Comunque, come osservazione a margine, c'è una cosa che soggettivamente di questo gioco mi fa impazzire.
Credo si tratti, dopo molti anni, dell'unico gioco con una certa portata che riesca a cogliere l'essenza del gameplay e la filosofia dell'era Commodore 64. Forse
@MaxxLegend potrebbe confortarmi, se e quando lo giocherà.
Si tratta di una questione estetica e di cromatismi, del fascino misterioso di un mondo da ricostruire, della semplicità dell'impianto di gioco da sostanziare con la bravura e infine con la qualità intrinseca della sfida.
Sembra di essere tornati ai tempi di
The Sacred Armour of Antiriad, di
Zamzara, di
Draconus, di
Project Firestart e tanti di quei misteriosi arcade a scenario aperto dai contorni indefiniti. Con annessi e presunti difetti, come la ripetitività di gesti e azioni.
Che meraviglia.