Scherzi a parte, il Milan non ha minimamente chance di lottare per lo scudetto. La corsa in Europa League è logorante per una rosa corta come il Milan, ci sono ancora alcuni limiti in certe zone del campo e il gioco proposto alla lunga porterà a un calo di qualità e risultati.
L'Inter ieri sera se avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla, anzi. Vero che l'Inter aveva diverse assenze, ma Skriniar e Sensi non sono titolari, se volete appigliarvi anche a Gagliardini che lo criticate sempre o Nainggolan che per Conte è l'ultimo degli stronzi fate pure.
La vera assenza era Bastoni, il Milan aveva fuori Rebic, come se nell'Inter mancasse Lautaro. Ibra veniva da 15 giorni di assenza senza allenarsi col gruppo, Romagnoli rientrava da 4 mesi di stop e non c'erano altri difensori centrali.
Ma come, la rosa più lunga e forte del pianeta (a detta dei giornalisti) piegata da una squadra "poverissima di qualità" (cit.)?
Eppure a livello di qualità, Hakimi a parte, non è che ne abbia vista chissà quanta nell'Inter.
Vidal in quel ruolo è un ex giocatore, assist a parte per Hakimi non ha fatto altro che entrare in ritardo, costantemente a inseguire.
Il Milan era in testa perché il calendario era ridicolo, poi scopri che la Juve va a Crotone e pareggia 1-1 rimanendo pure in 10.
Non si vincerà mai il campionato, ma forse è ora di cambiare un po' il metro di giudizio su questa squadra che, tolti Ibra e Kjaer, aveva un'età media di 22 anni ieri sera.
Ah, senza citare la parte dei poveri eroi che nel secondo tempo erano stanchi, cuccioli. Il Milan che viene da 6 partite in 15 giorni prima della sosta, con tante defezioni (sono stati fuori Ibra, Conti, Romagnoli, Rebic, Leao, Musacchio) invece era fresco come una rosa.