Ora, 72 ore dopo, possiamo chiederci...
Cosa hanno sbagliato?
Primo tentativo di risposta: dovevano introdurre il concetto di Super League all'opinione pubblica progressivamente, andando a replicare man mano alle critiche che si sarebbero generate.
Presentarlo così, de botto, senza senso, è stato un colpo di mano quasi militare. E gli atti di forza sono associati alle ingiustizie, giocoforza.
Dovevano sbatterlo sul tavolo molto più forte.
Dovevano presentarsi con tutti e 15 i club fondatori presenti e contenti, se non con tutte e 20 le partecipanti alla prima edizione. Dovevano essere pronti davvero a partire subito, ad agosto, con tutto pronto, dai diritti TV al calendario, dagli arbitri ai calciatori.
Invece era una una cosa messa in piedi con lo sputo e i soldi prestati dalla banca, senza aver coinvolto nessuno al di fuori di superpresidenti megagalattici e pochi altri.
Io l'ho detto e lo ripeto: era una cosa raffazzonata pronta a crollare da un momento all'altro alle prime avversità, e così è stato.