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600+ pagine, migliaia di giochi trattati.
Non tutti sono a turni.
Ora mi aspetto una risposta che comincia con “Quindi?”
Quindi ?
Negli anni ho letto svariati articoli di Kurt su Hardcore Gaming 101, ciò non toglie che sia giunto alla conclusione che l'utilizzo che spesso facciamo del termine JRPG, come grande inglobatore di produzioni antitetiche, sia in realtà fuorviante, a maggior ragione per un neofita, ed in casi come la discussione che stiamo facendo se ne faccia un uso strumentale per dire che vale tutto.
Succede anche in ambito occidentale, dove non vedo automatico che tutta la fanbase del format isometrico con meccaniche punta e clicca in real time abbia apprezzato a suo tempo anche ibridazioni alla Deus Ex, System Shock, Mass Effect e quant'altro, e viceversa. Non ho il minimo dubbio che l'utenza Fallout si sia spaccata, con il passaggio dal 2 al 3, e ne abbia attirata altra.
Non vedo al contempo perché sorprendersi se nel caso in questione una parte dell'utenza esprime dissenso, nel cambiamento di determinate basi, a prescindere da un contesto narrativo e stilistico che appare obiettivamente più interessante della deriva presa dell'operazione FFVII Remake. Credo sia fisiologico che nel cambiamento qualche utente l'aggiungi e qualcuno lo perdi per strada, laddove la fidelizzazione insita in serie che cercano ostinatamente di raffinare la propria formula a piccoli passi guardi prevalentemente a preservare la propria identità e fanbase, puntando sui propri elementi ludici e non di distinzione.
Credo si potesse affrontare il tema anche senza scontro dialettico, cercando al contempo di riflettere sulla direzione in cui va concretamente il mercato e su quali elementi identitari possono disperdersi in determinati passaggi.
Personalmente credo che il gameplay di FFVIIR rappresentasse a modo suo un punto di arrivo di un percorso di conversione dell'ATB, non necessariamente apprezzabile, ma spiegabile, conseguente, tenendo conto di ciò che abbiamo visto negli anni, rispetto a tentativi molto più raffazzonati.
In questo senso, per i dati ad oggi a nostra disposizione, il passaggio di XVI mi sembra un buttare al vento buona parte del lavoro passato, affidandosi a qualcuno di esterno per trovare nuove basi. Si può essere contenti o meno di questo, però al momento do questa lettura al poco che ho visto e dalle informazioni sugli sviluppatori coinvolti.
L'altro dubbio è appunto quello economico, per i discorsi che lo stesso Yoshida ha fatto sui costi e su quanto dover ampliare la fanbase, laddove i 3 milioni di copie di Octopath Traveler, i 6.5 di DQXI ed il milione di Triangle Strategy, esempi positivi in termini di rapporto fra le proprie qualità ed il genere di investimento, non sono stati vissuti come un problema.
Qualche sito ha dato una lettura problematica delle iniziali vendite retail giapponesi di Octopath Traveler II ma secondo me hanno preso una cantonata, sia perché il retail là è in grosso calo che per un'uscita worldwide e multipiattaforma che deve spostare altrove l'attenzione. Soltanto su Steam si stima che abbia già incassato più di 4 milioni di dollari, non ha certamente bisogno di fare numeri esorbitanti, sparsi fra le varie piattaforme, per ripagarsi ed iniziare ad incassare.
Magari FFXVI sarà un nuovo inizio e a posteriori verrà interpretato come una svolta positiva per la serie, ciò che non capisco è volerla in qualche modo negare, perché qualcuno la gradisce meno di altri, nascondendosi sotto un grande quanto inutile tendone chiamato JRPG.