Diario della scolaretta, Parte I
E niente, questa sera ho indossato l'uniforme da scolaretta (in modo metaforico!) e mi sono lanciato in questo "nuovo" metroidvania. Ho pensato "Ora me lo studio piano pia...", ma non ho fatto in tempo a finire la frase che è partita una musicaccia spaccamarroni e sullo schermo hanno cominciato a volare coltelli, orologi, gatti, procioni e Giggini Di Maio, o quello che erano quei mostri lì. E per un attimo non c'ho capito niente.
Insomma, Touhou Luna Nights sembra un Castlevania in barattolo. Tutto compresso, come le olive schiacciate che fanno in Calabronia. In tre ore e spiccioli, per dire, avrò sbloccato il 50% della mappa. E anche se ero partito con giusto l'uniforme da scolaretta e un panino alla mortazza nello zaino, ora sparo i pugnali, rallento il tempo, c'ho trenta tipi di salto, sedici abilità e ho litigato con le altre scolarette di mezza scuola. Sì, confermo, della trama non ho capito una sega nemmeno stavolta.
Ora, TL;DR: tutto questo mi piasce? Beh, direi "di-molto-piuttostamente". C'ho qualche perplessità sulla gestione del tempo, delle schivate e degli MP, che sono dovuto andare a guardare a pagina 46 per capire come s'incastra tutta questa roba, ma alla fine penso di essermela cavata e di non sembrare totalmente uno stronzo mentre gioco. Un pochitto, diciamo, ma i boss li ho tirati giù con ardore, quindi che mi vuoi dire?
Ah, signora mia, ma c'è un genere mejo dei metroidvani? E soprattutto, quando ne fanno uno con Giggino Di Maio protagonista?