui chi legge manco ci fa caso (non semplice, dato che la sottolineatura è nel titolo*) o, meglio, al punto in cui nessuno apre la notizia. A quel punto la stampa smetterà di sottolineare la cosa e non ne avremo più bisogno.

* TFP Link :: https://www.ilpost.it/2022/04/01/paolo-rondelli-capitano-reggente-san-marino/

Offline Luv3Kar

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #224 il: 08 Apr 2022, 14:52 »
Non c'era mai stato un capo di stato omosessuale dichiarato in tutto il mondo nella storia, mi sembra evidente sia una notizia. Oltretutto in uno stato enclave in Italia, che non è certo un esempio di tolleranza.
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