Finito in poco più di 9 ore, prendendomela con calma. Tra gli aspetti positivi metto in cima la scelta degli sviluppatori di ambientare il gioco nella propria nazione anziché in una generica località scopiazzata dalle produzioni americane o giapponesi, scelta che si concretizza nella direzione artistica ispirata a un pittore locale e nei riferimenti alla storia polacca. Sebbene la scenografia riproponga in gran parte soluzioni già viste, come il grande albergo diroccato e l'alternanza tra il mondo materiale e il mondo spiritico, l'idea dello schermo diviso funziona e dona alle scene animate un'efficacia particolare, grazie agli sfasamenti di inquadratura tra i due mondi. Come già scritto in precedenza ho apprezzato il design dei
defunti che interagiscono con la protagonista,
che purtroppo però sono pochissimi.
Del gameplay sono in parte insoddisfatto, non perché sia brutto ma poiché mi ha comunicato una certa pigrizia progettuale. Le tipiche meccaniche da avventura grafica, come raccogliere e usare oggetti, sono utilizzate nel modo più basilare che si possa immaginare ed è impossibile non capire dove vada usato un certo oggetto: l'unico enigma ad oggetti minimamente articolato, quello delle f***, vien persino proposto in due varianti durante la partita... un po' di creatività in più sarebbe stata gradita. Dai walking game invece il gioco pesca una fase lunghetta in cui quasi soltanto si cammina in avanti ascoltando e guardando, quindi la lezione di
What Remains of Edith Finch su come raccontare attraverso interazioni semplici ma non scontate non è stata raccolta.
Più interessanti, sebbene ugualmente semplici, sono invece le meccaniche collegate ai poteri della protagonista, che rendono differente The Medium dai tantissimi ottimi esponenti del genere d'avventura:
la navigazione ambientale attraverso gli specchi, le camminate spirituali, l'individuazione di oggetti nascosti.
Ben riuscita la parte della
che offre piccoli enigmi collegati tra loro grazie alla progettazione a scatole cinesi dell'ambiente.
In conclusione, ho trovato in The Medium un prodotto piacevole ma poco ambizioso, che sarebbe stato migliore se gli sviluppatori avessero rinunciato alle meccaniche da avventura grafica generica o da walking game generico, lavorando invece sugli elementi originali presenti.
Infine, la domanda delle domande: quanto è stato gratificante giocare The Medium al day one grazie al GP anziché giocarlo tra un anno al terzo giro di sconti? E' stato molto gratificante, così com'è gratificante l'idea che tale esperienza si potrà ripetere a ogni nuovo day one, tanti o pochi che siano. Non ci avevo riflettuto prima poiché per me il GP è essenzialmente un modo per giocare tenendo sotto controllo la spesa, invece ora capisco che i giochi nuovi danno e daranno un ulteriore valore al servizio.