Voglio uscire dai paragoni.
Dopotutto, ciò che possiamo fare, in paragone a quanto ci viene dato, è sempre poco.
Non voglio scomodare altri film, perché poi si viene alle mani, ne sono sicuro e si finisce a sbattere il pisello sul tavolo. Anche perché i paragoni - almeno in questo caso - sono a dir poco riduttivi, e sono pure tornato a vederlo: un manuale di citazioni al cinema e ai supereroi, altrochè.
Prima di tutto, questo è un film onesto. Quello che vedi, compri. E aggiungo, ce ne fossero di più di film così. La beffa dell'intera operazione è che Gunn, a conti fatti, non si discosta molto dalla precedente pellicola che però era costretta per raccontare uno straccio di qualcosa, a mettere quel branco di stronzi dentro un bar, e incollare i peggiori dialoghi che mente umana possa ricordare, per rendere qualcosa di minimamente interessante. Una scena tra le peggiori, bravissimo Ayer.
In soldoni la Waller è costretta - ancora una volta - a mandare un suo personale gruppo di reietti a fare una missione suicida. Un ensamble male assortito di creature ed umani spediti come pacchi, a risolvere una situazione spinosa dal quale difficilmente torneranno vivi. Al solito insomma.
"gradevole" "carino" "godibile"
Mah, io mi sbilancio nel dire che è proprio un bel filmetto e anche registicamente ha il suo perché.
Anche se non ho particolarmente amato la sterile critichetta dull'imperilismo americano, all'acqua di rose e fuori target (avrei mantenuto un tono zuzzerellone, fino alla fine) perde un po' la bussola nel volerci cacciare dentro un sottotesto politico, imho. Forse un problema di Suicide Squad è l'illusione che genera.
Apparentemente il film di Gunn lo abbiamo già visto, per certi versi, a conti fatti non cambia poi moltissimo la sinossi del primo. Cioè, intendiamoci, non ci sono cazzate come la strega pericolosissima ma innamorata del soldato che è anche il boss finale.
James Gunn alla regia porta sullo schermo tutta la sua vita come regista e tutto il suo personale trascorso nei film sui supereroi e lo fa bene. La sua formula è semplicissima: scelte semplici, ritmo indiavolato, coinvolgente e persistente negli occhi dello spettatore. Gunn in 2 ore, non in 4, riesce a farti conoscere più o meno bene tutte le sfaccettature dei membri del team, senza però farti sembrare totalmente rintronato.
Tanto per dire, ad un regista servono 40 secondi per farti capire un personaggio.
E se è molto bravo, non servono nemmeno le parole.
In ordine sparso:
- Vezzi artistici veramente simpatici, come le titolazioni dei capitoli, giusto per dirne una.
- Rifinito maggiormente di quel che si pensa, la prima visione inganna.
- Harley è finalmente Harley, dopo quella merda di Birds of Prey e il resto
Un inciso, definirlo godibile o carino, non lo reputo un'offesa, per un film di super, è già molto.
Ho però la netta impressione che a questo film non si sconti nulla, quando invece è veramente tanto figo, fondamentalmente incontra due grandi problematiche:
- È probabile che che MCU e DCU abbiano ampiamente rotto i coglioni, ci sta.
- È erroneamente definito un Guardiani della Galassia scapicollato e splatter, ma è parecchio diverso.