L'atmosfera funziona, sebbene il gioco non proponga nulla di nuovo o forse proprio per questo motivo: camminare in ambienti abbandonati, interagire con i punti sensibili, combinare oggetti per risolvere enigmi basilari. Trovo molto azzeccata la rappresentazione dei
trapassati, dotati di maschere che rendono bene la sensazione di aver a che fare con qualcosa di non più umano e, furbescamente, evitano di mostrare animazioni facciali (che non paiono il piatto forte dello chef).
Bene dal mio punto di vista l'assenza, per ora, di fasi di combattimento, che in questi giochi rischiano sempre di disturbare anziché gratificare poiché non all'altezza del resto. La divisione dell'immagine tra i due mondi è visivamente interessante, spero che prima o poi incida anche sul gameplay in situazioni meno guidate di quelle che si affrontano nelle primissime fasi.
Da sistemare: framerate che a volte singhiozza, vibrazione invadente e mal realizzata, quick resume non supportato (oppure ho avuto sfiga io la prima volta).